Passi dolomitici: in arrivo l'accesso a pedaggio

Passi dolomitici accessibili solo su prenotazione


Estate 2024: i valichi dolomitici del Pordoi, di Campolongo, Gardena e Sella, saranno accessibili solamente su prenotazione e con il pagamento di un pedaggio. Una scelta in ottica Olimpiadi invernali 2026 ma soprattutto una scelta dettata dall'insostenibile flusso di mezzi che ha caratterizzato gli ultimi anni, complice forse anche la pandemia, che ha portato molti italiani a riscoprire le bellezze nostrane a discapito dei viaggi all'estero e molti stranieri a riscoprire le nostre montagne a discapito delle spiagge esotiche.  

Una scelta già attuata dal comprensorio del lago di Braies, dopo l'invasione di turisti che ha caratterizzato gli ultimi anni.

Personalmente condivido pienamente questa scelta, che permette di salvaguardare il territorio senza impedirne la fruizione, ma anzi, migliorando l'esperienza di chi visita questi luoghi straordinari.

Quello che mi aspetto, come premessa piuttosto che come conseguenza, è che l'accesso limitato e l'adozione di un pedaggio siano soprattutto uno strumento di salvaguardia del paesaggio, ma anche di impeccabile manutenzione del manto stradale, in modo che il pagamento del pedaggio stesso garantisca il turista nel poter godere a pieno gli spazi e i servizi in questi luoghi unici. 

Sono da sempre un convinto sostenitore degli accessi a pedaggio, come accade nelle più belle strade alpine in Austria: Grossglockner, Nockalm, Silvretta, Timmelsjoch, Otztaler, sono tutte strade a pagamento, con pedaggi tra l'altro spesso molto costosi, ma che grazie a queste limitazioni sanno regalare esperienze di guida ed emozioni uniche, indimenticabili. 

Sono altrettanto convinto che alcune limitazioni di velocità, soprattutto su strade panoramiche particolarmente impervie e immerse nella natura, siano assolutamente correte e siano di aiuto nella salvaguardia del territorio e della corretta fruizione di un bene prezioso e molto fragile. Come tutte le cose, il metro di giudizio dovrebbe essere il buon senso, da parte di tutti, motociclisti, cittadini e istituzioni in generale. Per quanto mi riguarda, ci si può godere benissimo la strada in sella alla propria moto anche viaggiando a 60 km/h, soprattutto in contesti particolarmente complessi per delicati equilibri naturalistici o paesaggistici. Chi vuole correre e sfidare le leggi della fisica con pieghe e staccate, può tranquillamente andare in pista. 

Benvenuto quindi l'accesso limitato su prenotazione per i passi dolomitici, a patto che queste limitazioni e le risorse che ne deriveranno vengano investiti al meglio, a garanzia del territorio e dei turisti che ne usufruiranno.


Voi che ne pensate? Utilizzate i commenti per esprimere le vostre opinioni. 
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1 Commenti

  1. Da trentino mi auguro che ci sia il numero chiuso e non il pagamento. Ormai da noi ci manca solo l'aria da pagare.

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