I giri in moto di Lorena Bega: elleb_02

Intervista a Lorena Bega elleb_02

Seguo Lorena Bega su Instagram da molto tempo, ovvero da quando, nel 2017, ho aperto questo blog.  Lorena Bega sui social ha sempre raccontato sia la sua normale quotidianità, sia le patinate esperienze davanti ad una macchina fotografica. Qualcuno l'ha definita una sexy influencer nel mondo delle moto, evidenziando il lato più appariscente di lei, quello legato al suo rapporto professionale con le aziende del settore automotive, con le quali collabora regolarmente per progetti di comunicazione. Io di Lorena ho sempre apprezzato anche il suo piglio vivace e la sua autoironia. 

In questi anni ho avuto modo di scambiare in chat con Lorena qualche chiacchierata, spesso su cose di poco conto, semplici conversazioni divertenti. Semplici, apparentemente inutili, ma sincere. Ci accomunano in particolare l'irrefrenabile istinto di far esplodere le confezioni di merendine Kinder Colazione Più (io ormai le compro solo raramente per non cadere schiavo di questo istinto), la gioia di guardare il panorama che ci circonda ficcando la testa fuori dal velux, e un pessimo gusto nella scelta di tovagliette a scacchi bianche e blu. Ah, si, ci accomuna anche la passione per le moto, una passione da vivere prima di tutto per noi stessi e con le persone che ci interessano, poi anche con la rete e i social. Ho apprezzato anche il suo percorso nel volontariato, dove ha messo a disposizione la sua passione, le sue competenze, e la sua visibilità, per raccontare belle storie di belle persone. 

Ma bando alle ciance, ecco a voi: l'intervista a Lorena Bega


Intervista a Lorena Bega elleb_02




I giri in moto di Lorena Bega


- Chi è Lorena Bega? Parlaci un po' di te e del tuo rapporto con il mondo delle moto

Lorena: Ho iniziato qualche anno fa nella comunicazione del mondo automotive, per poi partecipare a numerose campagne pubblicitarie per case di moto. Ho sempre cercato di rimanere salda ai miei principi, senza mai cedere alle convenzioni sociali. Per me e per tutte le altre donne che ogni giorno si sentono screditate dall'immagine collettiva di "donne e motori", sembra tutto una figata, ma un uomo non deve mai lottare per non sembrare fuori luogo e non all'altezza; noi ogni giorno. 
Nel tempo il mio rapporto con questo mondo si è evoluto parallelamente al mio percorso di crescita personale. Ho imparato molto, raccolto molto, e avuto molte soddisfazioni.


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- Il tuo video di fronte al Duomo di Milano mentre sali in sella ad una MV Agusta ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni su Instagram. Quanto conta la bellezza e quanto l'ironia nel tuo modo di essere e di raccontarti?

Lorena: E' chiaro che quello sia un video "acchiappa clic" come la maggior parte degli articoli che ormai troviamo sul web. Se lo analizzi bene, non faccio niente di che, una mossa simpatica, in un posto strategico, con elementi di impatto. Nessun contenuto particolare. Qualcosa di leggero che chiunque può replicare, come poi in effetti hanno fatto. Eppure quello è un contenuto che diventa virale, certo fa piacere, ma fa anche riflettere.
L'ironia è sicuramente un elemento vincente, ma la spontaneità non sempre lo è. Tante volte le cose che funzionano sono quelle che gli altri si aspettano di vedere. Un bel trip non trovi?
(Si, sono d'accordo, metterci la faccia al giorno d'oggi è un continuo viaggio sulle montagne russe, tra spontaneità e aspettative, tra essere e dimostrare... NDR)


- Parlaci delle altre tue doti nascoste... cos'altro sai fare oltre a far esplodere sapientemente le confezioni delle merendine?

Lorena: So fare un sacco di cose male, ma comunque ci provo lo stesso. Ho imparato che le persone più critiche intorno a noi, siamo noi stessi. Appena smettiamo di criticarci, le cose accadono.


- Moto, bicicletta, pattini... cos'hanno in comune e in cosa sono differenti?

Lorena: Hanno in comune la libertà di movimento e la contezza di sé. Ti fanno sentire vivi. Pensa quante cose si possono fare contando solo sulla nostra energia!
L'importante, come in ogni disciplina, è non paragonarsi ai campioni del mondo, ma imparare a dare un'occhiata a persone come noi; non capaci, non dei fenomeni, ma con tanta voglia di provarci, seppur con risultati incerti. Puntiamo sempre ai nostri idoli, non dandoci la possibilità di poterci riuscire. Non è un mondo di numeri uno. Reminder!



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- Parlaci della tua esperienza con No Barriers ODV. E' quasi banale associare la moto con la sensazione di libertà. Ma cosa significa davvero la parola libertà? Cosa hai imparato da questo viaggio nelle emozioni?

Lorena: Grazie della domanda, perché si parla molto spesso di argomenti di costume, dando poco risalto ad aspetti più profondi. No Barriers ODV è un'associazione no profit volta a far vivere esperienze diverse a persone con disabilitàCi capita di andare nelle corsie di pediatria con le moto elettriche, per portare un po' di svago e grinta a bambini e genitori ospedalizzati, oppure di andare nelle strutture come RSD/RSA e far vivere giornate diverse a persone dai 2/3 anni fino ai 90, con lievi o gravi disabilità psico-fisiche. Ultimamente abbiamo stretto legame con un Centro Diurno per bambini autistici, e non vediamo l'ora di tornarci. E' bellissimo lavorare a stretto contatto con i bambini/ragazzi per poi confrontarci con gli educatori per capire i concreti benefici di quello che portiamo ogni giorno nelle strutture.
Ricollegandomi alla tua affermazione - è quasi banale associare la moto con la sensazione di libertà - ecco, ho scoperto che è banale solo per chi la conosce, come noi motociclisti. Ogni volta che carico a bordo una persona che non è mai salita in moto, riesco a rivivere attraverso le sue emozioni quella prima volta che spesso, soprattutto per i più esperti, tendiamo a dimenticare. Non riesco a fare differenza tra persone disabili e persone in piena salute. Le emozioni sono le stesse, solo che una delle due categorie di persone riesce ad esprimerle più forti dell'altra.


No Barriers ODV





- Qual è stato il tuo giro in moto preferito in assoluto?

Lorena: Forse, ad oggi, il viaggio più bello che abbia mai fatto è stato in Toscana con India. Non tanto per l'itinerario in se, quanto per le emozioni vissute insieme. D'altronde la bellezza del viaggio è sempre quel che succede per arrivare da un punto A ad un punto B; sta tutto nel mezzo. India è una ragazza di 18 anni, con la sindrome di Down. Lei molto più serena di me, fiduciosa e gasata. Io tesa dal fatto che potesse addormentarsi o spaventarsi, ed emozionata dalla responsabilità che mi era stata conferita. Bene, India non sa nemmeno cosa sia la paura, mentre sull'addormentarsi, abbiamo avuto qualche cedimento.
Prova te, mentre guidi una moto da turismo, a controllare il passeggero che senti ciondolante, provare a tenerla sveglia toccandola, guardandola dallo specchietto e facendole le boccacce, aprendole la visiera, cercando di continuare a guardare la strada. Impegnativo! Così abbiamo trovato il nostro compromesso, che diventerà un privilegio da non condividere con nessuno: cuffiette sotto al casco con musica a manetta e via alla prossima tappa!


No Barriers ODV

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- Che moto hai nel tuo garage? Utilizzi la moto per itinerari brevi o anche per viaggiare?

Lorena: Dirò una cosa assurda: ad oggi non ho un garage! Io vivo su due ruote, che siano scooter o moto, per qualsiasi evenienza. Faccio parte del 6% dei motociclisti che va in moto tutto l'anno, se riteniamo valido l'uso promiscuo di moto e scooter. Ho il "Re" Honda SH 300, che mi accompagna nelle funzioni pratiche nel mio quotidiano. Mentre per le moto, ecco, non ne ho mai avuta una di mia proprietà. Ho sempre usufruito della gentile concessione delle case costruttrici di motociclette per poter dare sfogo ai miei desideri.

Intervista a Lorena Bega elleb_02




- Il luogo che vorresti visitare o il viaggio che vorresti fare in sella ad una moto?

Lorena: Un viaggio dove non devo pensare al ritorno. Quando arrivo arrivo, quando torno mi vedi.


- A cosa pensi quando indossi il casco e sali in moto?

Lorena: Che di sicuro arriverò prima degli automobilisti, qualsiasi sia la mia destinazione. Così inizio a contare tutti i "jolly" già giocati fino a quel momento, e mi regolo di conseguenza.


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- Il modello o la tipologia di moto che preferisci?


Lorena: Questa è una domanda quasi religiosa. Posso ritenermi atea? Da quando ho iniziato ad andare in moto, ne ho provate molte, tutte diverse, sia per tipologia che marca. Potrei fare una selezione di quelle che mi piacciono meno, tipo i motard. Non adoro il loro stile di guida, non mi fanno godere il momento. Preferisco erogazioni più dolci, ma comunque potenti. Mi piace correre, mi piace la sfida, ma non adoro le competizioni. Ognuno ha il suo ritmo.



- La moto più bella o quella più strana che tu abbia mai guidato?

Lorena: Esteticamente, la più bella, quasi un'opera d'arte potrei affermare, è stata la MV Superveloce.


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Ringraziamo Lorena Bega per aver risposto alle nostre domande e per aver raccontato la sua storia sul nostro blog. Potete seguire Lorena Bega alias elleb_02 su Instagram e su Facebook.


Per leggere altre storie di motocicliste e motociclisti che si sono raccontati nel nostro blog, segui il Tag #interviste


Photo credits: Massimo Di Trapani, Cristina Pertile, Marcello Mannoni, Alessandro Villani, No Barriers ODV, Alessio Barbanti, Alex Olgiati.






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