Moto: il futuro è elettrizzante!

 

Ducati MotoE


Ok, siamo d'accordo, il titolo di questo post è forse troppo entusiasta, ma non c'è dubbio che il mercato delle moto in generale, nonostante le difficoltà contingenti, sia andato bene negli ultimi mesi come numeri, e che sia ricco di novità e nuove proposte sempre più accattivanti da parte delle case motociclistiche. In particolare, spostando lo sguardo verso il futuro, è indubbio che anche nel settore delle moto il tema della propulsione elettrica sia sempre più sotto i riflettori. Voglio quindi concentrare la mia attenzione proprio su questo aspetto: la mobilità elettrica su due ruote.

Non è questo il luogo in cui analizzare i pro e i contro di questa o quella tecnologia e dei molteplici modi di intendere il viaggio e più in generale gli spostamenti da un luogo "A" ad un luogo "B". Discussioni, anche molto accese, fanno già parte del confronto sulla mobilità elettrica a 4 ruote, non voglio quindi con questo post alimentarne di nuove sulle 2 ruote. Credo però che sia importante tenere gli occhi aperti, avere consapevolezza di quanto ci accade intorno, e stimolare un confronto sul mototurismo del futuro

Se negli spostamenti a due ruote a breve raggio, il cosiddetto commuting, l'elettrico è già una realtà consolidata (a partire dalle biciclette elettriche e dai famigerati monopattini, ma non solo, infatti nella classifica dei "cinquantini" più venduti in Italia si sono inseriti ormai da tempo numerosi modelli di scooter e motorini elettrici), e se nelle moto specialistiche per trial, enduro e fuoristrada, l'elettrico è sempre più protagonista grazie alle emissioni zero (non solo di gas di scarico, ma anche acustiche), nel mototurismo la situazione si fa più complessa, soprattutto a causa delle limitate capacità di autonomia delle batterie e delle ancora limitate disponibilità di punti di ricarica. Se per il problema "colonnine" certamente la situazione è in rapido miglioramento, la questione batterie è molto più complessa essendo un limite tecnico molto arduo da risolvere. 

In un panorama così dinamico e in continuo divenire, due elementi recenti sono comunque significativi di quanto questo tema possa diventare sempre più importante. Il primo è il fatto che importanti marchi "generalisti" o perlomeno "non specialisti" come Ducati e KTM, abbiano sviluppato un loro modello di moto elettrica. Il modello Ducati, denominato Progetto V21L, è una superbike nata per divenire fornitore ufficiale del campionato MotoE, mentre KTM con il modello Freeride EXC propone una moto per enduro e fuoristrada. Il secondo elemento interessante riguarda le nuove proposte di moto elettriche crossover come Energica Experia o Zero DSRX, da parte di aziende specialistiche come appunto Energica e Zero Motorcycles.  


KTM Freeride EXC
KTM Freeride EXC


Ducati MotoE
Ducati V21L MotoE


Il fatto che marchi importanti come Ducati e KTM, ma anche Harley-Davidson ed altri, stiano proponendo (o solo sperimentando, come le maggiori case giapponesi) soluzioni a propulsione elettrica per le proprie moto, è un importante segno del futuro che ci aspetta, molto simile probabilmente ad alcune dinamiche che hanno caratterizzato recentemente il mercato delle auto. Ripeto, non ne faccio una questione filosofica, ambientale o di economia circolare, ma più semplicemente di curiosità tecnologica e di attenzione a quanto accade nel mondo del motociclismo e del mototurismo. 

A questo si aggiunge la recente proposta disponibile sul mercato di moto elettriche crossover, destinate al mototurismo, come ad esempio Energica Experia e Zero DSRX. Moto che grazie ad un'autonomia che supera tranquillamente i 200 km e ad un peso tutto sommato in linea con le concorrenti a benzina, si candidano ad essere apripista di un mototurismo elettrico tutto ancora da scoprire e da definire, ma che parte da solide realtà. 


Energica Experia
Energica Experia


Zero DSRX
Zero DSRX


Ho avuto la possibilità qualche anno fa di testare la moto naked elettrica Energica EVA (clicca qui per leggere il post dedicato) e l'unico vero elemento di disturbo in quella occasione è stata la mancanza del piacere di guida sportiva che ti danno le marce, oltre ovviamente al sound di un motore e di uno scarico sportivo. Lasciando da parte per un attimo il sound, nell'analisi del puro piacere di guida l'assenza di marce in una moto sportiva come una naked rende tutto meno divertente, e le belle sensazioni del freno motore a recupero di energia di Enenrgica EVA non erano state sufficienti per farmi godere appieno la strada. Ma ragionando sulle necessità e il piacere di guida tipici nel mototurismo, quindi in abbinamento a moto crossover, forse questo elemento di divertimento diventa meno importante, e la moto elettrica potrebbe risultare appagante tanto quanto una tradizionale moto a motore endotermico in viaggio o nei percorsi medio-lunghi. 

Mi auguro di poter provare Energica Experia e/o Zero DSRX per poter dare un giudizio più specifico, ma in ogni caso sono davvero curioso di vedere come evolverà il mercato delle moto elettriche crossover in futuro.


Concludo con un breve inciso riguardo la mobilità elettrica a quattro ruote. Sono felice possessore di una ibrida plug-in, Audi A3 e-tron. Quest'auto ha 7 anni, un'autonomia in elettrico di circa 35 km e un normalissimo serbatoio di benzina per circa 700 km di autonomia. Utilizzo principalmente la mia auto durante la settimana per il commuting casa-lavoro, un tragitto di pochi chilometri che percorro quasi sempre in elettrico, ricaricando tra l'altro le batterie con il fotovoltaico aziendale. Nel weekend mi sposto principalmente a benzina, per andare in montagna e per le normali attività personali del weekend. In questi anni ho percorso in elettrico il 51% dei chilometri, il 49% a benzina. Non so se calcolatrice alla mano quest'auto ibrida sia stata davvero conveniente o no, ma sono contento di aver fatto questa scelta e sono aperto alle innovazioni che il mercato dell'auto, e delle moto, ci offrirà in futuro. 



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