I giri in moto di Sabato Morra: il mototurismo italiano

Sabato Morra: il mototurismo italiano


Seguo il profilo Instagram ilmototurismoitaliano da un po' di tempo, mi è piaciuto già al primo impatto l'approccio di Sabato Morra alla comunicazione e alla condivisione di contenuti. Mitiche le sue dirette Instagram, imperdibili soprattutto in tempi di quarantena, e molto divertenti i suoi video sempre in bilico tra il preciso dettaglio tecnico e la leggerezza della battuta sempre pronta. Volendo riassumere in due parole: passione e genuinità.   

I social, si sa, sono in qualche modo la rappresentazione iperbolica della realtà, filtrata attraverso lo sguardo dei nostri desideri. Quando si ha a che fare con digital creators e influencer ci sono due parole che vediamo ripetere spesso, e sono proprio passione e genuinità. Passione: talmente inflazionata e utilizzata a sproposito da divenire quasi vuota di significato. Genuinità: un valore a cui tutti sui social dicono di ispirarsi a parole, ma il più delle volte smentito dai fatti. 

Per fortuna c'è ancora chi ci fa tornare al significato più vero di queste due parole. Lo si può capire anche quando capita di imbattersi in risposte non banali e molto personali alle mie mie domande. Per me è un piacere ospitare nel blog giri-in-moto.it l'intervista a Sabato Morra, il mototurismo italiano



Sabato Morra: il mototurismo italiano


- Parlaci un po' di te e del tuo rapporto con il mondo delle moto

Sabato: L’amore per le moto è cresciuto con la maturità di avere sempre più bisogno di libertà, mio padre non ne ha mai posseduta una ma essendo un meccanico le passione di sporcarmi le mani non mi è mai mancata, infatti per circa un anno abbiamo anche lavorato insieme riparando camion, ora programmo robot di piegatura in una ditta di caldaie.
Ma ancora ricordo quando eravamo in vacanza a Rimini e correvano in quei giorni a Misano le SBK, avevo forse 10 anni, rimasi folgorato da questi uomini vestiti di pelle che andavano fortissimo, erano i primi anni '90, quando ancora correvano le 750cc.



- Qual è il tuo giro in moto preferito?

Sabato: Telegraficamente ti direi un giro in moto tranquillo, di pochi chilometri, ma con la voglia di scoprire tutto quello che c’è tra il punto A a il punto B.
In realtà mi piacciono anche le belle galoppate di 700 km in un giorno nelle terre austriache. Da qualche anno lo sterrato mi ha rapito ed ha aperto ancora di più i mie orizzonti, ma sempre con piglio turistico, mai per dire” ho fatto quella mulattiera con una moto da 250kg" ecco...



- Che moto hai nel tuo garage? Utilizzi la moto per itinerari brevi o anche per viaggiare?

Sabato: Ho la fortuna di averne provate molte e possedute altrettante, ma adesso ho una Honda Transalp 650 del 2007, potrei fermarmi qui… moto che non fa nulla alla perfezione ma ti porta ovunque a patto che tu lo faccia al suo ritmo. Dicono che è fabbricata in Giappone, vero, però l’ingegnere per me era Veneto, non me ne vogliano i veneti ma diciamo che "beve" un bel po', ma è il prezzo da pagare per avere una fedele compagna di viaggio in qualsiasi condizione. (NDR: l'importante è saper bere bene, parola di veneto doc!)


- Il luogo che vorresti visitare o il viaggio che vorresti fare in sella ad una moto?

Sabato: Eh... Sono anni che prometto a me stesso di andare a visitare i campi di concentramento di Auschwitz, un viaggio chilometricamente semplice e non impossibile, ma è un posto che almeno una volta nella vita va visitato. C’è bisogno del momento e della compagnia giusta, ho pensato di andarci anche da solo ma non me la sento, su queste cose sono molto emotivo so che mi devasterebbe, però prima o poi voglio andarci in moto e cercare di ripercorrere le fermate che faceva il treno che partiva da Milano dal famoso binario 21.


- A cosa pensi quando indossi il casco e sali in moto?

Sabato: Possibilmente a niente, cerco di godermi il momento, ho la fortuna di avere una moglie molto accondiscendente su questo discorso, mi lascia fare un po' quello che voglio, mi ha sposato con questa malattia, diciamo così, ma anche lei è una viaggiatrice quindi mi capisce. Il problema spesso è dopo un grande viaggio, penso sempre a quello che ho visto e vorrei subito ripartire.


- Il modello o la tipologia di moto che preferisci?

Sabato: Vorrei una moto per ogni stato d’animo... ti direi: per spegnere il cervello una Moto Guzzi V7 850, per affrontare mille avventure una Honda CRF 300 Rally, per l'aperitivo al bar una Triumph Rocket 3, mentre per macinare chilometri in coppia vorrei provare una Bmw GS... ma adesso sicuramente sceglierei una Moto Guzzi V85TT.


- La moto più bella e quella più strana che tu abbia mai guidato?

Sabato: La moto più bella che ho guidato è la Moto Guzzi V7 del 2022, mi ha davvero aperto il cuore, semplice ed essenziale con valori di vecchia data, emozionalmente e tecnicamente perfetta.
Mentre quella più strana... direi nulla di particolare, se non qualche moto d’epoca .


Sabato Morra: il mototurismo italiano


Ringraziamo Sabato Morra per questa breve intervista. Potete seguire il mototurismo italiano su Instagram, Facebook e Youtube.



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