
Quando si parla di avventure in montagna, la mente corre subito agli sci, allo snowboard o magari alle ciaspole. Ma c'è un altro modo per vivere la neve in modo diverso e adrenalinico: la motoslitta. E quale posto migliore per provarla se non sulle Dolomiti in località Casera Razzo, un paradiso immerso nella neve che separa il Veneto dal Friuli.
Non avevo mai guidato una motoslitta prima, quindi l'idea di lanciarmi in un'escursione tra i boschi innevati mi affascinava e incuriosiva da molto tempo. Alla fine non ho resistito e ho prenotato un tour in motoslitta di circa un'ora, ottimo come primo approccio a questo tipo di esperienza.
Subito dopo aver prenotato il nostro tour ho iniziato a pensare: come si guida una motoslitta? Sarà difficile? Sono domande che mi sono fatto anche per tutto il viaggio in auto raggiungendo località Casera Razzo, punto di partenza dell'esperienza. Allo stesso tempo non ho voluto cercare sul web troppe informazioni su come si guida una motoslitta, ho preferito godermi il momento e quel pizzico di sorpresa e adrenalina che ti scorre nelle vene quando hai una piccola sfida davanti a te. La risposta alle mie domande comunque non si è fatta attendere, è arrivata subito con il brief di Jason e Manuel, i nostri istruttori, e poi sulla neve, appena ho dato gas per la prima volta.
Alla guida di una motoslitta: prime sensazioni
Il primo aspetto a cui bisogna abituarsi è il sistema di accelerazione: niente manopola come sulle moto, ma un piccolo manettino che regola il gas. All'inizio serve un po' di pazienza per prenderci confidenza, ma dopo pochi minuti la gestione dell'erogazione del gas diventa naturale, soprattutto se si ha alla base l'esperienza di come si modula la frizione di una moto, che in qualche modo ricorda quello stesso tipo di sensazione. La risposta del motore è all'inizio più brusca per poi diventare sempre più fluida e progressiva, perfetta per gestire la potenza dei cingoli che si aggrappano sulla neve nelle differenti condizioni.La struttura della motoslitta è imponente: lunga, bassa e pesante. A bassa velocità richiede una discreta forza per sterzare, soprattutto perché i pattini anteriori non hanno l’agilità e la risposta pronta delle ruote di una moto. Bisogna ragionare in anticipo sulle traiettorie, ancor di più di quando si è in sella ad una moto, e come in moto ad aiutare molto è lo sguardo in direzione del punto in cui vogliamo portare la nostra motoslitta. Nei tornanti stretti in salita questa dinamica non è semplice da gestire, e se si perde velocità tutto diventa più faticoso... i pattini non ne vogliono sapere di sterzare e la sensazione è un po' quella di guidare una vecchia Fiat Punto senza servosterzo, ma fortunatamente la situazione migliora con l’aumentare della velocità .
Le sospensioni anteriori sulle quali sono montati i pattini sono massicce e i pattini stessi sono molto ampi e ben rinforzati, ma quando ci si tuffa in discesa su qualche cumolo di neve ghiacciata o quando si attraversa un piccolo guado con le rocce che affiorano dal torrente, la sensazione è sempre quella di rischiare di spaccare tutto! Per fortuna non è così, e con un sapiente tocco di gas si esce da qualsiasi situazione.
La trazione del cingolo è devastante ed è davvero particolare la sensazione di guida che restituisce su tutta la lunghezza della motoslitta. La leva del freno è un po' brusca, o perlomeno ho trovato più difficile abituarmi a trovare una fluidità nel suo utilizzo, ma guidando la motoslitta con attenzione e anticipando molto le manovre, il freno diventa quasi inutile, se non nei tratti di discesa più impegnativi.
La motoslitta si guida anche con il corpo
Dopo i primi minuti di adattamento, arriva la parte più divertente: lasciarsi andare tra curve e tornanti, aumentando il ritmo sulla neve e scoprendo che la motoslitta, proprio come una moto in off-road, va guidata con il corpo. I ragazzi durante il brief ci avevano perfettamente istruiti su questa dinamica, ma quando sali in sella alla motoslitta nei primi minuti e inizi a capirne la stazza, ti chiedi se davvero una massa del genere potrà rispondere al tuo stile di guida. Poi prendi familiarità con il mezzo, e ti viene sempre più naturale spostare il peso nelle curve aiuta a bilanciare la motoslitta, migliorandone l’assetto e mantenendo un controllo accurato anche sulle superfici nevose più irregolari.Il fondo innevato anche se battuto è tutt’altro che uniforme, e il segreto è imparare a lasciare che la motoslitta segua la conformazione del terreno rendendo la guida più fluida e naturale. È un gioco di equilibri che regala sensazioni molto simili a quelle della guida in fuoristrada in moto, quando lasci andare l'anteriore e fai galleggiare il posteriore sullo sterrato.
Per garantire una sensibilità di guida sempre costante, le manopole riscaldate sono ovviamente indispensabili. Io ho indossato un paio di guanti invernali imbottiti da moto e mi sono trovato molto bene. Ho indossato il mio solito casco modulare da moto (ma eventualmente i ragazzi danno in dotazione i loro caschi jet) al quale ho abbinato degli occhiali sportivi per sport invernali con lenti polarizzate, che mi hanno aiutato molto nel destreggiarmi tra le variazioni di pendenza e le buche nella neve, non sempre ben visibili a causa del riverbero della luce.
A me è stata affidata una motoslitta LYNX Adventure GT 600, un modello cosiddetto da lavoro. Non ho alcuna esperienza di motoslitte quindi non mi pronuncio su aspetti tecnici o altri dettagli che lascio agli addetti ai lavori e a chi ha più esperienza di me, ma devo dire che come primissimo approccio alla guida di una motoslitta mi sono sentito davvero subito a mio agio, anche con il passeggero, lasciandomi andare a conclusione del tour anche a qualche tratto di curve miste con un po' di spavalderia in più.
Casera Razzo: una località da scoprire
Il tour in motoslitta è organizzato con partenza dal rifugio di Casera Razzo, un altopiano incantevole situato a circa 1.800 metri di altitudine, incastonato tra le Dolomiti friulane e venete. Qui, in inverno, la neve crea un paesaggio da fiaba, con panorami aperti, perfetti per un’escursione in motoslitta indimenticabile.Con Motoslitte Tour Dolomiti le opzioni disponibili includono percorsi più brevi, ideali per chi vuole provare per la prima volta la motoslitta, fino a escursioni più lunghe, che permettono di vivere esperienze molto strutturate.
Oltre all’esperienza in motoslitta, Casera Razzo è anche il luogo perfetto per concedersi un momento di relax con un buon piatto caldo al rifugio o una passeggiata nella neve.
Un’esperienza da ripetere
L’escursione in motoslitta a Casera Razzo è stata un’esperienza davvero sorprendente. Non solo per il divertimento di guida, ma anche per la bellezza del paesaggio circostante: un vero spettacolo bianco, da vivere con un mix di adrenalina e senso di libertà , alla scoperta di luoghi meno conosciuti.Per chi ama le moto e vuole provare qualcosa di diverso, guidare una motoslitta è un’esperienza che consiglio senza esitazioni.
Per maggiori informazioni potete contattare Motoslitte Tour Dolomiti: clicca qui
Guarda il video:
Immagine di copertina: Motoslitte Tour Dolomiti.
Foto di Claudia Mazzaro.
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