Quando ho iniziato a guidare una moto ho scelto come prima compagna d'avventura una naked, e in sella ad una naked ho percorso i miei primi viaggi in moto, in Italia e in Europa. Di Ivana apprezzo la simpatia, la passione per il mototurismo e, ovviamente, la passione per le moto naked, meglio ancora quando si tratta di un Monster 937.
La scorsa estate abbiamo entrambi esplorato a breve distanza di tempo alcune tra le strade alpine più interessanti, in particolare la strada panoramica Nockalm, scambiandoci messaggi con indicazioni turistiche e consigli gastronomici (che dici Ivana, era buona la Wienerschnitzel alla ZechnerAlm?).
Quando ho creato questo blog, qualche anno fa, il mio desiderio era proprio quello di creare questo tipo di contatti, delle connessioni sincere e spontanee per condividere la comune passione per i giri in moto. Con questo spirito ospito in queste pagine chi, come Ivana Lazzarini, ha qualcosa di non banale da raccontare, sulle moto, e sulla vita.
Scopriamo quindi la storia di Ivana Lazzarini: biker_iv
- Parlaci un po' di te e del tuo rapporto con il mondo delle moto
Ivana: C'era una volta una ragazzina con un'immaginazione galattica, che, mentre le sue amiche si destreggiavano tra le Barbie, sognava un'astronave a forma di moto! Sì, avete capito bene, niente bambole nel mio mondo! La moto è sempre stata presente nella mia vita, ho avuto tanti fidanzatini con la moto, mi piaceva farmi portare in giro, ma ci sono voluti ben 47 anni e un incidente grave per decidere che era ora di emanciparsi!
Eh si, perchè prima di fare la patente ho fatto la gavetta! 10 anni da passeggera, no scusa diciamo la verità , ho fatto la co-pilota (eh no, zavorrina no!) passando da moto stradali (come la Speed Triple) a moto da turismo (come il Multistrada) e solo in un momento di grande crescita personale ho deciso che era arrivato il momento di fare la patente.
Nel mezzo c’è stato un "incentivo": nel 2015 da passeggera ho pensato bene di volare dalla moto e rompermi una vertebra, il risultato: un mese di letto e quattro mesi di riabilitazione, niente male eh? Ma è stato dopo la riabilitazione che è scattata la scintilla, alla moto non avrei mai rinunciato, un pò per amore (è una passione che unisce molto me e il mio fidanzato) e un pò per me stessa. Nel 2016 ho provato a fare la patente per la prima volta, bocciata ovviamente, ma è stato meglio così, tanto non c’erano al momento le condizioni economiche per comprare la moto e sarebbe stato peggio avere la patente ma non poter far pratica.
Nel 2020, in un momento di forte introspezione, ho capito che la moto rappresentava la mia identità : libertà , adrenalina, un filo di pazzia, viaggio, scoperta, e anche quel tocco di sano egoismo che non fa mai male! Decido di fare 2 giorni di corso con Donneinsella e SBAM! 15 giorni dopo avevo foglio rosa e un simpatico Benelli 302S col quale fare pratica. Avete idea cosa voleva dire fare pratica per le strade di Milano durante il covid? Strade libere, poca gente in giro e infinite ore di scuola guida per me, che tutto ero fuorché il Casey Stoner della situazione! Ecco, per essere chiari… #lascarsa era, ed è ancora, il mio hashtag del cuore! E la cosa ancora più divertente erano gli attacchi di panico prima di scendere in garage e partire… ahhhhh …..indimenticabili!
Comunque, ero talmente scarsa ma talmente scarsa (e preda costante degli attacchi di panico), che a un certo punto nel 2022 quel sant'uomo del mio fidanzato (dall’alto dei suoi 20 anni di patente), per la sicurezza mia e di chi mi stava intorno ha deciso di regalare ad entrambi un corso di guida sicura… ed è cambiato tutto. Si è aperto un mondo di viaggi ed amicizie che non avrei mai potuto immaginare!
- Qual è il tuo giro in moto preferito?
Ivana: La Sardegna! La Sardegna è una pista. Sono sbarcata sull’isola grazie al famoso corso di guida sicura, ero terrorizzata dalla moto ed ero rigida come un palo della luce! Nei corsi di guida sicura si guida tutto il giorno, al netto di qualche pausa sei praticamente sempre in moto e io ero sempre l’ultima!
"Long story short": al terzo giorno di cinque ero tra le prime del mio corso e viaggiavo in piega in totale sicurezza. La svolta! Mi stavo divertendo così tanto che alla domanda “preferisci fare un bagno o continuare a guidare?” ho ovviamente snobbato in pieno il mare cristallino e mi sono rimessa in sella. Nota bene: c’erano 42 gradi.
La Sardegna è il paradiso del motociclista, ci saranno si e no 3 tornanti, per il resto è tutto un misto veloce da pelle d’oca costante. E poi vogliamo parlare del cibo?
Dalla Sardegna sono tornata non solo con la consapevolezza di saper guidare, ma anche con un bagaglio umano arricchito da una serie di persone che sono poi diventate la mia community, i miei amici, i miei compagni di avventura!
- Che moto hai nel tuo garage?
Ivana: Un Ducati Monster+ 937 rosso che fa compagnia allo Streetfighter V2 rosso del mio fidanzato.
- Parlaci un po' di te e del tuo rapporto con il mondo delle moto
Ivana: C'era una volta una ragazzina con un'immaginazione galattica, che, mentre le sue amiche si destreggiavano tra le Barbie, sognava un'astronave a forma di moto! Sì, avete capito bene, niente bambole nel mio mondo! La moto è sempre stata presente nella mia vita, ho avuto tanti fidanzatini con la moto, mi piaceva farmi portare in giro, ma ci sono voluti ben 47 anni e un incidente grave per decidere che era ora di emanciparsi!
Eh si, perchè prima di fare la patente ho fatto la gavetta! 10 anni da passeggera, no scusa diciamo la verità , ho fatto la co-pilota (eh no, zavorrina no!) passando da moto stradali (come la Speed Triple) a moto da turismo (come il Multistrada) e solo in un momento di grande crescita personale ho deciso che era arrivato il momento di fare la patente.
Nel mezzo c’è stato un "incentivo": nel 2015 da passeggera ho pensato bene di volare dalla moto e rompermi una vertebra, il risultato: un mese di letto e quattro mesi di riabilitazione, niente male eh? Ma è stato dopo la riabilitazione che è scattata la scintilla, alla moto non avrei mai rinunciato, un pò per amore (è una passione che unisce molto me e il mio fidanzato) e un pò per me stessa. Nel 2016 ho provato a fare la patente per la prima volta, bocciata ovviamente, ma è stato meglio così, tanto non c’erano al momento le condizioni economiche per comprare la moto e sarebbe stato peggio avere la patente ma non poter far pratica.
Nel 2020, in un momento di forte introspezione, ho capito che la moto rappresentava la mia identità : libertà , adrenalina, un filo di pazzia, viaggio, scoperta, e anche quel tocco di sano egoismo che non fa mai male! Decido di fare 2 giorni di corso con Donneinsella e SBAM! 15 giorni dopo avevo foglio rosa e un simpatico Benelli 302S col quale fare pratica. Avete idea cosa voleva dire fare pratica per le strade di Milano durante il covid? Strade libere, poca gente in giro e infinite ore di scuola guida per me, che tutto ero fuorché il Casey Stoner della situazione! Ecco, per essere chiari… #lascarsa era, ed è ancora, il mio hashtag del cuore! E la cosa ancora più divertente erano gli attacchi di panico prima di scendere in garage e partire… ahhhhh …..indimenticabili!
Comunque, ero talmente scarsa ma talmente scarsa (e preda costante degli attacchi di panico), che a un certo punto nel 2022 quel sant'uomo del mio fidanzato (dall’alto dei suoi 20 anni di patente), per la sicurezza mia e di chi mi stava intorno ha deciso di regalare ad entrambi un corso di guida sicura… ed è cambiato tutto. Si è aperto un mondo di viaggi ed amicizie che non avrei mai potuto immaginare!
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| Campo Imperatore |
- Qual è il tuo giro in moto preferito?
Ivana: La Sardegna! La Sardegna è una pista. Sono sbarcata sull’isola grazie al famoso corso di guida sicura, ero terrorizzata dalla moto ed ero rigida come un palo della luce! Nei corsi di guida sicura si guida tutto il giorno, al netto di qualche pausa sei praticamente sempre in moto e io ero sempre l’ultima!
"Long story short": al terzo giorno di cinque ero tra le prime del mio corso e viaggiavo in piega in totale sicurezza. La svolta! Mi stavo divertendo così tanto che alla domanda “preferisci fare un bagno o continuare a guidare?” ho ovviamente snobbato in pieno il mare cristallino e mi sono rimessa in sella. Nota bene: c’erano 42 gradi.
La Sardegna è il paradiso del motociclista, ci saranno si e no 3 tornanti, per il resto è tutto un misto veloce da pelle d’oca costante. E poi vogliamo parlare del cibo?
Dalla Sardegna sono tornata non solo con la consapevolezza di saper guidare, ma anche con un bagaglio umano arricchito da una serie di persone che sono poi diventate la mia community, i miei amici, i miei compagni di avventura!
- Che moto hai nel tuo garage?
Ivana: Un Ducati Monster+ 937 rosso che fa compagnia allo Streetfighter V2 rosso del mio fidanzato.
- Utilizzi la moto per itinerari brevi o anche per viaggiare?
Ivana: Utilizzo la moto solo per viaggiare, il mio Monster ha poco più di 2 anni e 35.000 KM! L’ultima volta che l’ho portato in Ducati per il tagliando mi hanno chiesto se pensavo di avere un Multistrada travestito da Monster! Gli itinerari brevi per me e i miei amici praticamente non esistono! Tutte le volte che usciamo mettiamo in conto tra i 350 e i 400 km (si, per giri anche di un giorno solo). Che volete farci, ci piace viaggiare!
- Il luogo che vorresti visitare o il viaggio che vorresti fare in sella ad una moto?
Ivana: In 15 anni di motociclismo (tra passeggera e pilota) ho visto quasi tutta l’Europa, mi manca il sud-est e l’estremo nord (Capo Nord per capirci), quindi mi piacerebbe chiudere il cerchio e poi imbarcare la moto e cambiare continente!
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| Combe la Valle - Vercors - Francia |
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| Phare Saint-Mathieu - Bretagna |
- A cosa pensi quando indossi il casco e sali in moto?
Ivana: Alla curva successiva. A certe velocità , per rimanere in sicurezza, c’è bisogno di tutta l’attenzione possibile. C’è bisogno di focus sulla strada.
Poi quando entri nel “flow”... ciaooooo... Sei tu, la moto, la strada, e nient’altro! La moto diventa un esercizio di meditazione, è zen. E’ l’essenza del “qui e ora”, non puoi essere da nessun’altra parte con la testa ed è meraviglioso! E poi… il "pif-paf" tra le curve, che goduria!
- Il modello o la tipologia di moto che preferisci?
Ivana: Quella che non potrò mai avere! Ho dei limiti fisici che letteralmente mi impediscono di prendere la moto che vorrei perchè troppo alta da terra (sono alta 1,53) e il Monster è tutto ribassato con la sella a 77,5, e… ehm… non posso guidare con le scarpe o gli stivali da moto perché sfiorerei appena il terreno (che in pianura può anche andare… ma in montagna... no!), quindi sono costretta ad usare zeppe di 5 cm (grazie Spice Girls che a suo tempo le avete sdoganate!).
Se non avessi questo limite: Streetfighet, Tuono v4 Factory, Brutale 1000RR, Multistrada pikes peak.
- La moto più bella e quella più strana che tu abbia mai guidato?
Ivana: visti i miei limiti, la Scrambler Ducati, e le Pit Bike, che adoro!!!
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| Pit Bike: Scuola Motociclismo Como |
Ringraziamo Ivana per aver raccontato la sua storia e aver condiviso con noi le sue paure, che ha avuto il coraggio e la costanza di trasformate in bellissime opportunità di felicità , in sella ad una moto.
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Le oramai tradizionali interviste brevi, o come mi piace chiamarle, mini interviste di Giri-in-moto.it sono diventate un appuntamento fisso. Queste mini interviste sono un modo per conoscere altre persone e altri blogger o creator, senza distinzione o selezione per numero di followers, semplicemente per raccontare persone interessanti che navigano come noi nel grande oceano del mototurismo e più in generale del motociclismo. Queste interviste nascono nel 2020 dal progetto MIQ Motociclisti in Quarantena, e sono diventate ormai una buona abitudine di confronto. Domande semplici, apparentemente banali, che possono però svelare piccole istantanee di vita di persone con le quali condividiamo le stesse passioni, ognuno a suo modo.
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Immagini fornite da Ivana Lazzarini (biker_iv). Le immagini sono di proprietà dei rispettivi titolari del copyright (foto di copertina: Col du Galibier).
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