Giri in moto: occhio al tachimetro!

 

Qualche tempo fa mi sono imbattuto in una discussione su Instagram riguardo gli autovelox e le multe per eccesso di velocità. Come spesso accade nei social, la discussione si è presto animata e non sono mancati scontri più o meno educati nei commenti. Sono riuscito a trattenermi solo per poco, poi mi sono lasciato andare anch'io ad un commento e... apriti cielo! La discussione si è ulteriormente infiammata. Non c'è nulla da fare, quando di mezzo ci sono le multe per eccesso di velocità e gli autovelox, noi italiani non sappiamo proprio trattenerci dal dire la nostra (me compreso!).

Partiamo da alcune banali ma doverose premesse: le regole vanno rispettate, i limiti di velocità servono a garantire la sicurezza di chi guida e di chi ci circonda. Nessuno di noi è un santo, la cavolata per strada la facciamo tutti prima o poi. In qualche caso capita che ci sia un limite di velocità inutile e qualche volta capita di incontrare una postazione autovelox posizionata con una malizia ai limiti della legalità. In generale, la politica e gli amministratori locali talvolta (o spesso?) non utilizzano al meglio le risorse a loro disposizione, figuriamoci poi se si preoccupano di spendere al meglio i soldi provenienti dalle multe. 

Detto questo, andiamo al cuore del tema di questo post: quando andate in moto tenete d'occhio il vostro tachimetro! Che sia analogico o digitale, che vi aiutiate o meno con un navigatore satellitare esterno, fate sempre attenzione e regolate la vostra velocità assecondando le caratteristiche della strada, dell'asfalto, alla situazione di chi vi circonda e rispetto a cosa c'è attorno a voi. 

Dico un'altra banalità: le strade non sono fatte per correre. Per correre ci sono le piste (o le autostrade tedesche). Ok, tutti noi ogni tanto ci facciamo prendere dal momento e diamo gas più del consentito, superando i limiti di velocità. E chi dice di non essersi accorto che stava andando troppo forte, mente sapendo di mentire. Chiunque abbia un minimo di esperienza di guida in moto, sa benissimo a che tipo di andatura sta andando. Ovvio, non si può certo azzeccare "a sentimento" la velocità precisa di 5 km/h in più o in meno, ma c'è modo e modo anche nel voler trasgredire, perché quando stiamo andando troppo forte lo sappiamo benissimo tutti quanti. 

Ci sono poi delle situazioni in cui mi meraviglio sinceramente dello stupore altrui. Come nel caso della salita del Costo di Asiago o di Passo Giau. Si sa che sono strade molto, molto, molto frequentate dai motociclisti. Si sa che molti motociclisti in quelle strade hanno fatto spesso i furbetti. Si sa anche che gli autovelox sono segnalati poco e male e che spesso le pattuglie delle diverse forze dell'ordine si appostano spesso maliziosamente per cogliere sul fatto i motociclisti in situazioni al limite. Si sa anche che i soldi incassati dalle amministrazioni locali non vengono quasi mai impiegati per migliorare davvero la sicurezza del manto stradale e dei dispositivi di sicurezza come guard-rail e simili. Non si può semplicemente andare a farsi un giro in moto da qualche altra parte? Oppure affrontare quelle strade ad andatura controllata e con un occhio al tachimetro, visto che sappiamo benissimo che la fatidica "imboscata" è potenzialmente dietro ad ogni tornante? Se vi infastidiscono gli autovelox di Passo Giau, semplicemente andate da qualche altra parte con la vostra moto. 

Io faccio tutto sommato una buona quantità di strada in moto in un anno, superando tranquillamente i 10 mila km/anno. Viaggio in Italia e in Europa, spesso ad andatura turistica ma talvolta anche lasciandomi andare un po' di più, soprattutto con il mio Monster 1200, che scalcia e vuole correre forte. Come ho già detto nessuno è perfetto, le mie marachelle le faccio pure io, ma mai mi son sognato di dare la responsabilità a qualcun altro che non fosse me stesso quando ho preso qualche multa in questi anni. La responsabilità era mia, indipendentemente dal fatto che l'autovelox fosse più o meno visibile o ben segnalato.

Passiamo al tema specifico del dibattito di quei commenti, ovvero l'autovelox di Passo Giau.

Ne ha parlato moto.it in particolare in due occasioni:

Autovelox a Passo Giau: una vergogna

L'autovelox di Passo Giau è illegittimo?

Non entro nella specificità di queste notizie. I furbetti ci sono ovunque, tra i motociclisti e non solo tra i politici e gli amministratori locali. Ma io ne faccio un argomento di atteggiamento generale: il fatto che l'autovelox del Giau sia o no legittimo a causa della segnaletica è una questione meramente burocratica e di gestione pubblica. Il fatto generale su cui discutere è se i motociclisti, così come gli automobilisti, i camperisti, i ciclisti, abbiano o meno rispetto della strada, del luogo, delle altre persone. Se, come ho già detto, accade ad esempio come sulla strada del Costo di Asiago, che una strada si trasforma in pista, con tanto di tribune e di applausi a chi piega e impenna di più, non lamentiamoci del fatto che vengano installati autovelox dietro ad ogni curva sulle strade più belle del nostro Paese. Io ho percorso Passo Giau mille volte e non ho mai rischiato di beccare una multa, semplicemente perché ero rispettoso del luogo e mi gustavo il panorama. Se poi vogliamo parlare del fatto che andar piano in moto e godersi la vista delle Dolomiti è da sfigati, mentre toccare il ginocchio in piega su una statale è da campioni, allora datemi pure dello sfigato. Come ho detto, anch'io faccio le mie ca**ate per strada, ho preso qualche multa e ho sbagliato in passato, e lo farò ancora, non sono perfetto e non ho la verità in tasca, ma si dovrebbe discutere di quanto cretini siano certi individui (ripeto, senza distinzione tra motociclisti, automobilisti, camperisti, ciclisti ecc.) piuttosto che un cartello sia appeso bene o male.... Su un passo dolomitico si va piano, stop. Per correre ci sono appunto le piste (piuttosto possiamo discutere del fatto che le piste siano troppo costose, e che sarebbe giusto pensare di renderle più abbordabili economicamente da parte di tutti...).

Lasciandoci alle spalle la polemica e le discussioni da bar dello sport, c'è un dato di fatto che mi rendo conto spesso è sconosciuto ai più, sia motociclisti che automobilisti: i tachimetri dei nostri mezzi segnano una velocità più alta di quella che stiamo realmente facendo. Per legge, infatti, il tachimetro di auto e moto deve segnare da un 5% fino ad un 10% in più della velocità reale. Questo significa che quando vediamo sul nostro tachimetro segnata una velocità di 100 km/h, noi in realtà stiamo viaggiando a non più di 95 km/h. Dobbiamo inoltre considerare che anche gli autovelox hanno uno scarto di taratura che viene considerato nel valutare il superamento del limite di velocità. Se ipotizziamo quindi di viaggiare su una strada con limite 70 km/h e sul nostro tachimetro vediamo 80 km/h, per la somma degli scarti (quello del nostro tachimetro e quello di taratura dell'autovelox) difficilmente prenderemo una multa. 

Non solo, la maggior parte degli autovelox "a bidone", quelli arancioni di plastica per semplificare, è vuoto, e per legge, almeno con le norme attuali, non può funzionare se non in presenza fisica di un pubblico ufficiale.

Ti consiglio a tal proposito un video di Moto.it con la polstrada: guarda il video

E questo articolo di alvolante che parla dello scarto tachimetri: leggi l'articolo


Tutto questo per sottolineare il fatto che non siamo di certo sotto una "dittatura degli autovelox". Le situazioni limite ci sono, ed è giusto denunciarle. Le vessazioni ci sono, ed è giusto criticarle. I maleducati ci sono, ed è giusto sottolinearlo. 

Il tema è scottante e la discussione è sempre vivace, vi chiedo quindi di dire la vostra usando i commenti, mantenendo però educazione e correttezza nei contenuti e nel linguaggio (anche perché i commenti sono sottoposti a verifica prima della pubblicazione... se superano il limite, non verranno pubblicati...)




Foto di copertina: Rohan su Unsplash

Le foto dei differenti modelli di moto proposti sono di proprietà dei rispettivi marchi citati.

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