EICMA 2018: una domenica alla fiera più prestigiosa del settore motociclistico in Italia.

Milano EICMA

EICMA 2018: la mia prima volta. Lo scorso anno mi ero emozionato alla World Premiére Ducati, a gennaio di quest'anno vi ho raccontato il Motor Bike Expo di Verona, ieri finalmente sono stato a Milano per visitare la fiera più prestigiosa del settore motociclistico in Italia.

Se sei un appassionato di moto e soprattutto se come me hai un blog che parla di giri in moto, andare ad EICMA è quasi un obbligo, è l'evento che concentra su di se le attenzioni di tutti, e se non ci vai in pratica non sei nessuno... ma ne vale davvero la pena? Direi di si, e vi racconto il perché.

Come tutte le fiere di qualsiasi settore, anche EICMA si può vivere in modi diversi: con la soluzione a tappeto, senza farsi scappare un solo stand; nella modalità organizzata, pianificando scrupolosamente il percorso tra gli stand di maggiore interesse; oppure ci si può muovere a caso, vagando con aria sbarazzina tra uno stand e l'altro, seguendo per un po' il flusso della folla, e per un po' allontanandosi dal caos alla ricerca della tranquillità tra gli stand più snobbati. Io ho scelto quest'ultima possibilità, aggregandomi tra l'altro all'ultimo momento ad un piccolo manipolo di amici e amici di amici.

Quest'anno avevo proprio voglia di andare ad EICMA, non volevo mancare. È domenica mattina, sono da poco passate le 8 del mattino. Si parte. Direzione Bologna. Ah, no, Milano! Cominciamo bene...! Autostrada. Tangenziale. C'è un po' di traffico, il parcheggio all'ingresso sud della Fiera di Milano Rho è quasi pieno. Passiamo indenni i controlli di sicurezza all'ingresso (io perlomeno ero convinto che fosse andata così...), e per le 11 di questa domenica mattina di Novembre siamo dentro, siamo ad EICMA 2018. Posso finalmente sfoggiare la mia felpa e la mia t-shirt personalizzate Giri-in-moto.

C'è tanta gente nel viale centrale che divide a metà la fiera di Milano Rho. Il costo del biglietto di EICMA è abbordabile, la giusta cifra per scremare un po' i visitatori interessati da una massa informe di curiosi. I padiglioni sono 6 e occupano circa un terzo della fiera, tanta roba, ma non tantissima. Arrivando dalla porta Sud e non dalla principale porta Ovest, ad accoglierci nel primo padiglione ci sono gli stand dei componentisti cinesi. Non proprio un gran che come benvenuto. Per fortuna all'orizzonte vediamo la tranquillizzante insegna di Moto Guzzi, e inizia la festa...

Lo stand del gruppo Piaggio è davvero ben fatto, una piazza che raduna intorno a se i marchi del gruppo, dalla Vespa alla sportiva Aprilia passando appunto per la classica Moto Guzzi, che sfoggia delle magnifiche V7 e V9, modelli che adoro. C'è molta gente, ma si riesce a godere a pieno delle bellezze a due ruote dei marchi del gruppo. Tra queste la Vespa elettrica.

Ci spostiamo da Kawasaki, e complice una conformazione dello stand non proprio adatta ad accogliere molta gente, ci infiliamo in un flusso di persone ingestibile, dal quale usciamo rapidamente senza poter vedere un gran che... ma lei non mi scappa: Kawasaki Ninja H2R, e sembra di essere di fronte ad un oggetto di scena di un film di fantascienza.

Usciti dalla folla respiriamo e ci godiamo un po' di tranquillità nello stand Kymko, che comunque ci regala delle belle soddisfazioni, sia per il bellissimo prototipo di moto elettrica SuperNEX sia per una presenza femminile di tutto rispetto, che fa sempre piacere. Dopo lo scooter Vespa, SuperNEX è solo la prima delle moto proposte con motorizzazione elettrica che vedremo oggi ad EICMA 2018. Chiaramente la moto elettrica è tra i principali trend di innovazione del momento.

Tocca poi a Triumph, con le bellissime Bonneville e SpeedTriple. Una sorpresa le custom Brough Superior, una certezza le Indian.

Ed eccoci arrivati dalla mia amata Ducati. La regina incontrastata dello stand è la nuova Panigale V4R. Lo stand Ducati è stracolmo di gente. Le piattaforme rotanti che accolgono le moto sono rialzate dal suolo ma non abbastanza per consentire a tutti di vedere per bene i nuovi modelli della casa di Borgo Panigale. Con pazienza prendo posto in prima fila e mi gusto la nuova quattro cilindri desmodromica di casa Ducati. Non riesco a salire sulla Panigale V4 a disposizione dei visitatori, c'è troppa gente, mi accontento di mettermi in sella ad un modesto Panigale col vecchio glorioso bicilindrico. Una sbirciatina alla Supersport, al Multistrada 1260 e soprattutto alla affascinante gamma Ducati Scrambler, in particolare al 1100 che mi piace davvero molto.

Per trovare un po' di respiro dalla massa mi sposto allo stand Energica, dove mi colpisce il futuristico prototipo Bolid-e, che poteva forse essere maggiormente valorizzato.

Altro tuffo nella folla con lo stand BMW. Poi è il momento di KTM e infine di Husqvarna, con la particolarissima Vitpilen.

La fame si fa sentire, è arrivato il momento di una sosta. Mi tolgo lo zainetto dalle spalle, lo apro e all'interno vedo cose che non riconosco... chi ha infilato queste cose qui dentro? Più semplicemente ai controlli di sicurezza all'ingresso son stati scambiati gli zaini, ho tra le mani uno zainetto identico al mio, ma di qualcun altro... bella sfiga! Mentre i miei amici si mettono in coda per birra, hamburger, patatine e salamella, io firmo scartoffie all'ufficio lost and found della fiera. Mi lascio alle spalle la sfiga e mi dedico al cibo, ritrovando subito il buon umore. Rinvigoriti dal pranzo ipercalorico ci rimettiamo in cammino tra i padiglioni di EICMA 2018. I bagni delle donne sono semivuoti, nei bagni degli uomini c'è la coda.

Si riparte da Suzuki, senza dubbio tra le mete più gettonate dai maschietti, complice la presenza di due volti femminili molto noti al pubblico di Instagram: Elena Berlato e Lara Arluni. Si torna a girare tra gli stand, tocca a Benelli con i suoi Leoncino e TRK, davvero niente male come prime moto.

Se Ducati è la mia sposa, MV Agusta potrebbe essere la mia amante. Brutale e Dragster, in particolare, sono veri simulacri dell'idea stessa di potenza. E poi F4 e Turismo Veloce, semplicemente perfette. Bellissima e iconica la novità Superveloce, che a dire il vero però non mi emoziona come avrei immaginato.

Ancora tanta, troppa gente da Yamaha. È il momento di chiudere la giornata ad EICMA 2018, e si chiude in bellezza con lo stand Harley Davidson, dove c'è molta gente ma si può camminare con discreta tranquillità e godersi le bellezze della casa motociclistica americana, accompagnati tra l'altro da ottima musica. In bella mostra la preserie della Harley a propulsione elettrica, che chiude la mia prima volta ad EICMA.

In realtà a chiudere definitivamente la mia esperienza di questa domenica è la Moto Guzzi allo stand Pakelo preparata da Guareschi Moto, un bellissimo modo di dire arrivederci ad EICMA.

Riassumendo: ne è valsa la pena? Può bastare una mezza giornata per godersi a pieno una fiera come EICMA? Direi di si, mi sono divertito molto, anche grazie ad una ottima compagnia. Ho sicuramente rinunciato a molti stand interessanti e mi sono certamente perso molte cose bellissime (ho saltato tutti gli stand di accessori, abbigliamento e riviste di settore), ma ho visto molte cose, in particolare molti prototipi che solo in una fiera di questo livello puoi trovare. Ad EICMA inoltre puoi capire quali sono i trend principali del settore, ma soprattutto puoi percepire la passione delle persone che come te amano stare in sella ad una moto, con mille sfaccettature differenti.

Cosa non mi è piaciuto? Lambretta. Un remake niente più che appena appena carino, e secondo me mal raccontato. La moda cittadina del momento? Scooter a tre ruote e café racer di piccola cilindrata. Il presente? Le enduro restano le preferite per i motociclisti più esperti, ai giovani piacciono cross e motard, le naked restano la soluzione trsversale adatta a tutti i gusti. Lo stile? Grazie allo sviluppo dei fari led designer e centri stile si possono permettere delle forme straordinarie e impensabili fino a qualche anno fa, da declinare sia in senso hi-tech che contemporary vintage. Il futuro? Con motore elettrico. Le regine di EICMA 2018? MV Agusta in tutta la sua gamma, e Ducati Panigale V4R.

Arrivederci, forse, ad EICMA 2019.
In ogni caso, certamente con uno zainetto nuovo.

EICMA 2018

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EICMA 2018: EICMA girls

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