Un giro in moto sul Passo dello Stelvio. Il giro in moto perfetto. Ma lo è davvero? In un certo senso le opinioni sono contrastanti. Una cosa è certa: il panorama da lassù, con le montagne intorno e quel serpentone di curve che scende a valle, è tra i più belli al mondo. Ma per quanto unica e impareggiabile possa essere la vista dal Passo più famoso in Italia, non è detto che percorrere quelle strade in moto sia tecnicamente altrettanto emozionante...
Il mio Passo dello Stelvio!
E' una calda domenica mattina d'agosto. Mentre faccio colazione già mi pento della mia decisione. Passo dello Stelvio, in moto. Non ho mai fatto un giro in moto sullo Stelvio e decido di farlo proprio in una domenica di piena stagione vacanziera. Pazzia pura, da tipico sprovveduto motociclista della domenica.
Il versante di Bormio è quello meno impegnativo, considerate le doti non proprio turistiche del mio Monster 1200 decido di salire proprio da quella parte.
Mi metto in viaggio. Consapevole che l'afa della pianura padana verrà sostituita dalla fredda aria cristallina delle montagne, predispongo un piccolo bagaglio di indumenti più pesanti, da gestire con la proverbiale tecnica "a cipolla".
Trento, Cles, Ponte di Legno, sfiorando il Parco dell'Adamello Brenta. Decido di arrivare a Bormio attraversando Passo Gavia. Panorami mozzafiato. La strada è stretta, tortuosa. C'è traffico: di auto, caravan, moto e biciclette. E' una domenica di agosto, me lo aspettavo. Guidare in queste condizioni con una naked è piuttosto faticoso. Mentre percorro quelle strade ho due domande fisse nella mia mente: perché ho scelto una domenica di agosto per fare questo itinerario in moto? Perché non ho un Multistrada? Queste due domande resteranno a lungo senza una risposta nel corso della giornata, anche perché sarò spesso distratto da quel pensiero grazie allo spettacolo di natura e colori che mi circonda.
Valfurva, Bormio. E' arrivato il momento di salire verso il Passo dello Stelvio. Il traffico è sempre più intenso. Fortunatamente non si procede mai a passo d'uomo, tutto è piuttosto scorrevole, ma è quasi impossibile godersi più di qualche centinaio di metri di strada libera. Non mi posso gustare a pieno il piacere della guida, quindi decido di fermarmi spesso lungo la salita, per gustarmi il panorama. Le aree di sosta non mancano, sono affollate, ma in moto un angolino libero lo si trova sempre. Scatto qualche foto, ma non troppe, preferisco godere innanzitutto di quella vista per il piacere dei miei occhi. Riprendo la mia salita verso quota 2757 metri sul livello del mare.
Quando valico Passo dello Stelvio fatico a muovermi. Non è per l'emozione. E' per il casino allucinante che trovo innanzi a me in quel mezzo chilometro di strada. E' un fittissimo brulicare di auto, moto, biciclette, persone. Il primo pensiero è quello di lasciarmi alle spalle al più presto tutto questo inferno, quindi proseguo senza fermarmi.
Un paio di curve, e nuovamente fatico a muovermi. Questa volta si, per l'emozione. Avevo già visto in passato quei luoghi magici. Ma arrivarci in moto, in effetti, nonostante la fatica e il traffico, regala altre sensazioni. Non so davvero quanti minuti siano passati, mentre mi guardavo attorno seduto sulla sella della mia moto, con il casco adagiato su uno specchietto e le mani appoggiate al serbatoio della mia Ducati, quasi in un affettuoso contatto, come a condividere con lei questa emozione.
Mi rimetto in marcia. Si scende verso Prato dello Stelvio, attraversando uno dei tratti di strada più famosi al mondo. Quelle curve sono uno spettacolo per la vista, ma faticosissime da affrontare, perlomeno con la mia Ducati Monster. Le pendenze sono importanti, la carreggiata è molto stretta, il traffico è consistente. Mi tornano in mente quelle due fatidiche domande... perché ho scelto una domenica di agosto per fare questo itinerario in moto? Perché non ho un Multistrada? Continuo a scendere con fatica, la tensione sui polsi e sulle spalle è davvero tanta. Da località Trafoi la strada si fa più magnanima e il traffico più scorrevole. Non vedevo l'ora di riprendere a guidare con un po' di libertà. Mi lascio rapidamente alle spalle Prato dello Stelvio e mi fermo nei pressi di Silandro per una birra e un panino allo speck e formaggio. Il caos del Passo dello Stelvio è lontano, mi godo la pace e il silenzio, sotto un cielo azzurro e un sole caldo. Mi rimetto in marcia e rientro a casa, stanco, stanchissimo, ma soddisfatto.
Consiglierei il Passo dello Stelvio per un giro in moto? Si, assolutamente, prima o poi nella vita va fatto. Poi consiglierei innanzitutto di evitare le domeniche di agosto, ma soprattutto consiglierei di non farsi troppe illusioni sulle emozioni della guida, e di concentrarsi sulle sensazioni di tutto quanto di magico c'è intorno. Lo rifarei? Si, assolutamente, con qualche accorgimento in più, magari salendo a Passo dello Stelvio dal versante opposto o dal versante svizzero, e sicuramente seguendo i miei stessi consigli.
Il vostro Passo dello Stelvio!
Ho raccolto dalle pagine Facebook e Instagram di Giri-In-Moto brevi messaggi e commenti di chi segue il mio blog, per raccontare le vostre sensazioni e le vostre emozioni sul Passo dello Stelvio.
Marco Santi "Era il primo week end di Agosto. La prima settimana di ferie, la prima vacanza in moto con gli amici. Amici che in certe occasioni diventano fratelli. Non ci importava che piovesse, non ci importava del freddo, non ci faceva paura la neve a bordo strada. Ci interessava una cosa sola: arrivare in alto. Una vacanza in moto con gli amici è molto di più di una semplice vacanza. È qualcosa che porterai sempre nel cuore e ricorderai anche tra 40 anni, incontrando il tuo vecchio compagno biker. Legati dalle stesse emozioni. Negli anni successivi abbiamo fatto altre volte il passo dello Stelvio in moto, ma la prima volta è come il primo bacio. Non lo scorderai più."
Luca Perin "Questo è il racconto del giro che ho fatto la scorsa estate, e che ha toccato il Passo Gavia ed il mitico Passo Stelvio ( 2758 mt). Era la terza volta che salivo lo Stelvio, le scorse
due ero con la mia prima moto, una Kawasaki Er-6n. Delle due volte
prima, una sono salito sempre da Bormio, ed un’altra volta dalla
Svizzera, precisamente da S.ta Maria in Val Mustair
( ultimo tratto di strada sterrato). La scorsa estate però è stata un po' particolare, perché la notte mi fermai a dormire al Pirovano. Era il 12 Agosto, il percorso prevedeva partenza
dai Trenti a Bassano del Grappa, Valsugana, Mezzolombardo, Molveno,
Madonna Di Campiglio, Passo Tonale, Passo Gavia e salita in serata allo
Stelvio. Il meteo quel sabato non era dei migliori.
Nuvolo, ma mai preso acqua. Freddo comunque, uno di quei fine settimana
dove l’estate ti abbandona un po'.
Lo Stelvio però ha sempre il suo fascino. Arrivai a
Bormio alle 18,00, sosta per il rifornimento ( la mia Shiver non fa più
di 200 Km con un pieno) e partii su per i primi tornanti. Tutto ok,
pochissimo traffico in salita vista l’ora. Non sono uno smanettone, ma
il fatto di non trovare auto davanti ha fatto si che potessi salire in
modo molto tranquillo e divertente. La cosa che non
mi aspettavo era di arrivare in cima e trovare che nevicava. Un po' da panico. Fortuna che la strada era pulita ancora, ma se tardavo di più… Passai la notte sullo Stelvio all’Albergo Pirovano, che mette a disposizione un garage
per le moto, che poi non è che una falegnameria/ deposito, per cui
portai subito la moto al riparo e al caldo, controllando bene che a
terra non ci fossero chiodi!
L’albergo è rimasto fedele agli anni 70’, non è all’ultima moda in fatto di arredamento, però si stava bene. Poi tra
l’altro alla cena sul tavolo accanto c’era un coro della Val Chiavenna i
quali hanno intonato canzoni alpine tutta la serata!
Al mattino seguente un freddo pungente.
Fortunatamente il nevischio non è durato molto, ho atteso un po'
per far si che la patina ghiacciata sull’asfalto si sciolga, poi sono sceso
verso Passo Resia e l’omonimo lago."
Daniele Bagnolini " ho fatto lo Stelvio diverse volte in svariati periodi ma la volta che mi è rimasta più nel cuore è stata in quel metà luglio in cui il giro organizzato mi ha così per dire obbligato a farlo al rientro al crepuscolo. È stato veramente un momento magico, non c'era nessuno, una luce quasi surreale e l'aria frizzantina della notte che stava sostituendo quella della giornata.Quella volta mi è rimasta più nel cuore!!"
Gigi Fattore " Tonale Gavia Stelvio Resia....730 km" andreabondi58 "Fatto da Prato allo Stelvio è più suggestivo. Devi provarlo." ironric74 "Lo farò questa estate" brothers_and_bikes "We did it in june15, from Prato allo Stelvio, with just a leather jacket and a tee. We can still my hands freezing just thinking about. I put my hands of my exhausts for warming them up." emanuelemarafon "Col Corsaro ho sofferto" thompotty "Fattooo" next.ride "Tutti i versanti (Umbrail incluso) in entrambe le direzioni e più di una volta. Col caldo e col freddo. E lo rifarò." robertos786 "Mai fatto lo Stelvio.. ma quest'estate sarà una delle mie sicure tappe..." diego81slz"Si è stupendo... da rifare con le braccia sempre belle allenate... ci sono più tornanti che piante!" emanuelab70"Meraviglioso. Fatto in agosto e trovati 23 gradi con un sole splendido e neve" pigato.roberto"Anch'io non l'ho mai fatto ma quest'anno ci sono i buoni propositi per farlo..." die.ewigen"The greatest pass" filippobissoli"Fatto 6 volte sempre il top!" noidue_2moto"Adoro!!!!!" robyfazer "Meraviglia...fatto pure il Gavia..." _littlemonsterlife_ua "che sforzo!" donneinsella "#celo" gian_1978"Fatto anch'io ma sempre da rifare..." vattybiker"Fatto 4 volte deluso per 4 volte. Spettacolo Passo Resia." diariodelmototurista"Almeno 555565 volte! Abbiamo delle foto sulla nostra pagina, un video sul canale YouTube e un articolo sul blog!" ivanocarciani"Tutti gli anni tappa fissa, sempre bello!" smani8_luca"Fatto a settembre, in coppia sulla mia CB1000, naturalmente non sono potuti mancare il Resia e il Gavia!! In tutto 7 passi e 800km in 3 giorni!" thompotty"Gavia, Tonale e Stelvio per 800km in un giorno, io sulla mia Hornet e mio padre col suo Burgman...strepitoso!" fozzifrancesco"Fatto... Shadow 750....bellissimo giro..."
Grazie a tutti i lettori e follower che hanno dato il loro contributo! Volete raccontare anche voi la vostra esperienza in moto sullo Stelvio? Inviate una e-mail a giri-in-moto@giri-in-moto.it. Le più belle verranno pubblicate! Avete qualche piccolo consiglio da condividere? Commentate il post!
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1 Commenti
Fatto primo Week agosto 2019 bellissimo lo rifaremo quest' anno agosto 2020 gavia Stelvio prato allo Stelvio tonale vezza d oglio
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