Il viaggio in moto di Antonio: 6000 chilometri in solitaria, in sella alla sua monocilindrica

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I chilometri di viaggio per la precisione sono 6253, percorsi in solitaria, in sella alla sua moto naked monocilindrica, una Yamaha MT03.

Il racconto a tappe dei quindici giorni di viaggio di Antonio:


Solofra > Lago Maggiore
Partenza alle 3:30 di notte il primo giorno è di spostamento, in quanto percorro 1000km, arrivando al lago maggiore alle 19 ed una volta arrivato percorro anche il giro completo attorno al lago.

Lago Maggiore > Strasburgo
Sconfino per ben tre volte, ovvero, Italia>Svizzera Svizzera>Germania Germania>Francia. Subito noto la bellezza delle montagne e paesaggi che offre la Svizzera. La sera mi fermo a Strasburgo per ammirare la sua maestosa Cattedrale.

Strasburgo > Parigi

Parto per Parigi in cui arrivo il pomeriggio, tempo di sistemare i bagagli, e la sera si esce per ammirare la Torre Eiffel brillare.

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Sosta a Parigi
La si passa interamente a piedi in giro a visitare la città. La mattina salgo sulla Torre Eiffel, quota 280 metri. Dopo di che vado a visitare il museo del Louvre, arco di trionfo, champs elysees, piazza della concordia e Montmartre.

Parigi > Mont-Saint-Michel
La mattina parto in moto direzione Reggia di Versailles in cui rimango a visitarla fino all'una, dopo di che riparto in direzione le Mont-Saint-Michel, arrivo alle 18, tempo di trovar dove dormire, in questo caso faccio molta fatica in quanto era tutto pieno, e dalle 19 alle 23 visito l'isolotto.

Mont-Saint-Michel > Bordeaux
Mi dirigo a Bordeaux, nota anche per la città del vino, in quanto c'è una struttura, molto particolare, in cui ci sono la maggior parte delle varietà di vino del mondo. Rimango molto impressionato da questa città in quanto è estremamente ordinata e pulita, almeno a me ha dato questa sensazione.

Bordeaux > Alès
Si può dire che da qui in poi termino la visita di citta e passo ai parchi naturalistici, cosa che io prediligo, in quanto sono un amante della natura, in particolare delle montagne. Mi dirigo verso Alès percorrendo il parco Cevennes, primo parco naturale che percorro in Francia. E si può dire che ho iniziato molto bene in quanto questo parco mi offre curve spettacolari ed asfalto perfetto.

Alès > Manosque
Percorro il parco delle Camargue per poi passare per Marsiglia, città estremamente affollata quindi decido di ritornare nell'entroterra e mi fermo a Manosque.

Manosque > Roccabruna sul capo Martino
Mi sveglio meglio del solito in quanto percorrerò strade stupende. Inizio dal parco del verdon, ossevando il suo meraviglioso lago Sainte-Croix, dopo di che scendo sulla famigerata costa azzurra, iniziando a Saint-Tropez e fermandomi a Roccabruna sul capo Martino

Roccabruna sul capo Martino > Arvieux
Percorro il parco Mercantour, salendo sulla strada asfaltata più alta d'europa, ovvero Col du la Bonette, 2802 metri di altitudine. La sera mi fermo ad Arvieux, qui passo la mia prima ed unica notte in tenda, all'aperto, sotto un temporale. 

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Arvieux > Aosta
Risveglio diverso dal solito, nonostante la dormita in tenda ho dormito bene, infreddolito ma contento perché appena apro la tenda mi ritrovo sommerso nel verde del parco Queyars. Dopo una ricca colazione ed una doccia calda parto in direzione del parco del Vanoise, per raggiungere il colle dell'Iseran. Qui c'è un bar dove mi fermo per un caffè e per scambiare qualche parola con motociclisti locali. Dopo di che riparto per raggiungere Aosta. Qui, dopo 4500km, decido di fare un tagliando alla moto cambiamo olio motore e filtro dell'olio, fatto tutto io stesso e lasciato l'olio esausto in un'officina del posto.

Aosta > Passo dello Stelvio
Da Aosta mi dirigo verso il Passo di montagna più famoso d'Italia, ovvero il passo dello Stelvio. Prima di raggiungerlo però decido di fare una piccola sosta al lago di Como dove ero già stato da piccolino. Dopo la sosta riprendo la strada verso lo Stelvio, salita molto difficile in cui ci sono da percorrere oltre 40 tornanti stretti.

Passo dello stelvio > Venezia
Dopo la colazione, prima di partire con la moto, decido di fare una passeggiata a piedi percorrendo una stradina di sterrato per salire ulteriormente di quota dove c'è un panorama ancora più bello. Dopo di che mi metto in viaggio verso un altro passo altrettanto bello, ovvero Passo Giau. Una volta raggiunto faccio una piccola pausa, dopo di che inizia la discesa verso sud con fermata a Venezia. Città visitata in gita di terza media, ma che rivedo molto volentieri per ammirare un'altra volta la basilica di San Marco.

Venezia > Monteriggioni
Dopo due chilometri percorsi a piedi per raggiungere la moto al parcheggio, riparto e mi dirigo verso Monteriggioni, che raggiungo in fretta prendendo per la prima volta l'autostrada in tutto il viaggio. Finita la visita di Monteriggioni decido di andare a visitare anche San Gimignano, altro stupendo borgo medioevale.

Monteriggioni > Solofra
Si rientra a casa, ma lo si fa con stile. Piuttosto della noiosa autostrada decido di fare sempre strade di montagna, passando per Castelluccio di Norcia (Parco Nazionale Monti Sibillini) ed ammirare il bosco italia, quindi il lago di Campotosto. Dopo un anno son ripassato anche ad Amatrice... e purtroppo non è cambiato nulla dall'ultima volta... Infine Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, costeggiando un po' anche il lago di Barrea.

Il Viaggio
Durante il viaggio ho incontrato un sacco di persone, specialmente a le Mont-Saint-Michel (che era pieno di vacanzieri italiani). Lungo la mia strada molti motociclisti francesi mi volevano in gruppo con loro ed alcune volte, quando era possibile, condividevo qualche chilometro con loro. In un paio di occasioni la sera ho deciso di cenare in compagnia, a Manosque con quattro signori italiani, ad Aosta con una coppia di ragazzi in vacanza, e sui vari passi delle alpi italiane ho stretto nuove amicizie. 

La mia filosofia di viaggio è quella di partire da solo, per conoscere tanta gente nuova.




Viaggiare in solitaria in moto è l'occasione per conoscere tanta gente nuova, sentire e condividere profonde emozioni. Ringraziamo Antonio per aver condiviso la sua storia, dimostrando che non servono moto di grossa cilindrata per godersi a pieno un viaggio in moto. Seguiranno altri racconti di viaggio dei nostri lettori, a presto!

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