La noia: quando non hai voglia di andare in moto

Ti capita mai di non avere voglia di andare in moto?
 

Vi è mai capitato di non avere voglia di andare in moto? A me si. Poche volte, ma è successo. E non parlo di quelle volte in cui fuori si gela o di quelle volte in cui diluvia (o in quei giorni in cui non piove ma nei quali la possibilità di prendersi secchiate di pioggia è praticamente il 1000%), parlo di quelle volte in cui tutte le premesse sarebbero perfette per un giro in moto (clima adatto, pochi o zero impegni), eppure nonostante tutto non scatta la molla che ti fa vestire e salire in sella senza nemmeno pensare a dove andare.

Ecco, qualche volta, nonostante tutto fosse perfetto all'orizzonte, mi è capitato di non avere voglia di andare in moto. In quei momenti mi sono anche chiesto se quello non fosse il sintomo di una passione che andava scemando, e alla poca voglia si aggiungevano dubbi amletici.

Ovviamente poi tutto è passato, e già il giorno dopo, o nel successivo weekend, tutto tornava a suo posto, con la voglia di tornare in moto e la passione per le curve e l'asfalto che tornavano a farsi sentire impetuosamente. Ogni tanto una pausa fa bene, in ogni cosa, anche nelle nostre passioni più viscerali. Se ci aggiungiamo anche un po' di noia, facciamo davvero del bene a noi stessi. Annoiarsi, ogni tanto, fa bene. Il cervello riposa e va a caccia di dopamina, cercando di escogitare qualcosa per uscire da quel torpore e da quella staticità. Le idee migliori vengono quando ci si annoia. L'ho sperimentato su me stesso, ma lo dice anche la scienza, che elogia la noia e soprattutto l'ozio.

La noia è un romanzo, e la noia compare nel testo della recente canzone vincitrice del Festival di Sanremo, ma la noia è anche la protagonista di uno dei testi di un pensatore non convenzionale come l'amico Martino Pietropoli. Resta però quasi un tabù per la società moderna e un rischio per le giovanissime generazioni, che abituate a stimoli incessanti provenienti da ogni parte, di fronte alla noia non hanno strumenti di difesa. Sembra che annoiarsi sia da perdenti, da falliti, quando invece essere in grado di gestire la propria noia è, ovviamente a piccole dosi, una grande risorsa per l'individuo.

Perché questo post filosofico? Boh, mi veniva di scriverlo. Forse semplicemente l'ho scritto perché mi stavo annoiando, o perché la bella stagione è arrivata, la Primavera è tra noi, oggi è il suo primo giorno, e non voglio sentirmi obbligato ad andare in moto solo perché si, è una bella giornata e non ho nulla da fare. Benvenuta Primavera, e con la Primavera non ci sono più scuse, ogni momento e ogni occasione è buona per un giro in moto. O forse no. Forse, qualche volta, deciderò di annoiarmi, e sostituire con il divano in salotto la sella delle mie adorate moto in garage. Un'opportunità per riconnettersi con i propri desideri e per immaginare nuove avventure.

La passione per le moto è come un viaggio on the road che si snoda lungo strade intricate e imprevedibili. Ci sono giorni in cui sentiamo il richiamo del vento e della libertà, e altri in cui la moto può rimanere silenziosa in garage senza avere sensi di colpa o rimorsi.

In fondo, la noia è solo un foglio bianco su cui dipingere la nostra prossima idea di noi stessi. Accogliamola con curiosità, lasciando che ci guidi verso nuove scoperte e perché no, anche verso nuove passioni. Nell'abbracciarla, potremmo ritrovare la nostra voglia più viva che mai, pronta a portarci in viaggio su percorsi straordinari, in moto, e lungo le strade della vita.

E a te, capita mai di non avere voglia di andare in moto?


Foto di Gijs Coolen su Unsplash

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