Viaggiare in moto: Gino e i "suoi" Pirenei

Pirenei in moto: Rainbowroads tour leader


Tra i paesaggi unici che ci regala il continente Europeo, i Pirenei sono tra i preferiti dai motociclisti, sanno regalare momenti ricchi di fascino, curve, panorami, cultura e tradizioni del territorio. Gino, tour leader di questo viaggio, ci racconta la sua esperienza in moto alla scoperta dei Pirenei, partendo dall'Italia, attraversando Spagna e Francia.


Pirenei in moto: Rainbowroads tour leader




Alla scoperta dei Pirenei: i miei! 

Gino: Questo è un moto-tour adatto a tutti, dove ognuno si prende il suo tempo per affrontare il parco giochi di curve che solo i Pirenei sanno regalare. E’ un viaggio tra mare e montagne, dove si riesce quasi a toccare il cielo con un dito.

Il tour inizia dalla Francia: passeremo lungo la Costa Azzurra attraversando quelle cittadine che hanno fatto la storia del lusso transalpino ed internazionale (Cannes, Saint-Tropez, Antibes, Cagnes sur Mer).

Sfiorando la Provenza del sud e fermandoci in Camargue, arriveremo a Carcassone il cui castello, patrimonio dell’Unesco, merita senz’altro una sosta.

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Il viaggio avventuroso ora può avere inizio: Tolosa è il nostro punto di partenza, tappa obbligatoria a Lourdes... e poi si sale, verso le montagne.


lourdes

 

Si raggiungono passi mitici, protagonisti di tante battaglie ciclistiche del passato: il col d’Aubisque, prima, ed il Col del Tourmalet, dopo, valgono assolutamente il viaggio. Interessante l’incontro con i lama, animali insoliti in Europa ma che a quelle altitudini si sentono ormai “quasi” a casa!
Un susseguirsi di curve e tornanti in alta quota, intorno a noi panorami mozzafiato.

Si rimane in quota per tre giorni, dove il silenzio e un asfalto impeccabile ci faranno compagnia.

Il colle d’Aspin (dove si possono avere incontri ravvicinati con mucche libere al pascolo e dove sicuramente la vista panoramica merita una sosta fotografica), quello del Peyresourde e infine quello del Portillon (bellissima la passerella vetrata per fare una foto al panorama, addirittura è presente una staffa per i selfie) sono i valichi che ci porteranno nel principato di Andorra (dove ci aspettano le terme per rilassarci). Queste zone spesso non sono molto considerate, ma sanno regalare piacevoli emozioni, sia stradali che turistiche.

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Si rientra in Spagna, a Puigcerda si passa in Francia, ma a Llivia di nuovo si calpesta suolo spagnolo. La vista da 2000 metri di quota è impagabile. Il Mar Mediterraneo spunta all’orizzonte e a Perpignan, città orgogliosamente catalana, la nostra strada prosegue a sud, verso Barcellona.


montserrat


montserrat


 

Sosta obbligatoria al Monastero di Montserrat incastonato nella roccia a 800 metri di altitudine, per poi proseguire verso il mare: la costa catalana ci aspetta per riprenderci dalle fatiche motociclistiche.

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A Barcellona, che merita una visita seppur breve, prenderemo il traghetto che ci riporterà a casa.


barcellona




Pirenei: una vacanza in moto indimenticabile

Gino: Questo tour va fatto sicuramente almeno una volta nella vita con la propria moto: le strade sono pressoché deserte ed i panorami che i Pirenei sanno regalare sono impagabili.

Ogni strada è una scoperta, basta anche spegnere il navigatore (o non guardare la cartina) e lasciarsi trasportare dalle emozioni perché, si sa, è perdendosi che si scoprono, alle volte, i posti migliori.

Uno degli aspetti più caratteristici dei Pirenei sono  le antiche tradizioni a cui la popolazione è ancora legata La principale è sicuramente Le "Fallas": una tradizione ancestrale che celebra l'arrivo dell'estate nelle diverse località delle comunità aragonese e catalana ed è stata dichiarata Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO. Momenti ricchi di magia, che nei Pirenei festeggiano con riti che hanno per protagonista il fuoco. I partecipanti giungono dalle zone più alte, portano torce artigianali accese (chiamate appunto "fallas") e formano figure nell'aria con il fuoco. Gli abitanti accendono un gran falò in città e calano torce accese dalle montagne o bruciano alti tronchi piantati nelle piazze dei paesi. Il rito del fuoco è accompagnato da musiche e danze tradizionali, oltre che da prodotti gastronomici locali. Si tratta di riti trasmessi di generazione in generazione e, in base alla località, sono simbolo di passaggio alla vita adulta, di purificazione o fertilità.

Anche la parte gastronomica ha un passato (ed un presente) molto interessante: abbiamo la garbure e il millas nei Pirenei così come la trota di fiume, l'aligot in Aubrac. La carne del porc du Bigorre è fantastica, provare per credere! Da ricordare anche la tradizione del gâteau à la broche. Infine, verso il mare, sicuramente la regina indiscussa è la paella.

Devo raccontare poi un aneddoto divertente... ma che al momento mi ha fatto molto arrabbiare! Vedendo un punto panoramico nei pressi del Port de Cantò, arrivo lanciato dentro questo spiazzo di ghiaia, scalo, metto la folle, mi fermo e… tutti giù per terra! L’enfasi del momento mi ha fatto dimenticare di abbassare il cavalletto!

Ci siamo messi in tre per tirare su la bestiona da quasi 300 kg! Fortunatamente nessuno si è fatto male (soprattutto la moto!!!), e siamo ripartiti per nuove curve!


pirenei in moto


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Immagini fornite da Gino Giardini. Le immagini sono di proprietà dei rispettivi titolari del copyright.





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