Ducati Superquadro Mono: potentissimo!

Ducati Superquadro Mono

Ducati Superquadro Mono: il monocilindrico più potente al mondo. 

Mancano pochi giorni ad Eicma e le aziende si sfidano affilando le armi per il 2024. In attesa di raccontare tutte le novità Ducati 2024 presentate ai DWP (manca l'ultima presentazione programmata per il 7 novembre), e tutte le principali novità di Eicma, non si può non commentare questa novità oserei dire dirompente della casa di Borgo Panigale. Era già trapelato da tempo, e recentemente ufficializzato, il progetto Ducati di entrare nel mondo del motocross, e di conseguenza era risaputo che sarebbe arrivato un monocilindrico a catalogo. Ma i numeri di questo Superquadro Mono sono davvero inaspettati.

Ducati è sinonimo di prestazioni, e anche il lavoro su questo nuovo motore non poteva prescindere da numeri di altissimo livello. Tanta potenza, geometrie compatte, elasticità, in poche parole: tanta tecnologia.


Ducati Superquadro Mono: potenza e tecnologia da record.

Questo motore da 659 cc di cilindrata a corsa corta è una vera meraviglia tecnica. Il Superquadro Mono eredita il DNA racing Ducati dal suo fratello maggiore, il Superquadro da 1.285 cc della 1299 Panigale. Questo motore racchiude in un unico cilindro tutta la potenza e la tecnologia necessarie per dominare la strada.

Un aspetto che lo rende unico è il sistema desmodromico che gli permette di girare più in alto di qualsiasi altro monocilindrico, con un limitatore fissato a 10.250 giri. Questo è un regime di rotazione da record per un motore del suo genere.

Parlando di potenza, il Superquadro Mono offre 77,5 CV a 9.750 giri/min, che possono salire a 84,5 CV con lo scarico racing. Queste prestazioni sono imbattibili nel suo segmento. E non dimentichiamo l'intervallo di manutenzione: cambio olio ogni 15.000 km e controllo del gioco delle valvole ogni 30.000 km.

Inoltre, è disponibile anche in una versione depotenziata per chi possiede una patente A2, garantendo a tutti la possibilità di godere di questa potenza eccezionale.


Superquadro Mono: rapporti estremi.

Il nome "Superquadro" deriva dal suo rapporto estremo tra alesaggio e corsa, che consente di raggiungere regimi di rotazione elevatissimi. Questo è il cuore pulsante delle Ducati Superbike bicilindriche, e il "Mono" deriva direttamente dal motore della 1299 Panigale, ereditandone la termica, il pistone, il disegno della camera di combustione e il sistema desmodromico, comprese le valvole di grandi dimensioni.

Il Superquadro Mono trova spazio sulla nuovissima Hypermotard 698 Mono, la prima Supermotard monocilindrica stradale di Ducati. Questa moto è progettata per emozionare e dominare la scena. Il Ducati Superquadro Mono è un vero capolavoro di ingegneria e prestazioni, pronto a spingersi al limite.



Superquadro Mono: ingegneria e design.

Il Ducati Superquadro Mono è un capolavoro di ingegneria, con particolari tecnici che lo rendono un vero e proprio record nella produzione di motori monocilindrici: 

- Il pistone da 116 mm di diametro è di tipo racing, un valore record per un monocilindrico di produzione. Questo alesaggio è abbinato a una corsa ultra corta di 62,4 mm, creando un rapporto tra alesaggio e corsa estremamente alto di 1,86. Questo rapporto estremo permette al motore di raggiungere velocità di rotazione notevolmente elevate, garantendo allunghi entusiasmanti.

- Il Mono eredita anche le grandi valvole di aspirazione da 46,8 mm di diametro in titanio per ridurre massa e inerzia, insieme alle valvole di scarico in acciaio da 38,2 mm. Il sistema Desmodromico, un'innovazione Ducati, gestisce queste valvole, consentendo al motore di superare i limiti imposti dalle tradizionali molle valvola, abilitando un'elevata alzata delle valvole a grandi diametri a regimi di rotazione elevati.

- Materiali di alta qualità sono stati scelti per ogni componente di questo motore. Ad esempio, la canna del cilindro è in alluminio anziché in acciaio, derivando dalla 1299 Superleggera. Inoltre, i coperchi di alternatore, frizione e testa sono realizzati in lega di magnesio, riducendo il peso complessivo.

- Il Superquadro Mono è notevole anche per il suo contenimento delle vibrazioni. Le forze di primo ordine sono completamente bilanciate grazie a due contralberi di equilibratura posizionati nel carter. Questi contribuiscono a ridurre sensibilmente le vibrazioni, portandole a un livello comparabile a un bicilindrico a V di 90°.

- L'alimentazione del motore è gestita da un singolo corpo farfallato a sezione ovale con un diametro equivalente di 62 mm. Un iniettore sottofarfalla controllato da un sistema ride-by-wire offre tre diversi Power Mode (High, Medium, Low) per adattare l'erogazione del motore a diverse situazioni di guida.

- L'albero motore è asimmetrico e montato su bronzine di banco differenziate per contenere il peso. Questo motore è dotato di una pompa di mandata a lobi per garantire l'efficiente lubrificazione e una pompa di recupero, anch'essa a lobi, collocata nel vano imbiellaggio. Questa pompa preleva l'olio nei vani laterali dei coperchi alternatore e frizione, riducendo le perdite di attrito del lubrificante con gli organi in movimento.

- Inoltre, la pompa di recupero mette in depressione il vano imbiellaggio, riducendo la resistenza durante la corsa discendente del pistone e assicurando un efficace recupero dell'olio di lubrificazione in qualsiasi condizione di utilizzo del motore.


Ducati Superquadro Mono



Dopo la rivoluzione del quattro cilindri V4 stradale e dopo l'ingresso in Moto-E con il propulsore elettrico, Ducati sfida il mercato aggredendo anche il settore dei monocilindrici ad alte prestazioni. L'azienda Ducati evidentemente ha grandi progetti per il futuro, con uno sguardo a 360°. 

Il Ducati Superquadro Mono è un concentrato di tecnologia e prestazioni, progettato per offrire un'esperienza di guida straordinaria.

La mia prima moto è stata una monocilindrica, e il fascino del mono non tramonta mai. Non vedo davvero l'ora di poter provare questo spettacolare motore Ducati.


E infine... chissà cosa ci svelerà l'ultimo attesissimo episodio dei DWP 2024...!





Photo credits: ducati.com

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