Giugno in moto: dove andare

Sant'Antonio Padova

Nel mese di Giugno le opportunità di organizzare un giro in moto o una breve vacanza in sella sono più frequenti grazie ad un meteo generalmente più accondiscendente e alle ore di luce che piano piano si fanno sempre più interessanti per dedicare l'intera giornata all'aria aperta.  

A Giugno abbiamo prima di tutto la festa della Repubblica Italiana, una data dal forte significato simbolico che spesso sa regalare un'anteprima delle ferie che verranno, situazione ideale per godersi una giornata fuori porta, o per pianificare un breve vacanza. A Giugno poi arriva ufficialmente l'Estate, con il solstizio che cade il 21 del mese.

Per il mese di Giugno ho deciso di giocare in casa, proponendo Padova e dintorni come meta ideale per un giro in moto

Padova è la mia città, e per noi padovani Giugno è anche il mese in cui si festeggia il patrono: il 13 Giugno infatti è Sant'Antonio. Il culto per questo Santo di origini portoghesi è diffuso in tutto il mondo, ma Padova è il luogo maggiormente legato a questo celeberrimo personaggio religioso del passato. 

Padova a Giugno si fa ancor più bella per accogliere fedeli e turisti che la affollanno in questo periodo così significativo per la tradizione locale. Giugno può essere quindi il mese giusto per pianificare un viaggio in moto a Padova e dintorni.

Padova è innanzitutto Urbs Picta, patrimonio UNESCO con i suoi cicli affrescati del XIV secolo. Ma è anche luogo di relax e paesaggi naturalistici, con il comprensorio delle Terme Euganee e dei Colli Euganei. Non solo un centro storico ricco di luoghi affascinanti, ma anche un territorio circostante tutto da scoprire.

Ecco quindi qualche spunto per un itinerario in moto nei dintorni di Padova:

  • Padova e le sue città murate: clicca qui per leggere il post dedicato
  • Itinerario in moto sui Colli Euganei: clicca qui per leggere il post dedicato
  • Giardini e labirinto di Valsanzibio: clicca qui per leggere il post dedicato
  • Castello del Catajo: clicca qui per leggere il post dedicato
  • Parco geo-paleontologico di Cava Bomba: clicca qui per leggere il post dedicato

Padova è tradizionalmente conosciuta anche per una qualità un po' particolare, ovvero è definita la città dei senza. I più conosciuti senza che la caratterizzano sono:
  •  il Santo senza nome, perché Padova è definita da tempi immemorabili come la città del Santo, e la sua basilica come la Basilica del Santo, senza mai citare il nome completo di Sant'Antonio.
  • il Caffè senza porte, perché il Caffè Pedrocchi, storico e celeberrimo punto di incontro nel centro di Padova, per decenni e fino agli inizi del '900 non aveva orari di chiusura, nemmeno di notte, ed essendo sempre aperto di fatto era considerato un locale senza porte. 
  • il Prato senza Erba, perché il grande piazzale di Prato della Valle, una delle piazze storiche più grandi al mondo, era di fatto priva di giardini o prati prima della bonifica e della nuova conformazione del XVIII secolo, che ha previsto anche un'isola con spazi verdi.
Ma non è tutto, altri senza si possono aggiungere a quelli più noti, come l'Orologio della Torre di Piazza dei Signori, dove manca il segno della Bilancia tra i segni astronomici raffigurati, o il capitello senza colonna in Piazza delle Erbe, solo per citarne alcuni. 

Colgo quindi la palla al balzo per elencare una serie di senza che consiglio di applicare ai vostri itinerari e viaggi in moto, indipendentemente dalla vostra destinazione:

  • Senza fretta: quando pianificate un viaggio in moto non fatevi prendere dalla frenesia, organizzate al meglio con il giusto anticipo le linee guida principali del vostro itinerario e valutate qualche piccola variabile o alternativa. Non dovete aver fretta nemmeno quando siete in viaggio, godetevi la strada, i paesaggi, i luoghi e le persone che incontrate senza tener troppo d'occhio l'orologio.
  • Senza pregiudizi: provate ad uscire dagli schemi, alternate luoghi turistici e strade famose con località e percorsi poco conosciuti, magari facendovi consigliare dalle persone del posto. Fatevi affascinare dai dettagli, incuriositevi, non vi limitate a giudicare al primo sguardo: una piccola strada secondaria o un argine di campagna, la piazza e la chiesa di un piccolo villaggio, la genuinità di un'osteria o di un bar sport di paese.
  • Senza meta: ok, magari non proprio allo sbaraglio, ma ricordate il detto tanto banale quanto indiscutibile, ovvero molto spesso il bello del viaggio è tutto quello che succede durante il tragitto, non la sua destinazione finale.

Giugno: arrivederci Primavera, benvenuta Estate!



Foto di Stefano Segato su Unsplash

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