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Nuova Ducati Multistrada V4: Prime impressioni
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Primissima tra le novità Ducati 2021 è l'ammiraglia Multistrada V4. La casa di Borgo Panigale punta molto su questo modello, che negli ultimi dieci anni ha dato molte soddisfazioni di mercato.
Questa nuova Multistrada V4 introduce ovviamente come primissima novità di rilievo il motore quattro cilindri a V, derivato dal motore della Panigale V4 e ridisegnato per essere la soluzione ideale su una moto granturismo grazie al suo comportamento fluido in ogni condizione, dal viaggio a lungo raggio alla guida sportiva, dal commuting urbano agli itinerari offroad.
Assistendo alla presentazione online in streaming la mia prima impressione è stata di ritrovare nella Multistrada V4 un mix perfetto tra le migliori qualità della Multistrada 1260, le potenzialità della Multistrada 950, e l'innovazione del motore V4.
Andando un po' più nel dettaglio, nessuna particolare novità per quanto riguarda i riding mode e i controlli cornering, mentre le già spettacolari sospensioni elettroniche skyhook adottano una rinnovata tecnologia autoleveling che ne migliora l'efficacia.
Per quanto riguarda l'elettronica la grande innovazione è l'adozione del radar anteriore e posteriore che consentono di utilizzare adaptive cruise control e blind spot detection, novità assolute che pongono questo modello Ducati ai vertici della tecnologia motoristica.
Il motore V4 è l'ormai consolidato 1158cc che eroga nella Multistrada 170 cv, davvero tanta roba, sicuramente abbastanza per una guida sportiva appagante.
Il nuovo motore consente inoltre una migliore affidabilità, con il "tagliandone" a 60000 km per la regolazione del gioco valvole.
Tra le novità che aumentano il comfort di guida una nuova geometria del telaio, una nuova sella, il cruscotto TFT con navigatore integrato gestito da smartphone, fari DRL e full led.
La nuova architettura ciclistica è progettata soprattutto per il touring, ma con particolare attenzione anche alle caratteristiche necessarie per l'enduro leggero.
Dall'esperienza 1260 Enduro e 950 nasce per la Multistrada V4 la nuova forcella posteriore bibraccio e si conferma l'adozione di cerchio e pneumatico anteriore da 19" che vanno a sostituire i più sportivi ma meno trasversali 17".
Migliorati il comfort termico e acustico, oltre ad una nuova aerodinamica per ottimizzare la protezione dall'aria.
Le novità sia di design che di ciclistica e soprattutto di elettronica, oltre che ovviamente il nuovo motore quattro cilindri, fanno di questa nuova Multistrada V4 certamente una delle possibili regine del 2021. Non resta davvero che provarla per andare più in dettaglio con le sensazioni di guida.
Unica leggera nota stonata, personalmente la presentazione delle versioni e dei pacchetti non mi ha convinto molto e alcuni dettagli non proprio insignificanti restano per me un piccolo dilemma, non mi è infatti molto chiaro cosa caratterizzi la Multistrada V4 e a cosa si debba rinunciare con il modello base rispetto alla superiore versione V4s, anche provando nel sito ducati a differenziare le due versioni con il configuratore la differenza non è chiarissima e i numerosi pacchetti aggiuntivi creano forse più confusione che chiarezza. Ci sarà tempo anche per chiarire questi dettagli di marketing marginali ma comunque importanti per poter valutare un mezzo di questo valore e con questo posizionamento di mercato.
Il video di presentazione della Multistrada V4 per la web series Ducati World Première 2021:
Un giro in moto sul Passo dello Stelvio . Il giro in moto perfetto. Ma lo è davvero? In un certo senso le opinioni sono contrastanti. Una cosa è certa: il panorama da lassù, con le montagne intorno e quel serpentone di curve che scende a valle, è tra i più belli al mondo. Ma per quanto unica e impareggiabile possa essere la vista dal Passo più famoso in Italia, non è detto che percorrere quelle strade in moto sia tecnicamente altrettanto emozionante... Il mio Passo dello Stelvio! E' una calda domenica mattina d'agosto. Mentre faccio colazione già mi pento della mia decisione. Passo dello Stelvio, in moto. Non ho mai fatto un giro in moto sullo Stelvio e decido di farlo proprio in una domenica di piena stagione vacanziera . Pazzia pura, da tipico sprovveduto motociclista della domenica . Il versante di Bormio è quello meno impegnativo, considerate le doti non proprio turistiche del mio Monster 1200 decido di salire proprio da quella parte. Mi metto in viaggio. Consapev
Una mini-guida per le migliori destinazioni in moto nel Veneto. Il Veneto è una regione ricca di opportunità per il turismo in moto. Voglio raccogliere in questo post una selezione dei luoghi e delle destinazioni di maggiore interesse per il mototurismo in questa Regione. Non vuole essere una guida esaustiva, certamente è una selezione limitata, condizionata dalle mie preferenze personali, ma mi auguro possa essere uno stimolo per chi vuole visitare la mia Regione in moto, e l'occasione per i miei conterranei veneti per consigliarmi destinazioni e luoghi altrettanto interessanti che non ho inserito in questa lista. Il Veneto è in una posizione geografica interessante, tra il Lago di Garda , le Dolomiti e il Mare Adriatico , e confina con Regioni altrettanto interessanti per il turismo in moto, in particolare il vicino Trentino. Nel selezionare i migliori itinerari e le più interessanti destinazioni per il mototurismo in Veneto ho tenuto conto di molti fattori, tra i principali ho
Test ride Ducati Multistrada 950s . In questo post vi racconterò le mie impressioni di guida, frutto di 5000 km in sella alla enduro stradale di media cilindrata made in Borgo Panigale. Qualcuno la giudica come la Multistrada più azzeccata di sempre, io ho azzardato nel definirla la moto definitiva . In questi 5000 km ho percorso strade cittadine, strade statali, tangenziali, autostrade, curve, tornanti, salite e discese, strade bianche, asfalti perfetti e dissestati, in pianura, in collina e in montagna, con il caldo, il freddo, la pioggia, in solitaria, con il passeggero, con i bagagli, di giorno e di notte. Non mi sono fatto mancare niente, insomma... In particolare con la Multistrada 950s ho percorso alcune delle strade e degli itinerari che preferisco, come i miei Colli Euganei, i Colli Berici e l'Altopiano di Asiago , strade dal grande fascino come la Strada del Menador , Cima Grappa , il Passo Rolle , il giro delle Malghe e Monte Corno , la Valle del Mis , la S
Un itinerario in moto di circa 250 chilometri che tocca i principali passi dolomitici con partenza e arrivo da Agordo , attraversando Passo Duran, Passo Giau, Passo Falzarego, Passo Pordoi, Passo Fedaia, Passo Valles, Passo Rolle, Passo Cereda . Le Dolomiti non hanno bisogno di presentazioni, sono tra i gruppi montuosi più belli al mondo. Questo itinerario in moto attraversa alcuni dei passi dolomitici più affascinanti e alcune tra le strade più interessanti. Non è possibile racchiudere in un solo itinerario tutte le bellezze delle Dolomiti, ma questa sorta di circuito tra i passi e le strade al confine tra Veneto e Trentino Alto Adige regala una bellissima panoramica di uno dei luoghi più apprezzati dai motociclisti di tutta Europa. La partenza è da Agordo , attraversando la Valle Agordina si raggiunge Passo Duran per poi scendere in località Dont. Passo Duran è caratterizzato da una strada a tratti più ampia e a tratti piuttosto stretta, ma con una bellissima panoramica
Questo itinerario di circa 100 km sui Colli Euganei padovani è l'ideale per una gita domenicale in Veneto in sella alla vostra moto . La partenza e l'arrivo di questo circuito tra le colline e le campagne venete è situato alla Montecchia di Selvazzano, località nelle vicinanze del Parco Regionale dei Colli Euganei che ospita un campo da golf e altre piccole attività turistiche ed enogastronomiche. Località Montecchia di Selvazzano è facilmente raggiungibile dall'autostrada Bologna - Padova (Uscita Padova sud, poi seguire le indicazioni per Selvazzano Dentro). Da località Montecchia di Selvazzano ci dirigiamo verso Bastia attraversando Saccolongo. Da Bastia proseguiamo verso Vo, a questo punto inizia un misto molto divertente lungo i piedi dei Colli Euganei. Da Vo Vecchia si raggiunge il Castello di Valbona e quindi Lozzo Atestino e la Villa Lando Correr. Da Lozzo Atestino si rientra verso Vo per salire verso Teolo , la località dei Colli Euganei più frequentat
Viaggiare in moto da soli è una bellissima esperienza alla portata di tutti . Non parlo del breve weekend fuori porta o dei lunghi viaggi che necessitano particolare preparazione, ma di un viaggio in solitaria in moto che abbia una durata da quattro a sei giorni circa. Viaggiare da soli in moto consente di mantenere il proprio ritmo su strada, decidere dove e quando fermarsi, quanti chilometri fare in un giorno e quanto tempo dedicare alle attività che non comprendano la nostra compagna di viaggio a due ruote. Se temete di soffrire di solitudine viaggiando da soli in moto vi assicuro che organizzando la vostra giornata adeguatamente non avrete tempo per soffrirne e anzi avrete la possibilità di scoprire i lati positivi del poter dedicare molto tempo a voi stessi. Quanti chilometri si possono fare viaggiando da soli in moto? Non esiste una risposta a questa domanda, ognuno di noi ha i propri ritmi, differenti priorità, una moto differente. Indicativamente è possibile percorrere
Un giro in moto perfetto per una gita domenicale è quello che dal Lago di Fimon , passando per Fimon, Nanto, e Mossano, porta a Barbarano Vicentino. Questo itinerario percorre due bellissime strade dei Colli Berici nei pressi di Vicenza: la Strada degli Olivi e la Strada del Vino . Il Lago di Fimon è inserito in un contesto paesaggistico molto interessante ed è spesso frequentato da motociclisti. Sono presenti alcuni bar, un ampio parcheggio, ed è possibile fare una passeggiata lungo le rive del lago. Dal lago si prosegue verso Fimon (oppure si può deviare per Lapio) e si seguono le indicazioni per Nanto . Per chi non fosse del posto, Nanto è una cittadina molto carina delle colline vicentine, non troverete da queste parti la sede della Sacra Scuola di Hokuto , e difficilmente vi capiterà di vedere Ken il Guerriero attraversarvi la strada... La strada che scende dalla dorsale berica verso Nanto è immersa negli olivi e prende appunto il nome di Strada degli Olivi. Il panorama è
La Grossglocknerstrasse è tra le strade più conosciute dai motociclisti. Arrivando dall'Italia verso l'Austria, partendo da Dobbiaco , passando per Lienz, questa strada spettacolare tra Tirolo , Carinzia , e regione Saliburghese , immersa nel parco degli Alti Tauri, è davvero un'esperienza unica che tutti i motociclisti almeno una volta nella vita devono assolutamente fare. L'itinerario da Dobbiaco a Innsbruck , passando per la strada alpina del Grossglockner e per la strada alpina del Gerlospass , è lungo complessivamente circa 300 km. Il tratto a pagamento della Grossglocknerstrasse è lungo circa cinquanta chilometri (Pedaggio giornaliero per le moto nel 2018 Euro 26,00, info aggiornate sul sito specifico della Grossglocknerstrasse ). Oltre al tratto stradale principale sono presenti anche due deviazioni panoramiche assolutamente da non perdere: la vista panoramica sul ghiacciaio del Grossglockner da Kaiser-Franz-Josefs-Hohe (GletscherBahn) e la vista pano
La Strada Provinciale SP14 della Trans-Lessinia è caratterizzata da un tratto di circa 10 km di strada bianca aperta al traffico veicolare che regala panorami unici e che è l'ideale per i principianti dell' off-road in moto . L'itinerario è di circa 20 km, dei quali come detto circa 10 km sono da percorrere su strada bianca. I tratti off-road sono semplici, la strada è ampia e non sono presenti particolari pendenze. In alcuni tratti la ghiaia fine e abbondante richiede attenzione per la gestione dell'anteriore e in altri tratti sono presenti sassi di dimensioni più generose o affioramenti di rocce sul manto stradale che richiedono un po' di perizia in più, ma si tratta comunque di difficoltà superabili anche da chi è alle prime armi con la propria Enduro stradale. La strada è aperta al traffico, può quindi capitare di incrociare automobili (o furgoni di servizio alle Malghe) in senso opposto, inoltre è frequentata da ciclisti e da turisti in passeggiata, va quind
Questo itinerario in moto che percorre il Timmelsjoch (Passo Rombo) è lungo circa 250 chilometri con partenza da Innsbruck e arrivo a Trento , attraversando il confine tra Austria e Italia si scende a Merano e infine a Trento percorrendo Passo delle Palade , sfiorando il Lago di Santa Giustina in Val di Non . Da Innsbruck si procede verso ovest, poi si scende a sud verso località Sölden e si sale al Passo Rombo dal versante austriaco incontrando la stazione di pedaggio della Timmelsjoch Hochalpenstrasse (Il pedaggio per le moto nel 2018 è di Euro 14,00, maggiori informazioni nel sito specifico ). Il pedaggio è necessario per il versante austriaco mentre il versante italiano è ad accesso libero. La strada alpina del Timmelsjoch è stata davvero una bellissima sorpresa, a partire dal museo presente nell'edificio del casello di accesso del versante austriaco. Tutta la prima parte del percorso in territorio austriaco è caratterizzata da un paesaggio quasi marziano , con
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