Test Ride: i miei primi 5000 km in sella alla Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s. In questo post vi racconterò le mie impressioni di guida, frutto di 5000 km in sella alla enduro stradale di media cilindrata made in Borgo Panigale. Qualcuno la giudica come la Multistrada più azzeccata di sempre, io ho azzardato nel definirla la moto definitiva.

In questi 5000 km ho percorso strade cittadine, strade statali, tangenziali, autostrade, curve, tornanti, salite e discese, strade bianche, asfalti perfetti e dissestati, in pianura, in collina e in montagna, con il caldo, il freddo, la pioggia, in solitaria, con il passeggero, con i bagagli, di giorno e di notte. Non mi sono fatto mancare niente, insomma...

In particolare con la Multistrada 950s ho percorso alcune delle strade e degli itinerari che preferisco, come i miei Colli Euganei, Colli Berici e l'Altopiano di Asiago, strade dal grande fascino come la Strada del Menador, Cima Grappa, il Passo Rolle, il giro delle Malghe e Monte Corno, la Valle del Mis, la Strada della Forra, e soprattutto la Grossglockner HochAlpenstrasse.

Test ride Ducati Multistrada 950s



Prime impressioni

La prima cosa che ho pensato è stata: dannatamente alta e dannatamente pesante. Abituato con una naked sportiva agile e leggera come il Monster 1200, quando ho avuto a che fare le prime volte con il Multistrada 950s ho dovuto abituare velocemente la mia guida ad una distribuzione dei pesi e ad un appoggio a terra totalmente differenti, con in più l'aggravante del mio essere "diversamente alto" un metro e settanta. Indispensabile la sella ribassata così come il primo approccio alla taratura elettronica delle sospensioni Skyhook è stata gioco forza una necessità per abbassare la moto e permettermi di toccare a terra decorosamente con i piedi.
Il serbatoio è alto mentre il leggerissimo bicilindrico Ducati Testastretta da 937 cc e 113 cv è lì in basso, appeso al sempre iconico telaietto a traliccio Ducati. Questo significa una distribuzione dei pesi, in particolare a serbatoio pieno, che necessita di molte attenzioni, soprattutto in manovra, a bassa e bassissima velocità. Bastano però pochi chilometri e poche curve per entrare in sintonia perfetta con la moto: posizione di guida, reattività della ciclistica, godibilità del motore.


Multistrada 950 o 1260?

Qualche tempo fa ho provato la Ducati Multistrada 1260, ma solo per pochi chilometri, è giusto quindi mettere a confronto queste due sorelle di Borgo Panigale basandomi principalmente sulle primissime impressioni di guida. Nelle manovre a bassa velocità ho trovato la 1260 più equilibrata, e la potenza del motore grazie ai cavalli a disposizione è davvero impressionante, ma la 950 ha dalla sua parte un anteriore da 19 pollici che risulta essere davvero un'arma vincente. Fin dalla prima rotonda l'anteriore da 19" ti mette a tuo agio e la posizione di guida regala maggiore sicurezza, inoltre il motore 950 pur non avendo la potenza della sorella maggiore è quello giusto per garantire un mix azzeccatissimo di comfort e divertimento. Ho ritrovato infatti nella Multistrada 950s le stesse positive sensazioni di motore provate qualche anno fa in un breve test ride con la Ducati Supersport, tra l'altro migliorate nel rendere più caratteristiche le differenti mappature.


Multistrada 950 o 950s?

Si sa, mamma Ducati non regala nulla, anzi. La versione S del Multistrada 950 è tutt'altro che a buon mercato. E' normale che la versione S sia migliore della versione base. Ma ne vale davvero la pena sborsare tutti quei soldi in più? Se posso darvi un consiglio, optate a tutti i costi per la 950s e non ve ne pentirete. Le sospensioni elettroniche Skyhook sono semplicemente spettacolari: regolazioni sensibilissime, comportamento totalmente differente e appagante nelle quattro mappature Urban, Touring, Sport, Enduro, efficientissime inoltre nei loading mode dedicati a pilota, passeggero e bagagli. Semplicemente perfette. E poi i fari full led cornering che permettono una visibilità straordinaria in tutte le condizioni atmosferiche, anche di notte. Per finire il quick-shift e il cruise control che aiutano ad alleggerire sensibilmente il peso della tensione muscolare su braccia e mani durante i lunghi viaggi. Insomma, se proprio volete prendere una Multistrada 950, prendete la versione S.

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride long test recensione opinioni


Gli accessori

L'elenco di accessori per la Multistrada 950 è quasi infinito, ma su tutti gli optional quello che ritengo davvero utile, se non indispensabile, è il pacchetto Touring con cavalletto centrale, manopole riscaldate, borse laterali. Personalmente ho optato anche per frecce posteriori led (migliorano molto la visibilità delle frecce posteriori di giorno in condizioni di pieno sole) e per i faretti anteriori led di profondità (utili più per farsi vedere meglio che per vedere meglio). Poco da dire sulle manopole riscaldate, fanno il loro dovere (anche se questo test si è svolto in primavera ed estate, ho avuto modo di provare le manopole riscaldate in una fredda notte di pioggia sulle Dolomiti). Unico neo il comando di attivazione, posizionato in modo davvero scomodo, attivabile e disattivabile in modo efficace soltanto lasciando la mano dal manubrio o da fermi. I faretti led anteriori di profondità rendono la moto molto visibile in condizioni di scarsa visibilità (pioggia molto intensa, nebbia o nuvole basse nei passi di montagna), ma non danno un sostanziale contributo alla sicurezza visiva del pilota, essendo i fari anabbaglianti full led cornering in dotazione alla versione S già garanzia di altissima efficienza. Anzi, la vicinanza dei faretti led di profondità ai catadiottri posizionati sugli steli delle sospensioni anteriori, talvolta crea dei riflessi un po' fastidiosi. I faretti led di profondità sono inoltre molto intensi e con luce molto concentrata, quindi infastidiscono particolarmente chi sopraggiunge in senso contrario. Da usare quindi con coscienza e moderazione. Le borse laterali Ducati comprese nel pacchetto Touring sono davvero ben fatte, robustissime (come vedremo più avanti in questo post) e in un minuto è possibile agganciarle e sganciarle dalla moto senza l'ausilio di alcun attrezzo. Sono capienti e non disturbano l'aerodinamica della moto. A pieno carico (grazie anche alla perfetta taratura delle sospensioni Skyhook nei loading mode dedicati) non causano nessun particolare fruscìo aerodinamico o particolare vibrazione. Capienza 58 litri complessivi, perfette per riporre in sicurezza i bagagli di un viaggio in solitaria o per un weekend in coppia. Ottima l'impermeabilità, anche a pieno carico e sotto il diluvio hanno tenuto perfettamente. Per usare un eufemismo non sono un grande amante dei bauletti posteriori. Io ho optato per una borsa da codino Givi Xstream. Grazie alle dimensioni ridotte della borsa, al supporto posteriore e alle ampie dimensioni della sella passeggero del Multistrada 950s, è possibile tenere la borsa Givi anche per brevi viaggi con il passeggero senza troppi fastidi. Il sottosella della Multistrada 950 non è molto capiente, quindi la borsa Givi è risultata un ottimo alleato per riporre giacca e pantaloni anti-pioggia, spray forature, kit di primo soccorso, e altri oggetti utili.

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s


In città

Non è il suo habitat naturale. Come ho detto prima, anche a causa della mia altezza di un metro e settanta, le manovre a bassa velocità non sono così semplici. L'anteriore da 19" aiuta molto nel dare un raggio di sterzo molto comodo, ma nel traffico la Multistrada 950s non ti mette particolarmente a tuo agio. Il bicilindrico Ducati anche se ben ammaestrato dalla mappatura Urban comunque ai bassi strappa un po' e non aiuta nel regalare confidenza nel caos cittadino. Da ducatista ben conosco il problema delle soste al semaforo in piena estate. Ducati non ha mai brillato per comfort quando si parla di calore emesso da motore e scarico. Devo dire che sulla Multistrada 950s il problema è presente, ma comunque assolutamente sopportabile, soprattutto se confrontato con le vampate incandescenti di calore che sono tipiche di altre cugine Made in Borgo Panigale.


In montagna

Questa moto è esaltante nelle salite di montagna e nel misto veloce. Se il fondo stradale non è dei migliori le sospensioni in mappatura Touring garantiscono massima sicurezza, pur rinunciando ad un po' di reattività di motore. Se l'asfalto è buono e puoi dare sfogo alla mappatura Sport, le sospensioni Skyhook si irrigidiscono e ti incollano a terra, con il Testastretta Ducati che si esprime al massimo delle sue prestazioni: divertimento puro. Certo, non è paragonabile alle sensazioni che può regalare una naked o una sportiva, ma è senza dubbio una guida divertente e molto appagante, anche in condizioni di pieno carico con passeggero e bagagli al seguito. Lo ripeterò fino alla nausea, le sospensioni elettroniche Skyhook portano l'esperienza di guida di questa Multistrada 950s ad un livello elevatissimo e ad una sensibilità e precisione davvero efficaci. Qualche problema in più è da riscontrare sui tornanti stretti, specialmente con il serbatoio pieno. L'anteriore da 19" e l'ottima posizione di guida danno certamente una mano, ma resta il principale problema di questa moto a mettere in difficoltà: la distribuzione dei pesi che alle basse velocità può creare qualche imbarazzo.


In viaggio

Il serbatoio alto è scomodo alle basse velocità per questioni di peso, ma la sua massa risulta un'ottima soluzione per proteggere il corpo da vento e intemperie durante il viaggio. Nelle percorrenze di statali, tangenziali e autostrade il massiccio frontale della Multistrada 950s, ereditato dalla sorella maggiore 1260, garantisce molta protezione al corpo. Il parabrezza regolabile fa il suo mestiere e non c'è dubbio sul fatto che la Multistrada 950s sia nata per viaggiare. Le vibrazioni sia di motore (con mappatura Touring) sia aerodinamiche (anche in presenza delle borse laterali) sono assolutamente minime, le sospensioni Skyhook sono fantastiche anche su asfalto dissestato. Alla velocità media di 90km/h i consumi sono molto interessanti e grazie al serbatoio da 20 litri si possono sostenere molti chilometri di autonomia. A velocità autostradali aumenta il disturbo aerodinamico, che però non è mai fastidioso, mentre il cruise control presente nella versione S è un toccasana per allentare la tensione sul braccio e sul polso destro nelle lunghe percorrenze. Buono anche il quick-shift, talvolta poco preciso, necessita di una certa abitudine nell'utilizzo per poterlo sfruttare al meglio. La sella ribassata concede due centimetri in meno di imbottitura rispetto alla standard e nelle lunghe percorrenze risulta un po' rigida. Comode le pedane, ottima risposta dei freni in tutte le condizioni, anche sul bagnato.


Fuoristrada

Sono alle mie primissime esperienze in fuoristrada, il mio giudizio va quindi preso con le pinze. Mi sono limitato a percorrere brevi tratti di sterrato semplice e qualche chilometro di strada bianca in montagna. Come sempre le sospensioni Skyhook si sono comportate ottimamente in mappatura Enduro. La Multistrada 950s si lascia guidare bene in posizione eretta, le ginocchia possono stringere con sicurezza il serbatoio e le braccia possono accompagnare l'anteriore con estrema sensibilità. Le pedane in posizione eretta non mi hanno convinto fino in fondo e indossando gli stivali ho trovato molto scomodo l'appoggio a destra. Con lo stivale di destra si va a toccare fastidiosamente il corpo motore perdendo un paio di centimetri di appoggio sulla pedana e perdendo quindi sicurezza nella guida.


Cosa mi piace

Cercherò di non dilungarmi troppo nelle valutazioni positive. Lo avete capito, questa Multistrada 950s mi piace molto, e lo so, sono ripetitivo, ma le sospensioni elettroniche Skyhook sono davvero eccezionali. Il comfort progressivo nella modalità Touring e la rigidità reattiva nella modalità Sport sono spettacolari. La mappatura Urban è un'ottima soluzione anche in presenza di pioggia. Pressoché infinite le combinazioni di regolazione personalizzata nei quattro Riding-mode (Urban, Touring, Sport, Enduro) e nei quattro Loading-mode (Pilota, pilota e passeggero, pilota con bagaglio, pilota e passeggero con bagaglio). Ottimo il feeling con l'anteriore da 19 pollici. Il motore sa essere fluido quando serve, ma non perde il DNA Ducati e regala emozioni quando si sale sopra i 5000 RPM, soprattutto in modalità Sport. I pneumatici di serie Pirelli Scorpion Trail II fanno il loro dovere in ogni condizione. Le borse laterali sono comodissime, spaziose, si montano e si smontano letteralmente in un minuto. Sono anche molto, molto robuste (vedi sezione successiva). I fari anteriori full LED cornering sono utilissimi e soprattutto di notte danno tanta sicurezza alla guida.


Cosa non mi piace

L'ho già detto. Dannatamente alta e dannatamente pesante (ma ci sto facendo l'abitudine). Cos'altro?  Ai bassi il motore talvolta strappa un po', niente a confronto di molte cugine di casa Ducati, ma in combinazione con una distribuzione dei pesi non ottimale (soprattutto per chi come me non è molto alto) in manovra può dare dei grattacapi alle basse velocità. La retroilluminazione notturna dei pulsanti di comando a manubrio è praticamente inutile, si illumina il contorno del pulsante ma non il relativo simbolo sul pulsante stesso, quindi a parte i comandi più utilizzati come le frecce (che utilizzi talmente tanto che puoi trovarli anche ad occhi chiusi), degli altri comandi vedi il contorno ma in assenza del simbolo non puoi sapere intuitivamente a cosa servono. Come ho già detto precedentemente il pulsante per le manopole riscaldate è difficile da azionare e poco intuitivo. La sella è difficile da rimuovere, ha un vano poco capiente e le due prese USB/12v nel sottosella sono poco utilizzabili, sia per il poco spazio a disposizione sia per le temperature che il vano raggiunge durante l'uso della moto. Da utilizzare solo a moto ferma e solo in casi di assoluta emergenza. Per contro, la presa 12v sul cruscotto anteriore è in una posizione molto comoda, ma poteva essere già integrata con una USB. L'elettronica della Multistrada 950s è piuttosto complessa, il menu non è sempre molto intuitivo, si poteva fare qualcosa di più. Le borse laterali sono fantastiche, ma per montarle è necessario posizionare correttamente dei fermi in gomma sulle pedane posteriori. Non c'è alcuna indicazione su quale sia il fermo di destra o di sinistra, e spesso si perde molto più tempo a capire quale sia il gommino giusto più che a montare le borse stesse. Con un piccolo sforzo (una banalissima marcatura Left / Right sulla gomma) si poteva risparmiare qualche imprecazione da parte del cliente. La regolazione degli specchietti retrovisori non è il massimo, il movimento dello specchio è vincolato ad uno snodo non molto intuitivo e la regolazione in corsa è pressoché impossibile. Infine uno strumento utilissimo soprattutto in una moto di questa stazza che ha vocazioni turistiche (quindi predisposta ad essere caricata come un mulo di bagagli), ovvero l'assistenza alla partenza in salita, o hill-holder. Per funzionare funziona, sia chiaro. Il problema è che non è molto intuitivo il modo in cui si disattiva. Agendo con forza per alcuni secondi sulla leva freno l'hill-holder si attiva, dopo circa 10 secondi si disattiva automaticamente nel caso la moto non venga mossa. Nel disattivarsi la spia specifica nel cruscotto passa dall'essere fissa ad essere lampeggiante, per poi spegnersi quando l'hill-holder si disattiva definitivamente. Questa funzione è molto utile quando si parte da una strada laterale in salita per immettersi in una strada principale, magari ben carichi di bagagli. Il problema è che in questi casi si è impegnati ad osservare il traffico e il sopraggiungere di altri veicoli, non si può certo prestare attenzione al cruscotto, quindi capita spesso di voler partire proprio quando l'hill-holder si è appena disattivato, rischiando una pericolosa "falsa partenza". A me è capitato spesso, ma forse sono io ad essere un po' impacciato in questo tipo di manovra. In uno di questi casi, complice la pioggia e l'asfalto scivoloso, convinto di avere l'hill-holder ad aiutarmi in un inserimento un po' difficoltoso (in una statale trafficata provenendo da una strada secondaria di montagna), sono partito proprio nel momento in cui si è disinserita questa funzione. Ovviamente non me ne sono accorto, concentrato com'ero nel controllare il sopraggiungere degli altri veicoli, la moto si è spenta con il classico repentino "saltello in avanti"... e via giù per terra... Niente di grave, una caduta praticamente da fermo senza conseguenze a parte qualche striscio alla borsa laterale della moto ed un piccolo ematoma per il sottoscritto. La situazione poteva però essere potenzialmente pericolosa. Forse al segnale luminoso era possibile affiancare un segnale sonoro o di altro tipo... o forse, ribadisco, semplicemente sono io ad essere un po' impacciato in questa specifica manovra. Ad ogni modo, nonostante la moto sia caduta con tutto il peso sulla borsa laterale, a parte come detto qualche striscio, è risultata perfettamente intatta. Soprattutto la borsa laterale, che ha tenuto botta alla grande, compresi i delicati agganci che la ancorano al sottosella della moto (un ringraziamento al concessionario Ducati Vicenza per aver controllato la moto dopo la caduta). Le borse hanno quindi passato egregiamente il test di resistenza, ma mi auguro di non dover mai rialzare da solo la moto da terra (ringrazio i due ragazzi che si sono fermati per darmi una mano a tirarla su). Nel frattempo, per sicurezza, dovrò comunque guardarmi un po' di video su YouTube con tutte le possibili tecniche per rialzare da terra una moto... a tal proposito a quanto pare ci sono due differenti scuole di pensiero, chi le solleva frontalmente dal manubrio e chi le solleva di schiena da manubrio e sella. Mi auguro di non dover scegliere tra nessuna di queste tecniche in futuro...


In conclusione

Non so se la Ducati Multistrada 950s possa essere definita insindacabilemente la moto definitiva. Forse per me può esserlo davvero. La scelta di una moto è una questione molto personale, caratteriale, emozionale, oltre che funzionale. Io sarò sempre legato alle emozioni che mi ha regalato la mia Ducati Monster 1200, con lei ho percorso più di 40 mila chilometri in cinque anni, compreso un lungo viaggio da Padova a Copenaghen, e finché potrò la terrò con me e continuerò ad usarla emozionandomi ad ogni apertura di gas e ad ogni frenata. Di sicuro la Multistrada 950s è una moto trasversale che mette insieme comodità e divertimento. Soprattutto, per chi come me fa molti km in un anno e non disdegna qualche viaggio in giro per l'Europa, la Multistrada garantisce maggiore affidabilità e consente di macinare molti chilometri in sicurezza, anche con bagagli al seguito. Sono un ducatista, e questo ovviamente condiziona il mio giudizio, ma credo che questa Multistrada 950s sia indubbiamente una ottima moto e che possa offrire un'esperienza di guida molto appagante in molteplici condizioni. Forse per consistenza complessiva non è ancora all'altezza delle BMW R850GS e certamente ci sono alternative affascinanti come la Guzzi V85 TT (che dalla sua ha anche la trasmissione a cardano, ottima soluzione per chi fa lunghi viaggi e vuole limitare al minimo la manutenzione), o alternative molto concorrenziali come la Benelli TRK500, per non parlare della  rinnovata Triumph Tiger o delle giapponesi in genere. Ma potendo sostenere un costo di acquisto e una manutenzione Ducati non sempre alla portata di tutti, questa Multistrada 950s saprà certamente darvi tante, tante soddisfazioni.

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s

Test ride Ducati Multistrada 950s


Cosa dicono le riviste specializzate

Ho raccolto per voi infine alcune opinioni di chi ne sa più di me. A parte il prezzo, notoriamente un punto debole di casa Ducati, davvero pochissimi i difetti riscontrati dalle riviste specializzate che ho avuto modo di leggere nei mesi scorsi, tra l'altro difetti assolutamente "veniali": non eccelle in maneggevolezza a bassa velocità e in città, il fuoristrada non è il suo regno.

InMoto (Settembre 2019): Potenza italiana. Dotazione completa e ciclistica evoluta. Sfida crossover, è la perfetta via di mezzo con le altre concorrenti, sportiva e confortevole al punto giusto. E' la migliore viaggiatrice, in generale è al quinto posto rispetto alle altre 12 sfidanti pagando un po' in agilità e maneggevolezza. Voto 10 in prestazioni, elettronica e percorsi extraurbani.
Motociclismo (Dicembre 2019): Moto dal grande respiro che permette di tenere un buon passo senza fatica. In giro per l'Europa per quasi 16 mila km tutti fatti senza avere problemi.
InSella (Maggio 2020): Ha un gran motore, che scalcia un po' troppo sotto i 2500 giri, potentissimo l'impianto frenante Brembo, tratta bene il passeggero con una sella spaziosa, forse un po' troppo rialzata. Sui percorsi con tante curve è maneggevole e scattante. Ottima tenuta di strada, sospensioni Skyhook pressoché perfette. Posizione di guida sportiva ma che si rivela comoda anche dopo ore di viaggio.

Per chi volesse approfondire ulteriormente l'affidabilità della Ducati Multistrada 950 consiglio di leggere gli articoli a lei dedicati da Motociclismo.it e il long test di 50 mila km effettuato dalla nota rivista specializzata.


Puoi leggere nuovi articoli e aggiornamenti con il tag #Multistrada950s


Posta un commento

1 Commenti

  1. comprerei subito la 950S !
    ho avuto in passato una Monster 600, una Monster 916 S4 , due 848 e per ultimo una BMW F800r ..
    Ripeto tornerei in Ducati multistrada per farmi delle ricche girate ,ma haimè il prezzo è un po' altino ,capisco benissimo che la casa ha dei pregi , però tutti dobbiamo avere la possibilità di comprare una moto ..non vi pare ! Basta capire in che tempi viviamo .

    RispondiElimina

Attenzione: tutti i commenti verranno sottoposti a moderazione prima della pubblicazione.