Anche quest'anno per le vacanze estive in moto abbiamo puntato la bussola verso nord, con destinazione la
Svezia occidentale e i suoi fiordi. Avevamo già visitato questi luoghi lo scorso anno (leggi il racconto di viaggio:
clicca qui), ma questa volta abbiamo voluto dedicare qualche giorno in più alla scoperta di queste terre ricche di fascino.
Il punto di partenza della nostra vacanza in moto è stata come al solito la Val Comelico, e
Santo Stefano di Cadore. Nei primissimi giorni di agosto ci siamo messi in viaggio, e come sempre abbiamo atteso l'ultimo momento per pianificare l'itinerario, seguendo l'andamento delle previsioni meteo. L'obiettivo era comunque ben preciso e già deciso da tempo, ovvero raggiungere prima possibile
i fiordi della Svezia occidentale, ma ancora non sapevamo quanti giorni di bel tempo potevamo trovare a quelle latitudini, tradizionalmente caratterizzate da un meteo molto variabile.
Tra le premesse e le poche certezze di questo
viaggio in moto in coppia c'era quella di trascorrere più tempo possibile in
Svezia, alloggiando non in un luogo qualunque, ma nella nostra amatissima
Grundsund. Un porto di pescatori che ci ha letteralmente stregato l'anno scorso. Nonostante la programmazione
last minute del nostro itinerario, non solo siamo riusciti a trovare un alloggio nel nostro angolo di Svezia preferito, lo abbiamo trovato proprio nel nostro albergo del cuore, il
Grundéns Hotell, con un'ulteriore ottima notizia, temperature miti e un meteo particolarmente favorevole.
Svezia occidentale in moto: il Diario di viaggio
Partiamo dalla conclusione di questa vacanza in moto: quest'anno tra andata e ritorno abbiamo percorso in tutto 5500 km in sedici giorni, abbiamo attraversato Austria, Germania, e Danimarca per raggiungere le coste della Svezia occidentale, per poi rientrare verso casa percorrendo lo stesso itinerario. Per questa vacanza abbiamo deciso di concentrarci sulla Svezia, dove abbiamo trascorso circa una settimana, anche abbandonando per qualche giorno la moto per goderci questi luoghi a piedi, o in bicicletta.
I preparativi
Sono arrivate le ferie di Agosto, e non abbiamo ancora prenotato nulla per le vacanze. Studiamo il meteo, controlliamo le disponibilità degli alberghi, mettiamo giù una lista di luoghi da visitare e un ipotesi di itinerario. Questo è il quinto anno di seguito, ormai è una prassi per noi organizzarsi così. La moto è in ordine: tagliandata, pulita e gommata a dovere. Una borsa a testa da circa 25 litri e uno zainetto a testa da 15 litri. Una borsa per riporre gli attrezzi e l'equipaggiamento di emergenza. Tutto il necessario per 15 giorni di viaggio in coppia deve stare dentro alle due borse laterali e al bauletto. Lasciamo passare il weekend da bollino nero sulle strade, e decidiamo di metterci in viaggio di lunedì mattina, con le tre tappe di avvicinamento pianificate (e prenotate per la notte), per il resto si vedrà . Questo è un itinerario che conosciamo bene, a parte il meteo e il traffico, non abbiamo particolari preoccupazioni nella testa.
Giorno 1: Val Comelico - Norimberga
Si parte! Questa mattina il meteo è così così, ma da domani migliora, quindi meglio non esitare e metterci in viaggio. Attraversiamo
Passo Monte Croce di Comelico, San Candido, oltrepassiamo il confine entrando in Austria, dirigendoci poi verso Sillian e Lienz. Imbocchiamo la Felbertauernstrasse e, pagato il biglietto, attraversiamo il Felbertauerntunnel. Ci dirigiamo verso nord verso la Germania, attraversando il Pass-Thurn, scendendo a Kitzbühel per poi raggiungere il confine tedesco lungo la Klobensteiner-Straße. Piove, ma abbiamo visto di peggio. Tutto sommato la strada scorre rapida sotto la nostra
Multistrada, e questi panorami immersi tra le montagne ci fanno buona compagnia.
Scendiamo in pianura e imbocchiamo la prima
Autobahn di questo viaggio, lasciamo alla nostra sinistra Monaco di Baviera e raggiungiamo il nostro alloggio per la notte, il collaudatissimo
H+ Hotel di Altenfurt, nell'immediata periferia di Norimberga. Il primo
tappone è andato, un po' bagnati ma tutto sommato non troppo stanchi, anche grazie ai bei passi di montagna che ci hanno fatto compagnia in mattinata.
I punti di interesse di oggi:
FelbertauerntunnelPass-Thurn-StraßeKitzbühelKlobensteiner-Straße
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| Val Comelico |
Giorno 2: Norimberga - Bispingen
Questo è il primo vero
tappone drittone del nostro viaggio, tutto dedicato a macinare chilometri. Ovviamente piove, quindi ce la prendiamo con calma, fermandoci il più possibile nelle aree di sosta per un cappuccino o una cioccolata calda (ovviamente entrambi allungatissimi, ma pur sempre bollenti e saporiti). Per la notte ci aspetta un altra sosta collaudata, l'
Akzent Hotel di Bispingen, con il suo ristorante e la squisita cotoletta della casa, da bagnare con abbondante birra bionda.
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| Autobahn sotto la pioggia |
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| Akzent Hotel Bispingen |
Giorno 3: Bispingen - Kolding
Terzo giorno di viaggio e terzo
tappone, anche in questo caso condito però, come nel primo giorno, con un po' di svago. Il meteo è decente, ci dirigiamo verso nord e lasciamo alla nostra sinistra Amburgo, allungando un po' la strada per scappare dal traffico e dai cantieri. Superiamo il confine con la Danimarca a
Kruså, facciamo merenda e poi ripartiamo andando verso est, alla scoperta di un tratto di costa che non abbiamo visitato, da
Kollund strand a
Vemmingbund strand, fermandoci poi a visitare l'affascinante mulino a vento
Dybbøl Mill. Ci rimettiamo in sella e raggiungiamo il nostro collaudatissimo albergo
Comwell nella cittadina portuale di
Kolding.
Siamo a buon punto, e non abbiamo altre prenotazioni per i giorni seguenti. Controlliamo gli aggiornamenti del meteo e le disponibilità degli alberghi, facciamo qualche calcolo e qualche scongiuro, decidiamo di fermarci una notte in più a Kolding per muoverci verso la Svezia il giorno successivo.
I punti di interesse di oggi:
Vemmingbund strandDybbøl Mill
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| Kruså |
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| Kollund Strand |
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| Dybbøl Mill |
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| Kolding |
Giorno 4: Himmelbjerget
Abbiamo percorso la penisola danese dello
Jutland in lungo e in largo negli ultimi anni, e i luoghi di interesse da visitare che ci mancano non sono moltissimi. Complice un meteo incerto, decidiamo di metterci in sella per raggiungere uno di questi luoghi, la regione dei laghi e una delle montagne più alte della Danimarca:
Himmelbjerget. Il panorama circostante è magnifico, dall'alta torre si vedono laghi e boschi che si intrecciano all'orizzonte a perdita d'occhio. Una piccola sosta a
Rymøllebro, poi si punta il muso del Multistrada verso Kolding. Il meteo migliora e non è poi così tardi, facciamo giusto a tempo a gustarci una fetta di dolce da
Honningkage Bakery, la nostra caffetteria/pasticceria preferita di
Christiansfeld. Ok, adesso possiamo davvero rientrare in albergo a
Kolding.
I punti di interesse di oggi:
Ry/Rymøllebro
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| Himmelbjerget |
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| Vista panoramica da Himmelbjerget |
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| Ry |
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| Honningkage Bakery Christiansfel |
Giorno 5: Kolding - Raa
Le previsioni meteo migliorano, e noi siamo pronti a puntare verso la meta del nostro viaggio: le coste occidentali Svedesi. Oggi però l'itinerario comprende anche qualche sosta turistica, luoghi che già avevamo visto o attraversato in passato, ma che regalano sempre un'emozione. Prima tappa di oggi è il centro storico di
Odense, dove si trova la casa natale di
H.C. Andersen. Inutile dire che è impossibile venir via da questo posto senza aver comprato un libriccino illustrato con la fiaba del
Brutto anatroccolo o della
Principessa sul pisello. Ci rimettiamo in viaggio, attraversiamo lo spettacolare
Storebæltsbroen e ci fermiamo a visitare il carinissimo
Museo delle barche, puntiamo quindi verso il confine svedese e, superata la periferia di Copenaghen, ci infiliamo sotto il mare. Attraversiamo lo
stretto di Øresund, prima dentro al
tunnel sottomarino, per poi riemergere e percorrere l'
immenso ponte che approda in territorio svedese. La sosta panoramica sullo stretto e sul ponte è d'obbligo, ma si sale rapidamente in sella per raggiungere
il nostro albergo in posizione panoramica sulla costa, a pochi passi dal porto di
Råå. Eccoci arrivati, finalmente possiamo passare la nostra prima notte in
Svezia.
I punti di interesse di oggi:
Storebæltsbroen Öresundsbron
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| Odense |
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| Odense/H.C.Andersen Hus |
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| Odense/H.C.Andersen Museum |
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| Storebæltsbroen |
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| Isbådsmuseet |
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| Öresundsbron |
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| Råå |
Giorno 6: Raa - Grundsund
Ci siamo, puntiamo dritto al cuore della nostra vacanza, e decidiamo di passare più tempo possibile nel nostro luogo del cuore:
Grundsund. Prima però c'è qualche chilometro da fare, e lungo la strada decidiamo di fermarci per una tappa davvero ricca di fascino, il
Parco delle sculture di Pilane, nell'
isola di Tjörn, collegata alla terraferma da un imponente ponte:
Tjörnbron.
Il parco è immerso nella natura selvaggia dell'isola, e sulla sommità di un'altura appare, quasi come un miraggio o un ologramma, il volto candido di una giovane donna: Anna. Questa scultura dell'artista Jaume Plensa domina il paesaggio circostante e da ogni angolo del parco assume un fascino differente. L'opera è talmente ipnotica che di fatto riesce ad offuscare tutte le altre sculture, pur di pregio, che incontriamo nel percorso espositivo del parco. Una sosta rapida, quasi fugace quella al parco di Pilane, ma che ci ha regalato davvero tanta emozione.
Ci rimettiamo in sella, ci aspetta la prima notte a Grundsund, ospiti di Maggie al Grundéns Hotell. Ormai conosciamo bene la strada, che si allontana dalla viabilità primaria della costa. Attraversiamo il ponte sul fiordo che collega la terraferma all'isola di Skaftö, e lentamente ci avviciniamo al fiordo che ospita il porto di Grundsund. Entriamo nel vialetto dell'albergo, tutto intorno è familiare per noi, ci sentiamo già a casa.
I punti di interesse di oggi:
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| Anna |
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| Anna |
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| Grundsund |
Giorno 7: Fjallbacka
L'anno scorso avevamo esplorato il porto e il parco costiero di
Smögen, forse la località più conosciuta (e più turistica) della Svezia occidentale, quest'anno abbiamo voluto selezionare altre cittadine magari meno conosciute ma che mantengono intatto il fascino di questo
territorio affacciato sul Mare del Nord. Per prima non potevamo non visitare un'altra località tra le più conosciute, infatti la tappa di oggi è
Fjällbacka, cittadina che
Ingrid Bergman amava perdutamente, oltre ad essere la città natale della scrittrice
Camilla Läckberg, che ambienta i suoi racconti gialli proprio nella sua città . Di fronte al porto di Fjällbacka si dipana un arcipelago composto da innumerevoli isole e isolette, che creano un paesaggio davvero unico. Da non perdere la passeggiata panoramica e la vista a 360 gradi dal
Vetteberget.
I punti di interesse di oggi:
Fjällbacka/KungsklyftanFjällbacka/Vetteberget
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| Fjällbacka |
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| Fjällbacka |
Giorno 8: Grundsund Hamn
Oggi il meteo è così-così, quindi decidiamo di riposarci un po' e di lasciare per un giorno la moto in parcheggio. Questa è l'occasione giusta per esplorare a piedi i dintorni di
Grundsund e le passeggiate sul porto. L'anno scorso abbiamo passato qui solo un paio di giorni e non avevamo avuto modo di esplorare al meglio la zona. Ci inoltriamo nel parco che costeggia l'abitato, circondati dalla natura e da arbusti in fiore, percorriamo un itinerario ad anello che ci porta poi alle passerelle del porto. Inizia a piovere, ci rifugiamo al
Pelles nel lungo mare per un aperitivo e poi per cena. Rientriamo a piedi dal porto all'albergo, sotto il diluvio. Abbiamo dedicato questa giornata a
Grundsund, il nostro posto del cuore, rallentando i ritmi e godendoci le bellezze intorno a noi, ci voleva!
I punti di interesse di oggi:
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| Grundsund |
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| Grundsund |
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| Grundsund |
Giorno 9: Hunnebostrand
Il brutto tempo di ieri è stato spazzato via nella notte dal vento, e questa mattina ci svegliamo con un cielo azzurro infinito, quasi senza una nuvola. Oggi ci dedichiamo ad una località meno conosciuta rispetto alla vicina e già citata
Smögen, ma comunque di grande impatto:
Hunnebostrand. Per raggiungerla allunghiamo un po' il percorso per goderci il panorama sui fiordi, e attraversiamo la strada costiera di
Bovallstrand rimanendo ad occhi aperti dalla meraviglia.
Raggiungiamo Hunnebostrand, lasciamo la moto al parcheggio, indossiamo un paio di scarpe comode ed esploriamo la costa a piedi grazie alle passerelle sulle rocce e sul mare. Bellissima, Hunnebostrand è una vera scoperta. Questa città offre anche un lungomare arricchito da numerose sculture, che rendono ancora più piacevole la giornata. ma il vero punto forte è il punto panoramico sull'altura che domina il fiordo, facilmente raggiungibile a piedi, offre una vista spettacolare sulla città e sul mare. Da non perdere assolutamente.
Rientriamo verso il nostro alloggio e il sole è ancora alto nel cielo. Facciamo una piccola deviazione, un piccolissimo porticciolo a pochi chilometri da Grundsund, il nostro campo base. Ragardsvik è davvero minuscolo, ma nel suo piccolo ha un certo fascino discreto, con il lungo pontile che si protende verso il mare. Ok, adesso possiamo davvero tornare in albergo.
I punti di interesse di oggi:
Utsiktsplats Hunnebostrand
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| Bovallstrand |
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| Hunnebostrand |
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| Hunnebostrand |
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| Hunnebostrand |
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| Utsiktsplats Hunnebostrand |
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Ragardsvik |
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| Ragardsvik |
Giorno 10: Fiskebackskil
Anche oggi ci attende un meteo spettacolare, e decidiamo di prenderci un'altra pausa dalla moto per rilassarci un po', e goderci le spiaggette della nostra isola, Skaftö, in particolare nei dintorni di Grundsund. Quale miglior mezzo per spostarci se non la bicicletta? Il nostro albergo mette a disposizione le bici, e noi ne approfittiamo per questa giornata. I saliscendi dei fiordi svedesi non sono proprio così semplici da affrontare, per fortuna le bici hanno le marce, e in alcuni tratti di salita siamo costretti a scendere e proseguire a piedi. Arriviamo al porto Fiskebäckskil, che già conoscevamo, per poi andare alla scoperta del lungomare che collega la cittadina al vicino porticciolo di Stockevik. Ci inoltriamo nel folto parco ricco di alberi e vegetazione, per poi lasciare le bici a margine della ciclabile. Proseguiamo a piedi lungo il sentiero che porta ad una spiaggetta isolata, incontrando lungo il tragitto dei punti panoramici davvero unici. Ci godiamo il clima spettacolare di questa giornata, per rientrare verso sera al porto di Grundsund. Parcheggiamo le bici e ceniamo lungo il mare. Arriva la sera, e con lei un tramonto spettacolare, tra i più belli che io abbia mai visto. Questa è la nostra ultima sera a Grundsund, e non potevamo goderci un saluto migliore.
I punti di interesse di oggi:
Fiskebäckskil
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| Skaftö |
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| Skaftö |
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| Skaftö |
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| Grundsund |
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| Grundsund |
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| Grundsund |
Giorno 11: Grundsund - Raa
Purtroppo è arrivato il momento di rientrare verso casa, il meteo tende a peggiorare nei prossimi giorni e i giorni a nostra disposizione stanno per esaurirsi. Andiamo a ritroso rispetto al nostro percorso iniziale, alloggiando presso l'
albergo panoramico che ormai ben conosciamo, a pochi passi dal
porto di Raa. Lungo la discesa verso sud, prima di raggiungere l'albergo, decidiamo di ritornare in un luogo che avevamo già visitato lo scorso anno, il parco naturale di
Kullaberg e il punto panoramico che ospita il faro
Kullens Fyr, per poi scendere verso il porto di
Mölle. I paesaggi di questo luogo sono sempre spettacolari. Peccato che, complice un turismo sempre più presente anche in questi luoghi, sporcizia e maleducazione abbiamo reso un po' meno poetico questo angolo unico di Svezia occidentale.
I punti di interesse di oggi:
Mölle
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| Kullaberg |
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| Kullens Fyr |
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| Mölle |
Giorno 12: Raa - Kolding
Quella di oggi è una tappa di trasferimento, siamo un po' stanchi e non abbiamo molta voglia di allungare il tragitto per visitare nuovi luoghi. Ci svegliamo con calma e partiamo con tranquillità . Attraversiamo lo stretto di
Øresund e torniamo in Danimarca.
Ciao Svezia, ci mancherai davvero tanto. Dietro di me,
qualcuna accenna ad una lacrimuccia di malinconia. Per riprenderci dalla tristezza, decidiamo di fare una piccola deviazione prima di raggiungere il nostro campo base di
Kolding: è d'obbligo
una fetta di torta a Christiansfeld! Poi chiudiamo la giornata in totale relax con un tuffo in piscina.
I punti di interesse di oggi:
Öresundsbron Storebæltsbroen
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| Kolding |
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| Commwell Kolding |
Giorno 13: Kolding - Soltau
Oggi ci attende il primo
tappone del ritorno, per
rientrare in Germania dalla Danimarca. Prima di arrivare al nostro albergo, ci fermiamo però per una pausa nella piccola cittadina di
Luneburgo. Una vera scoperta, davvero molto carina! Non abbiamo tantissimo tempo a disposizione, ma vale sicuramente la pena tornarci in futuro per dedicarci del tempo in più. Percorriamo una bellissima statale immersa nel bosco e raggiungiamo il nostro albergo, l'
Hotel Eden, una sistemazione nei pressi di
Soltau trovata all'ultimo momento, comoda rispetto al nostro tragitto verso sud, senza infamia (più o meno) e senza lode (di sicuro).
I punti di interesse di oggi:
Amelinghausen
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| Luneburgo |
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| Luneburgo |
Giorno 14: Soltau - Norimberga
Quello di oggi è il secondo vero
tappone drittone del nostro viaggio, quello che ci avvicina a testa bassa al rientro a casa. C'è poco da dire, oggi l'obiettivo è schivare traffico e cantieri, macinare chilometri, e non prendere pioggia. Obiettivo tutto sommato raggiunto. Dormiamo nel solito albergo di
Altenfurt in periferia di Norimberga, che nelle vicinanze offre una collaudatissima gelateria italiana:
Eis Café Belfi. Un ottimo gelato italiano è sempre un ottimo modo per concludere la serata.
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| Altenfurt: Eis Café Belfi |
Giorno 15: Norimberga - Val Comelico
Ultimo tappone della nostra vacanza, dalla Germania ci spostiamo in Austria, dove attraversiamo i Tauri, per poi rientrare sulle Dolomiti Bellunesi. Oggi viviamo un mix di autostrada e passi alpini, ripercorrendo l'itinerario dell'andata. Superiamo Passo Monte Croce di Comelico e ci infiliamo in Val Comelico, per raggiungere infine Santo Stefano di Cadore. Il nostro viaggio ormai si è concluso, ma le ferie non sono ancora finite.
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| Felbertauern-Straße |
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| Felbertauern-Straße |
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| Passo Monte Croce di Comelico |
Pausa
Abbiamo ancora qualche giorno di ferie a disposizione, ma il caos di turisti che affolla le Dolomiti a fine Agosto ci fa propendere per una pausa da tutto: dalla moto, dalle strade, e dai turisti. Colazione al bar, passeggiata, e un po' di relax. Per qualche giorno va bene così. Le nostre vacanze finiscono qui, è arrivata l'ora di rientrare a Padova per immergerci nuovamente nelle quotidianità di ogni giorno.
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| Santo Stefano di Cadore |
Le bellezze uniche della Svezia occidentale
Quello che ci affascina della Svezia, e che già avevamo assaporato in Danimarca, è un territorio poco antropizzato, dove c'è molta natura selvaggia, e dove, lontano dalle grandi città , la vita quotidiana delle località minori si integra al meglio con il paesaggio circostante. Fari, mulini a vento, piccoli centri cittadini, tutti gli interventi dell'uomo mantengono il più possibile un rapporto di rispetto nei confronti di ciò che li circonda, e preservano ove possibile la loro autenticità e particolarità . La Svezia occidentale, grazie alla conformazione delle sue coste e alla collocazione geografica, riesce ad entrarti nel cuore per la sua semplicità e al tempo stesso per la sua unicità .
Cosa abbiamo visto: fiordi, passerelle sul mare, sentieri nel bosco e tra i cespugli in fiore, casette di pescatori, lunghe strade immerse nel verde. Qualche faro, qualche mulino a vento, piccoli paesini affacciati sul mare, tanta natura, affollati luoghi turistici e angoli di infinita tranquillità . La costa ovest della Svezia è un mix di tutto questo, ma ovviamente è anche molto di più.
Cosa ci siamo persi: anche quest'anno abbiamo scelto consapevolmente di non visitare Malmö e Göteborg, abbiamo preferito dedicarci alla natura e rimanere lontani dalle grandi città . Abbiamo visitato le principali cittadine affacciate sul mare del Nord, ma certamente ne mancano molte altre, e anche le stesse località già visitate nascondono di sicuro angoli per noi ancora inesplorati. Dedicheremo l'inverno a scovare altre bellezze nei dintorni. Abbiamo fatto un assaggio di Isola di Tjörn visitando il parco delle sculture, ma quest'isola saprà regalare molti altri angoli interessanti da scoprire in futuro. Non ci siamo mai spinti ad est verso l'entroterra ricco di laghi, primo fra tutti il Lago Vänern, che merita certamente di essere nella lista dei luoghi da non perdere della Svezia occidentale.
Perché proprio la Svezia occidentale?
La domanda che tutti mi hanno fatto e continuano a farmi è: ma dopo la Svezia, poi ci sei andato a Capo Nord? La risposta è no, non ci sono andato e non ci sono mai stato. Certo, è nell'elenco di cose da fare nel cassetto dei miei desideri, categoria mototurismo, ma Capo Nord per me non è un'ossessione. La mia vita (personale e professionale) comporta delle disponibilità di tempo che non combaciano con un viaggio a Capo Nord, testa bassa e tapponi drittoni fino all'obiettivo. A questo si aggiunge il fatto che, caratterialmente, quando mi affeziono ad un posto ci ritorno volentieri, perché mi piace organizzare i miei viaggi in moto con un mix di nuove scoperte e di luoghi familiari, che mi fanno sentire a casa.
Dalla
Foresta Nera alle coste danesi, fino ai fiordi della
Svezia occidentale, ogni viaggio in moto per me è composto da due piccoli passetti avanti alla ricerca di qualcosa di nuovo, e da un passetto all'indietro per godermi del tempo di qualità dove mi sento a mio agio.
Abbiamo scoperto la
Svezia occidentale lo
scorso anno, ma da subito alcuni luoghi ci sono entrati nel cuore, e anche quest'anno abbiamo voluto tornare, per visitare qualcosa di nuovo, e per riposare corpo e mente immersi in un ambiente per noi ormai familiare.
Se vi piace un turismo lento, lontano dai posti particolarmente affollati, se vi piace il mare ma odiate la vita da spiaggia, se non siete alla ricerca di curve e tornanti da passi alpini, o di gole e scogliere da paesaggi norvegesi, ma vi "accontentate" di lunghe strade immerse nel verde e di piccoli scorci su un fiordo dove parcheggiare la vostra moto per un pic-nic improvvisato, villaggi di pescatori e semplici passeggiate nei boschi, allora la Svezia occidentale può fare per voi.
Appunti disordinati di viaggio
Come ho già detto precedentemente il mio modo di viaggiare è del tutto personale, e ognuno di noi ha il suo modo di interpretare il mototurismo. Tra le cose che caratterizzano il mio approccio al viaggio, c'è la ricerca di luoghi che mi fanno sentire a casa, dei campi base dove mollare giù i bagagli e da dove muoversi a raggiera alla scoperta di ciò che ti circonda. Questi appunti di viaggio sono quindi condizionati da questo mio personale modo di interpretare una vacanza in moto.
Svezia occidentale, dove dormire: noi abbiamo avuto la fortuna di scegliere al primo tentativo il nostro posto del cuore, già lo scorso anno. Un paesino di pescatori lontano 30 km dalla viabilità principale della costa occidentale, ma che è un vero gioiello di tranquillità e di fascino,
Grundsund, ospiti di Maggie al
Grundéns Hotell. Nella tratta di avvicinamento verso nord, la nostra tappa intermedia di riferimento è presso la struttura con vista panoramica sul mare
Sundsgården Hotell & Konferens, a pochi passi dal porto di Raa. Tenete presente comunque che le strutture alberghiere fuori dai grossi centri abitati scarseggiano, ma se siete alla ricerca di strutture private con B&B la scelta sarà ben più ampia. Noi preferiamo strutture che ci garantiscano la colazione, perché abbiamo imparato che da queste parti una colazione abbondante ti salva la giornata, ma tutto dipende dalle vostre attitudini e abitudini, soprattutto nel gestirvi i pasti nel corso della giornata. Quando parlo di struttura alberghiera non aspettatevi però per forza degli alberghi tradizionali, spesso si tratta di B&B un po' più strutturati, e gestiti con servizi aggiuntivi di tipo alberghiero.
Svezia occidentale, dove mangiare: come detto una colazione abbondante in una struttura di tipo alberghiero può salvarti la giornata. Non è così semplice trovare un locale dove fare colazione, perlomeno per come noi italiani la intendiamo, e anche pranzare al ristorante lungo la spiaggia non è così banale, se non nei luoghi più turistici, e con prezzi spesso non proprio abbordabili. La merenda invece non è un problema, nel pomeriggio troverete sicuramente qualcosa da mangiare con una discreta facilità . Per cena invece muovetevi per tempo, perché da queste parti spesso le cucine dei ristoranti, ma anche dei locali come bar e simili, chiudono spesso alle 8 o al massimo alle 9 di sera, se non prima. Noi ci organizzavamo solitamente con una colazione abbondante al mattino in albergo, una merenda in qualche locale in spiaggia, e una cena al sacco, acquistando nei supermercati tutto il necessario (anche se, per condire le insalate, ci siamo portati da casa dell'olio di oliva in porzioni monodose, perché qui non si usa e trovarlo nei piccoli minimarket di provincia può risultare molto complicato). Ci siamo anche regalati una cena di pesce e una sera perfino la pizza, ma cenare fuori tutte le sere da queste parti non è proprio alla portata di tutte le tasche.
Svezia occidentale, qualche consiglio: in Svezia la moneta locale è la Corona Svedese SEK, con il cambio attuale 100 SEK sono circa 9 Euro, quindi per velocizzare i calcoli dei prezzi esposti nei negozi o al ristorante, si può semplificare togliendo banalmente uno zero. Per i pagamenti anche di pochi spicci si può usare la carta di credito (verificate che sia abilitata per l'estero), infatti nessuno si scandalizza se pagate il caffè con la carta... anche perché un caffè vi costerà decisamente di più di quanto costa in Italia! Come spesso accade fuori dall'Italia, anche in Svezia viene richiesta la mancia al momento del pagamento, anche con carta. Gli orari di molti negozi, musei e ristoranti, soprattutto lontano dalle grandi città , sono diversi da come siamo abituati, con orari di chiusura molto anticipati. Tornando ai prezzi, al supermercato la differenza è più contenuta, ma comunque i prodotti alimentari sono più costosi rispetto a quanto siamo abituati. Idem per la benzina, che indicativamente può essere paragonata a circa 1,60 / 1,80 Euro al litro, ma ovviamente anche da queste parti il costo oscilla parecchio. Le autostrade sono gratuite, ma alcuni tratti o infrastrutture specifiche potrebbero essere a pagamento, verificate il vostro percorso. Se, come noi, preferite attraversare i ponti di
Storebaelt e
Oresund per raggiungere la Svezia dalla terraferma Danese rimanendo sempre su strada, senza utilizzare traghetti, il costo del pedaggio (per ogni tratta) è attualmente di
circa 16 Euro per lo Storebaelt e di
circa 36 Euro per l'Oresund.
I parcheggi per le moto non sono sempre così diffusi e non sono così facili da trovare nelle località turistiche, molti tra l'altro sono a pagamento anche per le moto, munitevi di app di pagamento come Paypal o di app specifiche per il parcheggio, come EasyPark.
Il meteo è molto variabile, e spesso si possono incontrare piccole perturbazioni anche in una giornata di cielo apparentemente sereno, soprattutto quando ci si sposta lungo la costa. Utilizzate quindi app che vi diano anche una visione satellitare della situazione meteo per poter gestire i vostri itinerari con maggiore tranquillità . Io utilizzo
Meteo&Radar e mi trovo bene.
Infine, grazie a
Trackting e al dispositivo
Smart V3 Europa, ho potuto parcheggiare di giorno e di notte la moto con maggiore tranquillità lungo tutto il viaggio, grazie alla copertura satellitare di questo dispositivo, che consiglio a chiunque volesse aggiungere un pizzico di serenità in più alla propria vacanza in moto.
Tutti i luoghi più interessanti del nostro viaggio
Questo in sintesi è il racconto del nostro viaggio in moto alla scoperta della
Svezia Occidentale. Nelle prossime settimane dedicherò un post specifico ad ogni località di particolare interesse attraversata durante il viaggio, seguite quindi il nostro blog,
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#Germania per approfondire ulteriori dettagli delle nostre vacanze in moto in questi paesi!
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