I giri in moto di Sara (not Sarah)

Sara TwoWheels Pink

Spesso la scelta di diventare motociclisti è legata ad un cambiamento di vita o ad una nuova consapevolezza di noi stessi. Non importa se di mezzo c'è qualcuno di famiglia che ti avvicina al mondo delle moto, o se è una passione che coltivi per un tuo interesse personale. 

Alla fine indossare un casco, salire in sella, inserire la prima, rilasciare la frizione e accompagnare la moto tra le curve, è una sorta di rito che ti catapulta in una nuova dimensione di te. 

In questa mini-intervista Sara ci racconta i suoi giri in moto, e come è diventata una motociclista.

Sara TwoWheels Pink

- Parlaci un po' di te e del tuo rapporto con il mondo delle moto:
Sara: La mia passione più grande sono sempre state le due ruote. Quattordici anni fa ho preso la patente della moto senza aver mai guidato una moto a marce (ero zavorrina con mio padre fin dall'età di 8 anni ma non ho MAI guidato nulla al di fuori dello scooter), non sapevo se sarebbe stato per me "facile o difficile" ma sentivo che lo volevo fare. Ho ignorato le "millemila" voci di diffidenza e negatività, e ho lasciato solo a me stessa la scelta di sentirmi o non sentirmi "all'altezza". Ho ritirato dal concessionario la mia prima R6 blu a carburatori con il foglio rosa... oggi dico FORTUNATAMENTE non ho ascoltato quelle voci.

- Qual è il tuo giro in moto preferito?
Sara: Le mie strade preferite? Tutte... e AMO quelle con l'asfalto ruvido. Che altro dire... vorrei avere più tempo per poter vivere questa passione, ed essere più alta per poter gestire meglio le manovre da ferma... ma vabbè!

- Che moto hai nel tuo garage? Utilizzi la moto per itinerari brevi o anche per viaggiare?
Sara: Ho avuto sportive come la BMW S1000RR e la R6, con le quali spaziavo dal lago di Braies o dalla Lessinia alla pista in base all'umore. Ho sperimento le naked come la Kawasaki Z900 e ho iniziato a macinare km, anche in solitaria, facendo in media dai 600 agli 800 km nel fine settimana, tra Monte Baldo, il Trentino, il Passo della Cisa e il Lago di Garda, concludendo i miei giri in moto sempre in giornata. La stagione scorsa purtroppo è durata solo poco più di 3 mesi, ma ho percorso comunque circa 8.000 km.

- A cosa pensi quando indossi il casco e sali in moto?
Sara: Indossare il casco è sempre stato per me motivo di libertà, di essere e ritrovare me stessa, per disintossicarmi da tutto e da tutti.

- Il modello o la tipologia di moto che preferisci?
Sara: Sono attualmente brand ambassador per Kawasaki Italia e questa fortuna mi porta a sperimentare più tipologie di moto, non ne ho una preferita, adoro le due ruote senza riserve... purché io ci tocchi!


Sara TwoWheels Pink

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Ringraziamo Sara per averci raccontato i suoi giri in moto e la sua passione per le due ruote. Guidare una moto è emozionante e regala impagabili sensazioni di libertà. Sara ci ha ricordato che la forza di volontà e l'istinto ci possono portare oltre i nostri limiti, rendendoci capaci di fare più di quanto noi stessi, e gli altri, pensavamo possibile. Impostare una curva in moto, del resto, è un po' una metafora della nostra capacità di indirizzare il futuro della nostra vita...





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Foto credits: Sara 



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