Ducati Monster: tutte le generazioni a confronto

Ducati Monster Story: 5 generazioni a confronto


Ducati ha presentato il nuovo Monster V2 (leggi il post dedicato: clicca qui) e come accade tutte le volte che si parla di questa icona le opinioni sono spesso molto contrastanti. I commenti più frequenti sono quelli dei ducatisti duri e puri, che si concentrano sulla mancanza degli elementi fondamentali del mito Ducati Monster nei modelli più recenti, in particolare l'abbandono da parte di Ducati del mitico telaio a traliccio e della celeberrima distribuzione desmodromica. I commenti più accomodanti vanno più in profondità e analizzano il concept del progetto Monster nel suo insieme, ovvero l'obiettivo è quello di una moto senza troppi fronzoli, sportiva e prestazionale, con un focus specifico sul divertimento alla guida e sulla confidenza in sella fin dal primo chilometro, e gli ultimi modelli su questo hanno fatto passi avanti mostruosi.


Ducati Monster: 5 generazioni a confronto


La storia del Monster è molto lunga, oltre 30 anni, e analizzare tutto il lungo elenco di versioni che si sono succedute in questi anni è un esercizio imponente, andiamo quindi a vedere le 5 generazioni di Ducati Monster a confronto, con l'occhio del motociclista della domenica, come piace a noi.


Prima generazione Monster: a star is born

Dal racconto di chi l'ha progettata, Miguel Galluzzi, il primo Monster è il risultato di un concentrato di eventi non comuni: la possibilità di azzardare e immaginare un progetto senza dover rincorrere la concorrenza, e i grossi limiti di budget per poter sviluppare il progetto. Quando un designer si confronta con un concentrato di ampia libertà espressiva e stretti limiti progettuali, spesso viene fuori qualcosa di interessante, e così è stato per Galluzzi e il progetto Monster. 

La prima generazione Monster nata nel 1993 di fatto è il concentrato di una superbike spogliata dalle carene, addolcita e resa più competitiva nei costi da componenti provenienti da modelli più tradizionali. Una sorta di progetto Frankenstein ben riuscito, tanto che nelle prima Ducati Monster troviamo spesso dei componenti marchiati Cagiva, allora proprietaria del marchio Ducati, proprio perché per semplificare il progetto alcuni pezzi erano stati presi dalla normale produzione quotidiana Cagiva e mischiati sapientemente con pezzi derivati dalle superbike Ducati.

La ricetta di Cagiva/Ducati e Galluzzi è subito vincente, nasce con il Monster il concetto di naked sportiva, un segmento fino a quel momento di fatto inesistente.


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Uno step successivo di questa prima generazione è l'adozione dell'iniezione elettronica, che è anche l'occasione per rivisitare alcuni accorgimenti stilistici e tecnologici, fino ad arrivare all'ultima serie derivata dal prototipo del 1993, il Monster 695.

Personalmente ho avuto la possibilità di guidare un Monster 600 di prima generazione anni '90, e devo dire che non è proprio da tutti prendere confidenza ai bassi regimi e alle basse velocità, il motore scalcia, lo sterzo è poco reattivo, e nel traffico urbano guidarlo può essere un vero incubo, così come nei tornanti più stretti di montagna, ma se ti infili su una strada in salita in collina e apri il gas, le emozioni galoppano. Ovviamente va considerata l'età anagrafica di questo modello e tutto va contestualizzato alla ciclistica e alle prestazioni dell'epoca, ma anche oggi per un appassionato questa moto può dare soddisfazioni senza essere troppo impegnativo da guidare. Altro discorso è il capitolo manutenzione: questa primissima serie non brillava per facilità di gestione, con carburatori e impianto elettrico spesso capricciosi. Con l'adozione dell'iniezione elettronica e infine con l'ultimo step progettuale 695 le cose sono poi molto migliorate.


Seconda generazione Monster: non è solo marketing

La seconda generazione Monster del 2008 vuole rompere con il passato, pur mantenendo legami importanti con l'icona che, numeri alla mano, tanto è piaciuta ai motociclisti di mezzo mondo. Si introducono nella 696 soluzioni come il serbatoio rivestito in materiale plastico che strizza l'occhio ad un mercato eterogeneo e alla personalizzazioni, giocando quindi sul marketing e su una moto divertente da vedere oltre che da guidare. Il faro anteriore rimane vicino allo stile originale, ma sdoppia la calotta. Il telaio a traliccio si smezza e viene completato da un telaio in alluminio. Con la serie 696 e 1100 cala il peso, aumentano le prestazioni, si migliora l'affidabilità, e molto presto con l'arrivo della media 796 viene introdotto a catalogo anche il sistema ABS. In questa nuova seconda generazione Monster non c'è solo marketing quindi, ma anche tanta sostanza.


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Il 696 è stato il mio primo Monster, quindi lo conosco bene. Sono entrato nel concessionario nel 2009 convinto di uscire con in mano il contratto di acquisto di un 695, e invece nel mio garage è entrato uno dei primissimi 696 demo ride in commercio. Non mi sono mai pentito di quella scelta, e il 696 mi ha fatto divertire davvero tantissimo sulle strade piene di morbide salite e ampie curve dei Colli Euganei, dei Colli Berici e dell'Altopiano di Asiago. Scorbutico e con una posizione di guida ben caricata in avanti sul manubrio, era faticoso negli itinerari a medio raggio e nelle tangenziali, ma sul misto regalava emozioni, leggerissimo e reattivo senza mai mettere troppo in difficoltà.


Terza generazione Monster: mente tedesca, cuore italiano 

La terza generazione Monster 1200 del 2014 è la prima dopo l'acquisizione di Ducati da parte del gruppo Audi/VW. Caratterizzato dal motore Testastretta che funge da elemento stressato del telaio, introduce tanta elettronica, come i riding mode e il drive by wire, il raffreddamento a liquido, oltre ad uno stile e una ciclistica che in qualche modo sono un mix tra le più estreme Streetfigher e Diavel. Dopo il 1200 arriva anche l'821, e più tardi anche il 797, che reintroduce alcuni elementi della vecchia serie 696/796 aggiornati con elementi della nuova serie 1200/821.

Il 1200 è il mio secondo Monster ed è il Monster che attualmente è nel mio garage. Con lui ho fatto di tutto in questi dieci anni, e sono arrivato ovunque, anche a Copenaghen. Prestazioni importanti, bellissimo da guidare, ma meno intuitivo dei modelli precedenti. Motore da paura, posizione di guida più comoda e più adatta a tragitti più lunghi, ciclistica più impegnativa e meno reattiva rispetto al passato, la generazione Monster 1200/821 è uno step tecnologico importante, soddisfa i guidatori più esperti, ma è meno adatta ai neofiti, lasciando loro l'opzione 797. 


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Di questa generazione ho avuto il piacere di guidare molte varianti, la mia 1200 ovviamente, ma anche 821 e 1200R. Come detto la 1200 non è una moto per tutti, figuriamoci poi la più estrema 1200R, ma in qualche modo questa versione ricalca altre versioni impegnative del passato come le S4/S4R. Non ho provato la 797, ma direi che è azzeccata grazie alla sua identità di modello di accesso, meno convincente direi invece la 821.


Quarta generazione Monster: rivoluzione totale

La quarta generazione Monster del 2021 è quella che probabilmente ha fatto più discutere. Addio traliccio, addio monobraccio: sacrilegio? Per molti ducatisti monsteristi duri e puri è davvero un sacrilegio. Io sono rimasto perplesso sullo stile (in particolare per le frecce anteriori che trovo davvero inguardabili) ma ho anche compreso la necessità da parte di Ducati di svincolarsi da alcuni elementi che bloccavano lo sviluppo del modello e la sinergia con altri modelli.

Le mie perplessità stilistiche sono rimaste invariate, ma quando ho provato il Monster 937 ho dovuto sinceramente confermare che, estetica a parte, su strada questo è un vero Monster. Leggerissimo, intuitivo, divertente, una vera goduria da guidare sulle strade dei Colli Berici che sono state lo sfondo del mio test ride.


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Una generazione Monster riuscitissima per dinamica di guida e prestazioni, non del tutto convincente dal punto di vista delle scelte estetiche e stilistiche. Inoltre, perlomeno per i vecchi ducatisti monsteristi come me, nonostante sia arrivata una interessante versione 937 SP, a questa generazione Monster è mancata a mio modesto parere una versione paragonabile alle generazioni S4R o 1200R.


Quinta generazione Monster: un passo avanti e uno sguardo al passato

La quinta generazione Monster 2026 recentemente presentata è caratterizzata sinteticamente dall'adozione del propulsore V2 che pian piano sta equipaggiando tutti i modelli Ducati di questa fascia. Non si tratta però di un semplice copia/incolla con un V2 inserito al posto del vecchio motore, questo nuovo Monster V2 2026 è stato totalmente riprogettato. Si, con il V2 ha perso anche un altro elemento iconico, il desmo, ma ha perso ancora peso e ha guadagnato ancora in dinamica di guida e tecnologia.


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Una quinta generazione ancora più lontana dalle origini per tecnologia, ma che strizza l'occhio al passato nel ritrovare alcuni stilemi del passato, come il serbatoio ridisegnato, le frecce anteriori rimesse al loro posto (grazie grazie grazie), e un'estetica complessiva che mi convince di più della versione precedente.


Generazioni Monster

Queste le 5 generazioni di Monster a confronto, come detto un confronto da motociclista della domenica, che ascolta il cuore e la pancia ma anche la testa, senza dimenticare che gli anni passano, il mercato cambia, e le esigenze dei motociclisti di oggi sono differenze da quelle di ieri. Senza contare il fenomeno positivo della passione sempre maggiore da parte del pubblico femminile per le moto e per queste tipologie di moto in particolare, uno dei fenomeni più interessanti di questi tempi recenti.


Qual è il Monster più bello di sempre?

Ok, abbiamo fatto una panoramica delle 5 generazioni Monster, ma qual è il Monster più bello di sempre? Tutto è relativo, i gusti personali sono difficili da giudicare in modo scientifico, ognuno di noi per età, esperienza, e sensibilità estetica, ha i suoi buoni motivi per preferire un modello o l'altro.

Io vi dico intanto quali sono i miei modelli preferiti: il primo è quello che mi fa tornare ai tempi in cui avevo appena finito il liceo, avevo iniziato a lavorare e avevo i primi soldi da spendere. All'epoca (povero me) ero appassionato più di auto che di moto, e ho investito i miei risparmi per comprarmi la mia prima auto "sportiva", una Fiat Bravo GT. Ducati in quel periodo presenta il Monster 600 Dark in livrea total black, ed è amore a prima vista. Per vari motivi il Monster 600 dark non è mai entrato nel mio garage, ma resta il mio sogno di ragazzo, e pur non essendo il Monster più bello di sempre, è di certo tra i miei preferiti di sempre. 


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Poi c'è il mio attuale Monster 1200, che mi ha regalato tantissime emozioni in quasi 50 mila chilometri insieme, e che in qualche modo mi ha cambiato la vita, spingendomi ad esplorare luoghi, strade, e spingendomi in qualche modo anche ad iniziare il progetto giri-in-moto nel 2017, dopo il mio viaggio in Salento del 2016.

Lasciando da parte la mia storia personale, obiettivamente, qual è il Monster più bello di sempre? Non credo ci siano tante discussioni in merito da fare: il Monster più bello di sempre è quello della serie S4/S4R/S4Rs. 

Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto


Il fascino della prima generazione portato all'estremo, una moto bellissima e dalle prestazioni mozzafiato per l'epoca. Traliccio, motore desmo derivato dalle 996/998, monobraccio, scarichi, cerchi, frizione, l'elenco dei dettagli spettacolari sarebbe infinito, la serie Monster S4/S4R/S4Rs è indiscutibilmente la più bella Monster di sempre.


Ducati Monster: uno sguardo al passato

Se siete appassionati di Ducati e di Monster in particolare, potete cercare queste pubblicazioni (non  sempre facili da trovare): Ducati Monster Bible di Ian Falloon, Ducati Monster 20th Anniversary di Claudio Porrozzi, oppure potete abbonarvi alla rivista Mondo Ducati o scegliere tra le pubblicazioni da loro selezionate. 

Potete inoltre vedere la scheda tecnica storica del Monster 900 sul sito Ducati: clicca qui

Sempre sul sito Ducati, potete trovare l'archivio dei modelli storici Ducati più iconici: clicca qui

Tra le risorse sempre utili per confrontare le caratteristiche principali dei modelli del passato c'è senza dubbio Moto.it che da sempre ha particolare attenzione per il settore delle moto usate e che garantisce la consultazione delle schede tecniche dei principali modelli. Ecco alcune delle versioni più importanti nella storia del Monster:


Che Monster aspettarci per il futuro?

L'adozione del V2 nel modello 2026 di quinta generazione marca un punto di svolta e allo stesso una continuità con un modello, il Monster, che resta uno dei più apprezzati nel catalogo Ducati e che in questi anni ha macinato centinaia di migliaia di pezzi venduti.

Non so che programmi abbiano a Borgo Panigale per il Monster del futuro, mi auguro però, magari in occasione del centenario Ducati che si festeggia il prossimo anno, che possa essere messo in cantiere un Monster V4 che ripercorra la strada del Monster per eccellenza: la serie S4/S4R/S4Rs.

Infine, ho chiesto a Chat-GPT di immaginarsi come potrebbe essere un nuovo Monster V4, e questo è il risultato... boh! A me non convince un gran che...


Ducati Monster story: 5 generazioni a confronto
Come potrebbe essere un Monster V4 per Chat-GPT


E voi, che ne pensate della storia e dell'evoluzione del Monster? Qual è il vostro Monster preferito in assoluto? Raccontateci la vostra storia e condividete le vostre opinioni nei commenti!



Foto di copertina: ducati.com 
Foto nel corpo del post: Moto.it e Dueruote.it
Foto della proposta Monster V4 generata da ChatGPT

Posta un commento

0 Commenti