Racconti di Viaggio: Grossglockner e Timmelsjoch

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Estate 2018. Due giorni di viaggio in moto in solitaria per attraversare il Grossglockner e il Timmelsjoch. Questi due giorni in moto con queste due bellissime tappe alpine dovevano essere in realtà i due giorni conclusivi del mio viaggio al Lago di Costanza e nella Foresta Nera. Purtroppo in quella occasione il maltempo mi aveva fatto cambiare programma di viaggio, ma pochi giorni più tardi, complice un meteo un po' più stabile, sono salito in sella alla mia Ducati per raggiungere queste strade spettacolari.

Partenza da Padova, non fa troppo caldo. Il bagaglio è leggero, sono previsti soltanto due giorni di viaggio per un totale di circa 900 chilometri. La statale per Castelfranco è già trafficata, mi accodo senza fretta al trenino di auto e camion che viaggia lenta e con noiosa fluidità.

Da Belluno a Longarone il traffico è sostenibile, poi più ci si avvicina a Cortina e più c'è casino per strada. Da Cortina a Dobbiaco si ricomincia a guidare con più tranquillità. La strada che da Dobbiaco porta in Austria passando da San Candido è davvero bella da fare in moto, bella visuale sul paesaggio, a tratti con vista sulla celeberrima ciclabile della Val Pusteria. Faccio benzina in territorio austriaco, poi mi mangio un panino a Sillan, uno scontrino da 5 Euro che pago tranquillamente con il bancomat, riparto in direzione Lienz e poi su verso il Grossglockner.

Non ho mai fatto il Grossglockner e sono davvero curioso di capire se ne vale davvero la pena. Inizio a salire un po' e incontro il casello del pedaggio. Ci sono in coda un paio di auto e qualche moto, la situazione è davvero tranquilla. Pago i miei 26 euro e inizio a godermi lo spettacolo. Il primo tratto è piuttosto semplice, poi incontro il bivio per la strada panoramica sul ghiacciaio del Grossglockner e da quel momento inizia il vero divertimento. La strada è bellissima, in perfette condizioni, traffico quasi nullo e prevalentemente di motociclisti, il paesaggio è uno spettacolo unico. Arrivo al parcheggio del punto panoramico sul ghiacciaio del Grossglockner, faccio qualche foto e mi rilasso di fronte a questa vista emozionante. Le nuvole non mancano, ma a tratti si fa vedere anche il sole, non piove e non fa troppo freddo. Mi rimetto in sella, mi godo la strada. Faccio qualche galleria, si cambia versante, il cielo si fa un po' più minaccioso. Salgo al punto panoramico dell'Edelweiss-spitze su una strada stretta fatta di sanpietrini. Incontro un gruppetto di ragazzi con degli scooter un po' strani. La vista da quassù lascia a bocca aperta, a 360 gradi su tutto quanto ti circonda.

Scendo a valle, appena attraversato il casello di uscita inizia a piovere. Mi fermo, mi vesto adeguatamente per affrontare la pioggia e prenoto per la notte in un albergo a Zell am Ziller, un paesino turistico subito dopo il GerlosPass. Mi rimetto in strada, sotto la pioggia. Più mi avvicino al GerlosPass e più la pioggia si fa intensa, accompagnata da un vento forte. Ad un certo punto la pioggia è davvero fortissima e sono costretto a fermarmi al classico distributore, ne approfitto per fare il pieno al serbatoio. Avverto l'albergo che dovrò mio malgrado fare il check-in più tardi del previsto. Dall'Hotel Garni Maximilian di Zell am Ziller mi tranquillizzano: no problem, drive safe.

Non smette di piovere ma la situazione è più tranquilla, mi rimetto in viaggio. La strada del GerlosPass è davvero bella ma non me la godo fino in fondo a causa della pioggia. A pochissimi chilometri da destinazione smette di piovere e l'ultimo sole della giornata si fa vedere timido all'orizzonte. Arrivo all'albergo, metto ad asciugare un po' di cose e mi faccio una lunga doccia calda. Esco dal bagno e fuori c'è un temporale fortissimo, l'ho scampata per un pelo. Il temporale se ne va e io ho fame. Faccio due passi in centro al paese, molti locali sono già chiusi, complice il maltempo. Di fronte ad una Pizzeria c'è un mezzo dei vigili del fuoco con i lampeggianti accesi. Stasera niente pizza. Trovo un locale ancora aperto, sono quasi le nove di sera e chiedo se per caso la cucina è ancora operativa, nonostante sia molto tardi rispetto alle usanze locali. La cucina è chiusa, ma una Wienerschnitzel me la possono preparare. Accetto con grande piacere e nel frattempo mi gusto una buona birra. Rientro in albergo, sono molto stanco, punto la sveglia all'alba, per oggi può bastare.

Mi sveglio all’alba come previsto, preparo l’itinerario di oggi per Passo Rombo e sistemo il bagaglio. Dopo colazione, con il sole che si faceva spazio tra le nuvole, faccio due chiacchiere con Birgit dell’Hotel Garni Maximilian di Zell am Ziller e scopro che da ragazza anche lei è stata una ducatista, aveva una Ducati Pantah. Sono pronto per partire, Birgit mi ha aspettato per salutarmi e per sentire il rumore della mia Ducati. Mi ha augurato buon viaggio, e i suoi occhi mi dicevano che ci teneva davvero.

Mi dirigo verso Innsbruck, prima sulla statale, poi quando il traffico aumenta e il percorso si fa più anonimo viene il momento di sfruttare la mia vignetta per salire sull'autostrada. Mi distraggo e salto la mia uscita per Sölden. Esco a Imst e torno indietro sulla statale, tra l'altro in un tratto molto bello e guidabile. Inizia a fare caldo. Prendo finalmente la strada per Sölden. Altro pieno di benzina, poi su verso il Passo Rombo, 14 euro di pedaggio e inizia di nuovo il vero divertimento.

La strada alpina del Passo Rombo, Timmelsjoch, è davvero una sorpresa. Il versante austriaco e quello italiano sono molto diversi tra loro ma altrettanto affascinanti. Questa cosa dei pedaggi tutto sommato inizia a piacermi. Strade perfette, poco traffico, panorami mozzafiato. Forse dovrebbero esserci più strade a pedaggio come queste. Scendo dal versante italiano e mi dirigo verso Merano. Dei limiti di velocità non frega più niente a nessuno e la gente fa un po' il cazzo che gli pare per la strada. Questa cosa dei crucchi che rispettano i limiti tutto sommato inizia a piacermi. Tra l'altro grazie a questa andatura teutonica la mia Ducati Monster 1200 inizia a fare sorprendentemente 25 km con un litro, il mio pieno di benzina super a 100 ottani fatto in Austria mi durerà a lungo.

Prima di arrivare a Merano scopro che il paesino di Tirolo è proprio quello che ha dato il nome a tutta la regione del Tirolo. Non si finisce mai di imparare. A Merano c'è un traffico diabolico e fa pure molto caldo. Scendo a Trento per strade alternative e poi prendo la solita Valsugana. Sono un abitudinario, quindi la sosta al Cornale è d'obbligo. Faccio un pezzo di vecchia Valsugana, becco appena due gocce di pioggia, e ti pareva, poi mi rimetto di nuovo sulla Valsugana nuova per velocizzare i tempi, e il crucco che è rimasto dentro di me mi fa rispettare tutti i limiti. Giusto il tempo di mandare a quel paese un automobilista che mi si mette a due centimetri dal culo ed è il momento di svoltare verso Rosà e Cittadella per poi proseguire verso casa.

E' arrivata la sera e infilo la mia moto nel garage. Altri due giorni indimenticabili, in compagnia della mia moto e dei miei pensieri. Anche questa estate è ormai agli sgoccioli.

Gli itinerari principali di questo viaggio:
- da Dobbiaco a Innsbruck attraversando il Grossglockner
- da Innsbruck a Trento attraversando il Timmelsjoch (Passo Rombo)

Il primo giorno di viaggio:

giri in moto

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Il secondo giorno di viaggio:


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