Le vacanze estive sono tradizionalmente il momento in cui organizzare una vacanza in moto. L'obiettivo quest'anno era quello di spingerci un po' più a nord rispetto alle altre nostre vacanze in moto degli scorsi anni, senza strafare e con uno sguardo al meteo, che nel nord Europa è sempre un'incognita. Con poco meno di tre settimane a disposizione, quest'anno ce la siamo presa un po' più comoda del solito. Il desiderio era quello di arrivare almeno in Svezia, per poi eventualmente tentare di salire ancora un po'. Obiettivo iniziale raggiunto: abbiamo realizzato il nostro desiderio visitando i fiordi svedesi della regione del Götaland occidentale. Questi luoghi ci hanno regalato tante emozioni e ci sono piaciuti davvero tanto. Un assaggio di Svezia che sicuramente ci rimarrà nel cuore.
Poi il maltempo in arrivo ci ha fatto preferire una discesa verso sud un po' in anticipo rispetto ai nostri programmi iniziali, ma abbiamo recuperato questo piccolo inconveniente trascorrendo un paio di giorni in Foresta Nera e poi sulle nostre sempre splendide Dolomiti. Un viaggio in moto di 18 giorni e 6400 km, attraversando luoghi già conosciuti e scoprendo località mai viste prima, in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca e Svezia.
La prima parte del nostro viaggio in moto
Torniamo un po' indietro e riavvolgiamo il nastro del racconto del nostro viaggio. Come sempre abbiamo pianificato tre potenziali itinerari alternativi, per poi scegliere il più adatto all'ultimo momento, qualche giorno prima della partenza, guidati nella nostra scelta anche dalle previsioni del tempo. Sono i primissimi giorni di Agosto, e dopo i soliti preparativi, siamo pronti a partire per la nostra vacanza in moto.
A proposito di preparativi, devo fare un doveroso ringraziamento a Mototek che ha scovato un piccolo problema ed eseguito una riparazione alla mia Multistrada 950s poco prima di partire, un intervento che mi ha permesso di affrontare il viaggio con maggiore tranquillità. Grazie ragazzi!
La prima parte del nostro viaggio è caratterizzata da tappe di trasferimento in autostrada e grandi città storiche come Vienna, Praga e Berlino, per poi dirigerci verso nord attraversando la Danimarca da ovest ad est. Tre grandi città ciascuna con il proprio fascino caratteristico, che ci hanno tutte regalato momenti divertenti e interessanti.
Vienna con i suoi caffè antichi, le architetture storiche, e la golosa Wiener-Schnitzel. Praga con il Ponte Carlo al tramonto, Berlino con la possente Porta di Brandeburgo.
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Vienna |
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Praga |
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Berlino |
Poi di nuovo verso nord, niente traghetti, preferiamo percorrere i due ponti, il collegamento Storebæltsbroen che avevamo già attraversato in passato per raggiungere Copenaghen, con doverosa sosta al piccolo museo nautico Isbådsmuseet che non avevamo mai visitato in passato, e il collegamento con la Svezia e Malmö, l'Øresundsbroen, che attraversiamo per la prima volta. La particolarità di questo collegamento tra Danimarca e Svezia è che una parte del percorso attraversa una galleria che si inabissa sott'acqua per circa 4 chilometri. Quando si proviene dalla Danimarca e si entra in Svezia la sensazione di imboccare un tunnel sottomarino in realtà non c'è, sembra di entrare in una normalissima galleria. Non è lo stesso al ritorno, ma ne parlerò più avanti...
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Storebæltsbroen |
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Isbådsmuseet |
Benvenuti in Svezia
Ci siamo, abbiamo attraversato il collegamento Øresundsbroen e siamo finalmente in Svezia, una bandierina in più da aggiungere alle nostre esperienze di viaggio in moto. Ci dirigiamo verso nord, sempre seguendo la costa occidentale della regione del Götaland, ma solo dopo aver fatto la foto di rito dal belvedere Öresundsbron Viewpoint.
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Øresund tunnel |
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Øresundsbroen |
Prima tappa in terra svedese è la fortezza di Landskrona, con un bellissimo lungomare e un bellissimo parco che circonda l'architettura storica. Tappa successiva il porto e il centro storico di Råå, che ci fanno intuire la tipologia di paesaggi e di architetture che troveremo nei giorni successivi in terra svedese. Arriviamo quindi a Viken, altro porticciolo molto carino, caratterizzato anche dalla presenza di Sophiamollan un mulino molto ben conservato, per poi spingerci ancora più a nord al porto di Mölle, sempre con doverosa sosta per ammirare Brakemolla un mulino con vista sul mare.
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Landskrona |
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Råå |
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Viken |
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Sophiamollan |
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Mölle |
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Brakemolla |
Kullaberg e il faro di Kullen
Prima vera tappa del viaggio in moto per raggiungere le terre svedesi è la penisola di Kullaberg, un parco naturale immerso nel verde, ricchissimo di vegetazione naturale a picco sul mare, dove non mancano passeggiate ed escursioni da poter fare a piedi sui sentieri di questo angolo affascinante di costa svedese occidentale. A dare ancora maggior fascino a questi luoghi, il faro di Kullen che si erge sul promontorio affacciato sul mare.
Dopo una bella passeggiata sui sentieri del parco, una visita al museo naturalistico, e una bella merenda, saliamo nuovamente in sella, ancora direzione nord. Poco prima di raggiungere e superare Göteborg, corriamo lungo la costa e facciamo una sosta al faro di Krogsta, un picco faro bianco incastonato su una scogliera ventosa, un luogo semplice, ma in qualche modo magico, per il contrasto tra il mare, la costa, la vegetazione, e i centri abitati dell'entroterra. Breve sosta, e poi di nuovo in sella per dirigerci ovviamente verso nord.
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Kullaberg |
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Kullaberg |
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Faro di Kullen |
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Faro di Krogsta |
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Faro di Krogsta |
Superiamo Göteborg e lasciamo sfilare a fianco a noi la fortezza di Bohus, che sarà una delle nostre soste al momento del rientro verso sud, per raggiungere il luogo che abbiamo scelto per goderci un paio di giorni con maggiore tranquillità: il porto di Grundsund.
L'attrazione turistica probabilmente più importante della regione è la cittadina di Smögen, nostro obiettivo finale di questa vacanza in moto. Ma un po' per caso, un po' per curiosità, un po' grazie alla ricerca di luoghi non troppo affollati e preferibilmente immersi nel verde, decidiamo che il nostro campo base temporaneo sarà invece un piccolo porto di pescatori.
Grunsund e la riserva naturale di Gullmarsberg
Il piccolo porto di Grundsund, cittadina affacciata in un fiordo e raggiungibile attraversando la riserva naturale di Gullmarsberg, è stata la nostra scelta come punto di appoggio per un paio di giorni nella costa occidentale svedese. Scelta azzeccatissima, Grundsund ci è entrata fin da subito nel cuore. Un piccolo fiordo con una bellissima passeggiata su passerelle di legno, il porticciolo con le caratteristiche casette colorate, la chiesa, poco traffico e nessuna attività commerciale per turisti, solamente un mini-market, un paio di ristoranti frequentati dalle persone del luogo, un food-truck tra la spiaggia e il porto. Niente di più. Uno spettacolo indescrivibile, soprattutto con le luci del tramonto e della sera. Grundsund era il tipo di luogo che cercavamo, e lo abbiamo trovato.
Immersi nelle luci della sera, passeggiando tra il fiordo e il porto di Grundsund, abbiamo capito che questa nostra vacanza in moto aveva raggiunto l'obiettivo che avevamo in mente prima della nostra partenza, stavamo provando le emozioni che cercavamo, avevamo in qualche modo trovato un altro luogo, lontano da casa, che potevamo comunque chiamare casa: Grundsund.
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Grundsund |
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Grundsund |
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Grundsund |
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Grundsund |
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Grundsund |
Il nostro alloggio presso il Grundéns Hotell è davvero strategico, una struttura molto recente e moderna, ben organizzata, situata appena fuori dal porto di Grundsund, che è comunque raggiungibile a piedi in poco più di cinque minuti. Un'ottima scelta, confermata anche dall'eccellente colazione del mattino e dalla simpatia di Maggie, la padrona di casa.
La cittadina di Grundsund è un piccolo gioiello di semplicità e di tranquillità, e con la vicina cittadina di Fiskebäckskil è certamente un perfetto esempio della bellezza di questi luoghi e della regione del Götaland svedese. Valore aggiunto di queste zone è la riserva naturale di Gullmarsberg che offre a noi motociclisti dei percorsi davvero unici, che si spingono in mezzo ai boschi fino ad arrivare a strette stradine lungo la costa con punti panoramici davvero da non perdere.
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Riserva Gullmarsberg |
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Riserva Gullmarsberg |
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Riserva Gullmarsberg |
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Riserva Gullmarsberg |
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Riserva Gullmarsberg |
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Fiskebäckskil |
La regina della regione del Götaland: Smögen
Situata su un'isola immersa tra i fiordi della costa occidentale della regione del Götaland svedese, la cittadina di Smögen e il suo pittoresco porto Smögenbryggan con le tradizionali casette colorate, offre anche paesaggi naturali unici che possono essere visitati a piedi grazie alle passerelle di legno che attraversano gli scogli di Kleven, oltre ad avere un centro turistico ricco di negozi, attività artigianali e deliziosi ristorantini.
Senza dubbio l'isola di Smögen, facilmente raggiungibile attraverso il ponte che la unisce alla terraferma, è la località simbolo delle coste occidentali della Svezia, un luogo molto frequentato da visitatori provenienti da tutto il mondo, una località molto servita, ricca di attrattive naturali e esperienze turistiche, come ad esempio la visita in barca al vicino faro di Hållö.
Non c'è dubbio, Smögen merita indiscutibilmente una visita e ci è piaciuta moltissimo, ma è pur sempre una località turistica molto frequentata, quindi preparatevi ad un po' di confusione e ad una atmosfera di villeggiatura alla quale, in questi giorni, non eravamo più abituati. Il fascino di questo piccolo assaggio di Svezia nella regione del Götaland è proprio la sensazione di tranquillità, di serenità e di calma che incontri per strada e nei luoghi che attraversi. Ci sono delle eccezioni, come la più turistica Smögen, ma devo dire che anche in questi luoghi maggiormente affollati, non si respira mai l'atmosfera viziata dell'over-tourism che talvolta pervade le nostre città o le nostre località di vacanza.
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Smögen |
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Smögen |
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Smögen |
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Smögen |
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Smögen |
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Kleven Smögen |
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Kleven Smögen |
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Kleven Smögen |
Piccola annotazione utile per chi come noi vuole raggiungere Smögen in moto, considerato il discreto traffico (anche a causa di lunghi lavori al ponte di accesso all'isola) e la relativa scarsità di parcheggi, segnalo alcuni posti moto gratuiti in un parcheggio lungo il porto commerciale, che potete vedere su Google Maps cliccando qui.
Il punto di svolta
Il meteo nei prossimi giorni non è dei migliori, e tende a peggiorare, così decidiamo che Smögen sarà la tappa più a nord di questa nostra vacanza in moto. Abbiamo già assaporato nei giorni precedenti le forti piogge e il vento implacabile di queste regioni, e l'esperienza ci dice che non è il caso di salire ancora, per il solo gusto di arrivare più a nord. Ci fermiamo e decidiamo di rientrare verso la Danimarca, consapevoli che il rischio di viaggiare verso la Norvegia per centinaia di chilometri con possibili problemi legati al maltempo sarebbe stato molto alto, e una bandierina in più nella nostra collezione può attendere. A noi piace viaggiare on the road e macinare chilometri, ma sempre con l'obiettivo di visitare luoghi che possano regale un'emozione che non sia solamente quella di un punto sulla cartina geografica da raggiungere.
Le coste e i fiordi della Norvegia meridionale restano tra i nostri sogni nel cassetto. Ci riproveremo in un'altra occasione. Per quest'anno va bene così, meglio rientrare.
Riorganizziamo le tappe del nostro viaggio, scendiamo e ci dirigiamo verso la Danimarca, questa volta percorrendo il collegamento Øresundsbroen al contrario rispetto all'andata. Quando si percorre il ponte Øresundsbroen che dalla Svezia ti riporta in Danimarca, hai di fronte a te, chiaramente, la striscia di mare che divide le due coste e che tu dovrai attraversare grazie al tunnel sottomarino. Se all'andata la galleria ti sembra banale e normalissima, come tantissime altre, al ritorno ti rendi davvero conto di ciò che ti attende, e un piccolo brivido sulla schiena ti fa capire che non sei proprio del tutto a tuo agio. Il tunnel si attraversa in pochissimi minuti, ma la vista della luce del sole, all'uscita, è in qualche modo un momento liberatorio, anche per chi non ha alcun problema di claustrofobia.
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Øresundsbroen |
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Øresund tunnel |
La Danimarca
Il meteo ci ha fatto decidere di rientrare, non siamo riusciti a raggiungere la Norvegia meridionale, ma vediamo le cose positivamente, possiamo dedicare un paio di giorni alla nostra amatissima Danimarca. Il nostro campo base è sempre lei, Kolding, che raggiungiamo dopo una piccola ma sempre gradita deviazione verso il faro di Helnaes e la bellissima strada panoramica che si attraversa per raggiungerlo.
Non può mancare una visita al nostro faro preferito, Bovbjerg Fyr, per poi scoprire altre località mai visitate e nuove per noi, come la riserva naturale di Thy e il faro di Lodbjerg, il mulino di Vestervig, o il faro di Grisetå Odde.
Sfruttiamo la piscina e la SPA del nostro albergo a Kolding per trascorrere una mezza giornata di pioggia in totale relax, poi visitiamo il centro storico di Christiansfeld, il mulino Sillerup, il museo d'arte a cielo aperto Skamlingsbanken Museum Kolding, e infine una grande scultura in legno di Thomas Dambo, dal fascino unico.
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Helnaes |
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Bovbjerg Fyr |
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Lodbjerg Fyr |
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Lodbjerg Fyr |
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Vestervig |
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Grisetå Odde |
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Christiansfeld |
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Sillerup |
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Skamlingsbanken Museum Kolding |
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Thomas Dambo: scultura |
La Foresta Nera
A condizionare le sorti del nostro itinerario in moto è ancora il meteo, e cercando di schivare una perturbazione importante ci spostiamo verso un altro luogo che abbiamo già visitato in passato e che ci è rimasto nel cuore: la Foresta Nera in Germania. Il primo giorno di trasferimento scorre abbastanza liscio, anche se i lavori in corso nelle autostrade tedesche sono sempre in agguato. Il giorno seguente le previsioni meteo sbagliate ci portano a scegliere un itinerario che ci farà viaggiare sotto la pioggia incessante per tutto il giorno.
Raggiungiamo la Foresta Nera e il nostro albergo di fiducia, l'Hotel Sonnenschein, immerso nel verde dei pascoli della periferia di Freudenstadt.
Abbiamo una giornata intera da dedicare alle curve e all'asfalto perfetto della strada panoramica Schwarzwaldhochstraße. Scarichi dai bagagli, questa giornata in sella alla nostra Ducati Multistrada 950s è di pieno piacere di guida. Non manca qualche sosta interessante, come quella al Mummelsee per una merenda, o alle cascate Allerheiligen-Wasserfälle con le vicine rovine Kloster Allerheiligen per una passeggiata nella natura.
Prima di rientrare a Freudenstadt per la cena alla birreria Turm-Brau e infine all'Hotel Sonnenschein per la notte, non può mancare una breve visita alla piattaforma panoramica Aussichtsplattform Ellbachseeblick, con una vista sulla Foresta Nera dal fascino davvero unico.
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Schwarzwaldhochstraße |
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Schwarzwaldhochstraße |
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Allerheiligen-Wasserfälle |
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Kloster Allerheiligen |
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Schwarzwaldhochstraße |
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Schwarzwaldhochstraße |
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Schwarzwaldhochstraße |
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Aussichtsplattform Ellbachseeblick |
La Germania è anche terra di castelli, e sfruttiamo il tempo a nostra disposizione per visitarne due, che non avevamo mai avuto modo di visitare in passato. Si parte con il Castello di Hohenzollern e la sua collezione di tesori della famiglia reale di Prussia, per poi proseguire con l'iconico castello di Lichtenstein, un piccolo gioiello arroccato in uno spuntone di roccia a strapiombo sulla vallata antistante.
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Hohenzollern |
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Hohenzollern |
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Castello di Hohenzollern |
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Castello di Lichtenstein |
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Castello di Lichtenstein |
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Castello di Lichtenstein |
I giorni a nostra disposizione stanno per finire. Rientriamo verso casa, decidendo di trascorrere un paio di giorni sulle nostre Dolomiti Bellunesi. L'itinerario verso casa è però caratterizzato da una tappa importante: Dachau.
Per non dimenticare
Ero già stato molti anni fa al Memoriale del Campo di Concentramento di Dachau, ma l'emozione nell'attraversare i luoghi di questo monumento alla memoria è sempre forte. Forse anche per il momento che stiamo vivendo a livello internazionale, questi luoghi fanno davvero pensare e riflettere.
Non c'è molto da dire su questo luogo, è un luogo che va visitato, vissuto, e interiorizzato nei propri ricordi.
Le nostre Dolomiti
Per rientrare in Italia non c'è niente di meglio che attraversare le strade della Valle dei Tauri in Austria, e sbucare oltre confine percorrendo il Passo Stalle al tramonto. Dedichiamo un paio di giorni alle località delle Dolomiti che per noi sono davvero sinonimo di casa, per poi concludere il nostro viaggio rientrando al caldo afoso della Pianura Padana percorrendo il Passo della Mauria, con doverosa piccola sosta al Lago di Cavazzo per una merenda e al Lago di Cornino per una tappa panoramica.
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Valle dei Tauri |
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Valle dei Tauri |
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Passo Stalle |
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Passo Stalle |
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Passo della Mauria |
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Passo della Mauria |
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Lago di Cavazzo |
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Lago di Cornino |
The end
Il viaggio è finito, le nostre vacanze in moto sono terminate. Rieccoci immersi nell'afa e nelle temperature torride della pianura in Agosto, non prima di aver percorso per due volte la rotonda sotto casa per riuscire a raggiungere i 6400 km tondi tondi sul cruscotto. Togliamo i bagagli dalle valigie della moto, ci assicuriamo che i piccoli preziosissimi souvenir del nostro viaggio siano intatti, e infiliamo la moto in garage.
Diciotto giorni, seimilaquattrocento chilometri, cinque stati esteri differenti, tanta benzina, colazioni abbondanti, alberghi belli e brutti, pochi pasti regolari, infinite emozioni, tantissimi ricordi da raccontare. E una bella lista di nuovi posti da scoprire, che ci attendono, chissà, in un prossimo viaggio.
Nei prossimi giorni andremo a raccontare con maggiori dettagli alcune delle tappe più significative di questo viaggio in moto. Non perdetevi quindi i prossimi post!
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Foto: (C)2024 Claudia Mazzaro e Alessandro Barison
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