Il giro in moto di Luca: Livigno, Gavia e Stelvio

giri in moto

Luca ama la montagna e in particolare la zona di Livigno, questo è il racconto del suo giro in moto tra le sue montagne preferite:

Se fosse vero che esiste una vita precedente, io sicuramente avrei vissuto la mia in un paese di montagna nella zona di Livigno. Mi sono innamorato di queste montagne, di questo paese, di questi posti, non tanto per la parte commerciale, negozi vari ( visto che è zona franca), quanto per i sentieri da percorrere, l’immensità delle montagne di cui è attorniato, e la cordialità delle gente che vi abita. Tutto questo per dire che appena mi capita l’occasione in estate ci salgo spesso in moto sbizzarrendomi nelle varie possibilità di percorso per raggiungerlo e godendo appieno del paesaggio. Noi che amiamo la moto, sappiamo bene che l'auto non da certe sensazioni.

D'estate per raggiungere Livigno si può fare tappa su famosi passi alpini, vedi il passo dello Stelvio, il Bernina, il passo Tonale, ed il più selvaggio passo Gavia. Ed è proprio di questi che volevo raccontare. Si, proprio di una salita con la mia moto sul Gavia, e sullo Stelvio.

Tutto il giro venne programmato pochi giorni prima, quando un mio amico mi chiese se salivo con lui a Livigno, in quanto voleva fare alcune compere. Pronti! non aspettavo altro, mi si illuminano gli occhi quando mi propongono certi giri, per cui gli dissi subito di si.

Ci accordammo per il posto di ritrovo, Bassano, e l'orario. Ahimè però la sera prima il meteo non annunciava bene. Agosto, i temporali, si sa, sono improvvisi, infatti per tutta la serata e la nottata, ci fu un susseguirsi di temporali, pioggia e pure grandine. Decidemmo comunque di partire. Al mattino seguente non pioveva, però Bassano era grigia, con nuvole basse e minacciose. Ci trovammo, colazione veloce e partimmo sicuri di prendere acqua.

L'imboccatura della Valsugana a Bassano lasciava però intravvedere uno splendido spezzone di cielo azzurro in direzione Trento. Mi venne in mente mia nonna quando diceva " montagna chiara, campagna scura, mettiti in viaggio che non fa paura". Imboccammo la Valsugana, io con la mia Aprilia Shiver, ed il mio amico con il Kawasaki Z750. Non amo particolarmente girare in grandi gruppi, ma neppure da solo, per cui in due ma anche tre a mio parere è un numero giusto.

Man mano che salivamo il cielo si apriva sempre di più e arrivammo a Trento con il pieno sole.

Via quindi verso Mezzolombardo, Cles, per raggiungere il passo del Tonale sul presto. Si, perché siamo arrivati su al Tonale circa alle 8.30 del mattino. Freddo boia! Piccola sosta per un cappuccio ben caldo, e via verso l'incrocio che porta alla strada che sale al passo Gavia. Qui ci fermammo di nuovo per preparare le Go-Pro; troppo bello il giro per non tenerne ricordo in qualche modo.



mototurismo

Non si potrebbe pensare ad una giornata migliore per salire il Gavia in moto. Cielo di un azzurro brillante, ed aria frizzante come sa dare la montagna nelle mattine dopo un temporale. Dove ogni tornante e punto panoramico meriterebbe una fermata; tanto maestoso è il paesaggio.

Il versante per la salita da Ponte di Legno, richiede più attenzione; motivo per cui abbiamo preferito farlo di primo mattino, in quanto meno probabile trovare auto in senso contrario. La strada a volte si riduce ad una carreggiata con annesso strapiombo laterale. Basta una minima distrazione per trovarsi in serie difficoltà. Basti pensare che fino a pochi anni fa la strada presentava dei punti ancora non asfaltati.




Una volta arrivati in cima al passo c’è un unico rifugio molto ben tenuto, che offre anche pernottamento. Ma noi dopo una buona sosta, riprendemmo la strada per Livigno. Quindi discesa un po’ meno impegnativa verso S. Caterina Valfurva e Bormio, per poi puntare dritti a Livigno.



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Il giorno dopo per il ritorno decidemmo di uscire da Livigno sconfinando in Svizzera per percorrere la Val Mustair dove nel paese di S. Maria parte una delle tre strade che salgono al passo dello Stelvio e che non tutti conoscono. Strada tortuosa nei primi chilometri, e non asfaltata negli ultimi, e che si innesta qualche tornante prima di arrivare al passo dal versante di Bormio. Il rientro proseguì poi per la Val Venosta, Merano, Trento, con una buona pizza e birra a Levico Terme.


Luca Perin



Ringraziamo Luca per aver condiviso il suo giro in moto tra le sue montagne preferite. Seguiranno altri racconti dei nostri lettori, a presto!

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